Capitolo 65

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(Cristina

Fortuna vuole che, in questi giorni,i genitori di Marco siano a Milano, così li raggiungiamo subito nell'albergo in cui stanno.

–Ragazzi! Che succede? – chiede Nadia stupita di vederci, noi sorridiamo emozionati e, senza replicare, Marco fa sedere i suoi genitori mentre io chiamo i miei: -Mamma, dove siete? - -Siamo a casa, perché? -risponde non capendo,  -Connettetevi su Skype, per favore! - -Va bene, ma... che succede Cri? – chiede preoccupata, -Ve lo dico su Skype! – rispondo sorridendo e guardando Marco accendere il computer. Dopo cinque minuti siamo in videochat con i miei genitori: -Ciao ragazzi! Ciao Nadia, ciao Maurizio! – esclamano i miei genitori, -Allora, come mai tutta questa concitazione? - domandano tutti e quattro, -Dobbiamo dirvi una cosa... - inizio guardando Marco, lui sorride e annuisce per farmi continuare, ma io scuoto la testa e lo invito a parlare: -Aspettiamo un bambino! –esclama allora contento. Loro spalancano gli occhi ammutoliti e, poco dopo, le mamme sorridono commuovendosi. - È una cosa stupenda! Diventeremo nonni! – esclama Nadia, e mia madre annuisce, io e Marco scoppiamo a ridere davanti al loro entusiasmo, i padri sorridono, non riuscendo a dire nulla. Nadia chiede a Maurizio: -Mau, sei contento? – lui finalmente torna in sé e annuisce sorridendo al figlio, con gli occhi è come se dicesse: -Sono contento per voi! – e io provo una gioia immensa!

Dopo la videochat, Marco ed io torniamo a casa: –Mi sono sembrati felici no? – chiede Marco sorridendo quando siamo ormai arrivati, -Sì, mi ha fatto molto piacere vederli così entusiasti! - dico pensando ai loro sorrisi e a quegli occhi che brillavano commossi, -Penso di aver visto oggi per la prima volta mio padre molto, molto emozionato...- esclama Marco sorridendo, io smetto di camminare e lo abbraccio accarezzandogli una guancia: -Ti amo! - sussurro, -Anche io, e questo piccolo ne è la prova! - risponde teneramente, sfregando il suo naso contro il mio, -Non so se è colpa della gravidanza, ma sento che mi sto per commuovere... - dico io sorridendo, Marco mi stringe delicatamente: -Come stai? – chiede, -Bene, molto meglio! Le nausee stanno via via diminuendo... - lo rassicuro, lui sorride e avvicinandosi alla pancia dice: -Ciao! Lo so che ancora è presto, che non mi puoi sentire, ma mi volevo presentare: io sono tuo padre, e non vedo l'ora di conoscerti! – davanti a quella scena, una lacrima mi scende veloce sulla guancia, Marco si alza sorridendo, me l'asciuga rapidamente e mi lascia un bacio sulle labbra. –Andiamo, sei stanca morta...! - nota premurosamente mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, -Sì, non ce la faccio più... - dico piano appoggiando la testa sulla sua spalla. A quelle parole, mi prende in braccio e comincia a salire le scale del nostro palazzo. Una volta arrivati, si dirige in camera e mi lascia sul letto: –Grazie Tato... - sussurro, lui sorridendo mi bacia la fronte e va a spegnere le luci di casa. Intanto io mi infilo il pigiama e mi sdraio, sentendo gli occhi pesantissimi.

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