Capitolo 6

524 19 0
                                    




(Marco):

"Cristina... che bel nome! "penso mentre esco dal bar per raggiungere la mia manager. Ho ancora in mente quel sorriso stupendo che ha fatto quando sono arrossito (come mio solito). "Che imbarazzo..." esclamo tra me e me, ripensando a quando ho cominciato a balbettare parlando della sua università; ma poi mi ricordo che anche lei è arrossita, e subito mi sento meno stupido.

–Marco... mi hai sentita?!- mi chiede Marta risvegliandomi dai miei pensieri, -Mh... s-no, scusa Marta...- dico passandomi una mano sulla nuca. Marta, che oltre ad essere la mia manager è anche la mia migliore amica, sa sempre quando c'è qualcosa e, notata la mia distrazione, mi chiede: - Ei, tutto bene? - che faccio, glielo dico? No, ancora no, cosa dovrei dirle? Ho solo rincontrato quella splendida ragazza del concerto... Splendida? Sì, splendida... O mio Dio, mi sto innamorando?!?

Noto che Marta sta ancora aspettando una mia risposta: -Sì, tranquilla, tutto a posto. - lei sorride, anche se non si fida, e mi dice: -Allora andiamo, dobbiamo andare in studio... - io annuisco e salgo in macchina, non ho la testa per lavorare oggi! A dire il vero non ho la testa per fare niente da quando quel giorno, davanti al palazzetto, tra i mille fan, l'ho vista per la prima volta...

Mi risveglio dai pensieri e sento che Marta sta parlando, ma io, ovviamente, arrivo a metà discorso: - .... dicendo che stasera verranno a farti una visitina. Le ho chiesto se avevano bisogno di un posto per dormire ma mi ha detto che ci avevano già pensato loro...- mi informa lei, -Ma chi? - chiedo trovando un po' di coraggio, consapevole di essermi appena tirato la zappa sui piedi, -I tuoi... - risponde lei stupita della mia domanda, - Marco, che c'è? – aggiunge poi, ecco: lo sapevo, Marta mi conosce troppo bene, non riuscirò a stare in silenzio ancora per molto, soprattutto se appena ne ho l'occasione ricomincio a pensare a lei e mi assento mentalmente per chissà quanto tempo.

Arriviamo in studio e prima di cominciare a lavorare sulle ultime cose del tour, vado alle macchinette e mi faccio un caffè.

–Ciao Marco! - mi sento dire da dietro: e io che speravo di poter stare da solo per un po'... –Ei Peter! - esclamo senza troppo entusiasmo dandogli le spalle e concentrandomi sul caffè che scende nel bicchiere. Peter è il mio chitarrista, nonché il mio migliore amico, quindi so che anche con lui, come con Marta, non riuscirò a cavarmela oggi.

–Da cosa iniziamo oggi? - mi domanda lui, e mi serve un momento per capire che mi sta chiedendo da cosa voglio cominciare, - Dalla scaletta, voglio rivederla, in queste due date di Milano non mi ha convinto tantissimo...- rispondo prendendo il bicchiere e avvicinandomi alla finestra, chissà cosa starà facendo Cristina e che idee si sarà fatta di me...

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora