Capitolo 83

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(Cristina):

Il tempo passa inevitabilmente, i gemelli crescono ed oggi è il giorno del loro primo compleanno!

-Buongiorno! - esclamiamo avvicinandoci alle culle, -Tanti auguri tesori, un anno fa preciso vi stavate preparando per nascere... - sussurro guardandoli con tenerezza, Marco mi stringe a sé mentre rimaniamo ad osservare i nostri figli che si guardano intorno, -Già un anno... mi sento vecchia... - rifletto a voce alta, - Sui nostri volti il tempo è passato, nei nostri occhi deve ancora arrivare... - canticchia Marco al mio orecchio facendo riferimento ad una canzone del suo ultimo album, per tutta risposta sorrido e gli lascio un bacio sulle labbra prima di andare in cucina a preparare il latte per i gemelli.

-Pronto? - esclamo rispondendo al telefono di casa, -Buongiorno! Oggi è un giorno importante, come stanno le nostre gioie? - trilla la voce di Nadia dall'altra parte, io non riesco a trattenere una sorriso, -Stanno bene, grazie, li abbiamo appena svegliati... - replico, -Meno male... tu e Marco? Tutto bene? - chiede ancora, -Sì, anche noi tutto bene, ci sentiamo un po' vecchi; un anno è passato velocissimo, stentiamo a crederci... sembra ieri che siamo corsi in ospedale perché dovevano nascere... - spiego lasciando che la mente corra a quei momenti, -Lo so tesoro, ora ci capite quando facciamo i nostalgici? - domanda scoppiando a ridere e contemporaneamente sorrido, -Dove siete? - chiedo cambiando discorso, sapendoli in viaggio per venire qui a Milano e stare con i nipotini, -Siamo partiti da poco, arriveremo nel primo pomeriggio... - mi informa, - Va bene, vi aspettiamo! Ah, probabilmente stasera faremo una cena con tutta la Crew, visto che insieme ai gemelli nell'arco di poco tempo sono nati anche Camilla e Filippo... - la avverto, -Va bene, non vi preoccupate! - risponde allegra prima di porre fine alla conversazione.

-Arriva il latte! - esclamo portando i biberon in camera: quando entro trovo Marco seduto sul nostro letto accanto ai gemelli, in completa adorazione. Mi siedo accanto a loro con un sorriso che mi riempie la bocca e restiamo un po' in silenzio prima di cominciare a dar loro da mangiare. -Allora stasera si festeggia con i ragazzi? - chiedo a mio marito mantenendo lo sguardo su Tommaso per evitare che il latte gli vada di traverso, -Sì... Peter mi ha scritto e ha confermato - risponde Marco entusiasta.

Una volta che i gemelli hanno finito di mangiare, Marco ed io li portiamo in cucina per iniziare a preparare la nostra colazione.

Verso le undici, Francesca mi chiama: -Ciao! - esclama pimpante, -Ciao! - la saluto allegramente, -Disturbo? Chiamavo per decidere di stasera... - spiega, -Assolutamente no, figurati! - la rassicuro, -Meno male... Senti, avrei una domanda: dove siamo radunati? - replica a quel punto, -Io pensavo che gli uomini si fossero già messi d'accordo... - rispondo girandomi a guardare Marco che finisce di fare colazione, -No, ancora no... -risponde lei, -Allora sento Marco e poi ti richiamo ok? -propongo, -Va bene! A fra poco, ciao! - -Ciao Fra! - esclamo riattaccando.

