Fra miliardi di persone ho visto solo te...

Capitolo 72

(Cristina)

Da quando abbiamo scoperto che sono due abbiamo iniziato la ricerca dei nomi ma, ora che siamo quasi alla fine della gravidanza, dobbiamo deciderci... 

–Allora... - dice Marco raggiungendomi in sala e sedendosi accanto a me attorno al tavolo, -Man mano che ci vengono in mente dei nomi li scriviamo su questo foglio: e poi scegliamo i due più belli, ok? – continua lui, io annuisco: -Ok! – ripeto sorridendo. –Tommaso – aggiungo subito per iniziare, lui si illumina: -Lo stavo per dire io! - esclama sorridendo e si precipita a scrivere il nome, poi propone: - Costantino – io annuisco e lui scrive, -Bernardo– aggiungo, - Giacomo – continua lui, e andiamo avanti così per un po'. -Potremmo andare avanti così all'infinito... Io direi che possiamo smettere di elencare nomi; scegliamoli! – lui annuisce e rileggiamo la lista. –Penso di aver trovato i miei due nomi preferiti... - lo avverto abbandonandomi allo schienale della sedia e accarezzandomi il pancione, -Anche io! – esclama lui guardandomi curioso di sapere qual è la mia scelta: -Dì prima tu! – mi invita, -Pensavo a Tommaso e Leonardo! – comunico aspettando un suo parere, lui sorride: -Mi piacciono! – esclama, -E ora i tuoi...- dico impaziente, -Tommaso e Giacomo – comunica lui, io alzo la schiena dalla sedia e gli prendo una mano posandola sulla pancia: -Quando hai detto Tommaso e Giacomo, si sono mossi... - lui mi guarda sorridendo, -Giacomo Mengoni e Tommaso Mengoni: mi piacciono! – esclamo prima di lasciargli un leggero bacio sulle labbra. Ho ancora le sue mani tra le mie, appoggiate sul pancione e sorrido quando i piccoletti tirano dei calcetti: -Ei, ei! Piacciono anche a loro, ne abbiamo la conferma! – dico guardando Marco che annuisce sorridendo: -Non vedo l'ora! – sussurra, -Nemmeno io! – dichiaro a bassa voce chiudendo gli occhi, stretta tra le sue braccia.

Questo momento perfetto è interrotto dal telefono di Marco che squilla: -No, non rispondo! – esclama lui deciso, sorrido davanti alla sua fermezza:-Dai, e se è importante? – la mia domanda sembra convincerlo perché, lasciandomi un bacio sul collo, va a prendere il suo telefono: -Davidee! Dimmi papà! – esclama una volta risposto, -Come sta Camilla? E Franci? - chiede mettendo il vivavoce per farmi sentire: -Stanno benone, Cami ha avuto la visita stamani, e ci hanno detto che sta bene, Franci si è ripresa, sta bene... Voi? Cri come sta? Questi due pargoletti? – Marco sorride e mi guarda invitandomi a rispondere: -Questi due pargoletti pesano ma va tutto bene; dice lo debbano fare, quindi... - Davide e Marco scoppiano a ridere e poi Davide dice: -Vi avevo chiamato per chiedervi se vi va di venire a cena da noi stasera, con tutti gli altri... - -Va bene, volentieri! Portiamo qualcosa però! – precisa Marco, -Uffaa! No, lo sai! – esclama Davide fingendosi scocciato, -Sì, sennò non veniamo! – continua Marco, -Fate come volete, ci vediamo stasera alle otto e mezzo, ok? - propone Davide alla fine, -Ok, grazie ancora! A stasera! – risponde Marco prima di riattaccare.

Alle otto e mezzo siamo sotto casa loro e suoniamo. Ci apre Francesca, in splendida forma, che appena entriamo mi salta addosso: -Ei! Come stai? Mamma mia che pancione! Oddio sono troppo emozionata per te! – esclama senza riprendere fiato, io sorrido guardando Marco: -Sì, anche noi siamo molto emozionati... - dico, poi appoggiando lo sguardo su di lei continuo: -Io sto bene, e tu? Fatti guardare: Fra, sei stupenda! - -Ma smettila! – dice lei scuotendo una mano, e continuiamo a parlare fino a quando non siamo tutti.

–Buon appetito! – esclama Francesca portando in tavola la pasta, gli uomini ci raggiungono e prendono posto; come al solito, durante tutta la serata, non mancano le risate. Alla fine della cena, con il dolce, Davide stappa lo spumante e brindiamo: -A Camilla, Francesca e Davide! – esclamiamo tutti insieme, -E a voi, ragazzi! – aggiungono loro. 

Mentre brindiamo, Camilla scoppia a piangere e Davide la prende in braccio coccolandola; con questa tenera immagine stampata nella mente, torniamo a casa.