-Tato, ma se stasera li facessero venire tutti qui? - propongo raggiungendolo, -Mh, direi di sì, è un po' che non cenano qui... - replica annuendo, mi metto sedere sulle sue gambe mentre lui mi lascia un bacio su una tempia: -Questo vuol dire che dobbiamo andare a fare la spesa... - sentenzio toccandogli la punta del naso con un dito, lui sorride dolcemente e annuisce: -Ottima idea, penso che non potremmo fare altrimenti... - risponde, -Altra domanda: a che ore facciamo? - continuo, -Verso le otto e mezzo secondo me può andare bene... - dice, -Perfetto! - esclamo alzandomi dalle sue gambe e andando a prendere il telefono, -Allora avverto Franci! - dico componendo il numero: -Ei! - esclamo non appena risponde, -Eccomi, dimmi tutto! - replica allegramente, -Allora stasera siete tutti a cena qui, a casa Mengoni! - comunico, -Benissimo! Era un po' che non cenavamo da voi! A che ore? - chiede entusiasta, -Verso le otto e mezzo può andare? -domando, -Certo! Che portiamo? - replica, -Niente, lo sapete! -mi raccomando, -Sì, sì, va bene...- dice liquidando la mia risposta, -Che portiamo? Se non mi rispondi, portiamo qualcosa a scelta...- ripete fingendo di minacciarmi, scoppio a ridere davanti alla sua testardaggine: -Facciamo che scegliete voi, tenete conto solo che noi andiamo a fare la spesa, quindi non portate tante cose... - spiego, -Perfetto, va bene! Ci pensi tu ad avvisare gli altri?- chiede, -Sì, ci penso io! Lo scrivo su Whatsapp, così leggiamo tutti, mh? - -Direi che siamo a posto allora! A stasera! - esclama concludendo, -A stasera! - ripeto sorridendo.


Alle otto e mezzo suona il campanello: -Ciao!! - esclamo aprendo la porta a Francesca, Davide e alla loro piccola Camilla; sono i primi ad arrivare e hanno portato una torta dall'aspetto delizioso. Dopo poco arrivano anche Iaia, Marta, Peter, il piccolo Filippo e Gianluca.

-Vorrei fare un brindisi... - dice Peter alzandosi in piedi quando portiamo le torte a tavola, -...A Marta, Francesca, Davide, Marco, Cristina, Iaia e Gianluca! Perché quest'anno è stato importante, pieno di grandi gioie e passarlo con voi è stato il regalo più bello che potessi ricevere! - Marta intenerita gli stringe una mano mentre lui prosegue: -E un grazie particolare a quei piccoletti - dice indicandoli, -Che ci hanno migliorato la vita e, anche se credevo non fosse possibile, ci hanno unito ancora di più... - esclama sollevando il suo bicchiere, invitandoci a fare lo stesso; -Il discorso lo ha già fatto Peter, quindi non voglio ripetermi. Dico solo "GRAZIE" e so che non basterà mai per esprimere quello che provo per voi...! - interviene Marco emozionato

Finito il suo discorso, Peter lascia un silenzio commuovente, che fa molto riflettere: mi scende un lacrima mentre penso che un anno fa nascevano i nostri figli, Marco prontamente l'asciuga e mi stringe a sé. -La dedica l'hai fatta... ora manca il brindisi...! - esclama Davide sorridente, rivolgendosi a Peter, Francesca gli tira una gomitata ridendo: -Sempre il solito cretino, eh?- dice mentre noi tutti scoppiamo a ridere.

- È stata una bella serata, no? - chiedo quando tutti sono andati via, mentre sparecchiamo, -Sì, eravamo in vena di cose dolci eh? - risponde Marco sorridendo e abbracciandomi; i nostri cuori battono all'unisono, -Questa sera più che mai mi sono resa conto di quanto sono fortunata...- dico guardandolo negli occhi, lui sorride senza dire niente e allora proseguo: -Mi trasferisco con Francesca a Milano, poco dopo conosciamo Marco Mengoni ad un suo concerto, instauriamo un rapporto e lui ed io ci fidanziamo. Qualche anno dopo, il matrimonio e un anno fa due splendidi nanetti... E poi non mi devo reputare una donna fortunata? - domando con faccia stupita, Marco scuote la testa sorridendo: -Non finisci mai di lasciarmi senza parole... Ti amo, signora Mengoni! -.




Siamo arrivati alla fine della storia... Vi devo ringraziare di cuore per aver seguito ogni singolo capitolo e avermi fatto sempre sapere ciò che pensavate, nonostante non sia stata mai molto loquace... non finirò mai di ringraziarvi! 😘❤🔝

P.S: Ho da parte un'altra storia che sto finendo di scrivere, chissà... magari un giorno o l'altro arriverà qualche notifica...! 😉🔜

Grazie ancora di cuore, spero di ritrovarvi presto!!❤❤

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