Capitolo 82

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(Cristina)

È passato un mese e oggi esce la seconda parte del progetto discografico che Marco aveva iniziato un anno fa. 

-Ciao Cri! – esordisce mia madre appena rispondo al telefono, -Ciao mamma! – esclamo allegra, -Come state? -chiede teneramente,  -Tutto bene, grazie! Voi? – domando a mia volta, -Anche qui tutto bene! - replica allegra, -Siamo a Milano... -aggiunge subito dopo, -Davvero? Siete venuti per stare con noi? Questi nipotini vi costano tanto di albergo e di benzina eh!? - esclamo a seguito di un piccolo ragionamento,  -Emh... Ecco, c'è una cosa che vi volevamo dire già da un po' di tempo... - ammette lei, -Dimmi, mi devo preoccupare? – chiedo allarmandomi, -No, assolutamente! Anzi, al contrario! - si precipita a rassicurarmi, - Abbiamo comprato una casa qui a Milano, così possiamo vederci più spesso; questo non vuol dire che ci trasferiamo completamente lì, la nostra prima casa sarà sempre a Siena, ma ogni tanto verremo qui per stare tutti insieme, soprattutto per le feste! -spiega entusiasta, - È una cosa splendida! Mi fa tanto piacere! - esclamo felice, - Quindi ora siete a casa nuova? - domando entusiasta, -Sì! – risponde allegramente mia madre, -Ditemi la via, vengo con i gemelli a vederla! - esclamo decisa, -D'accordo tesoro! Ti mando un messaggio con l'indirizzo, a tra poco! – replica prima di riattaccare. 

Così, una volta ricevuto l'indirizzo, prendo i piccoletti e raggiungo i miei. –Ciao! – esclamano quando arrivo, accogliendomi sorridenti sulla porta di casa, -Ciao!! - li risaluto allegramente intanto che si avvicinano e prendono in braccio Tommaso e Giacomo: -Come state? – gli chiedono sorridendo coccolandoli tra le loro braccia, mentre rimango a guardarli intenerita. -Vieni Cri, facciamo il giro della casa! - annuncia mio padre sorridente.

Dopo due ore, decido di tornare a casa: -Perché non ci lasci i piccoli? -propongono i miei, -Ve ne siete innamorati eh, nonni? – chiedo sorridendo, loro scoppiano a ridere annuendo, -Siete sicuri che non vi diano fastidio? – domando nonostante riesca a vedere quanto non aspettino altro che stare un po' con i loro nipotini, -Certo che no! Come possono? Sono bravissimi!- esclamano entusiasti, così lascio passeggino e bimbi e torno a casa.

Dopo un'ora che sono a casa, Marco torna, ma io non lo sento arrivare: -Buonasera...! – esclama, -Oddio Marco, mi hai spaventato! – ammetto con una mano sul petto, senza distogliere lo sguardo da ciò che stavo facendo; lui scoppia a ridere e in quel momento alzo gli occhi per guardarlo: non è entrato in salotto, dal corridoio spunta solo la sua mano che tiene saldamente il nuovo album "Le cose che non ho". -Dio, Marco scherzi!? – chiedo scattando in piedi e prendendo il cd, - È la prima copia in assoluto... - spiega lui entrando nella stanza mentre mi osserva godendosi ogni mia reazione. Lo abbraccio in preda all'emozione: -Quanto ti amo, quanto? – chiedo col cuore che batte a mille nel petto, così forte che penso che possa sentirlo, -Solo per un cd? – chiede stuzzicandomi, -No, cretino! – rispondo ridendo lasciandogli un bacio sulle labbra: -Ora ascoltiamo il tuo ultimo capolavoro! – esclamo decisa, lui sorride stringendomi poi mi toglie dalle mani il cd e mi bacia: -Tato... - sussurro chiudendo gli occhi ed inspirando il suo profumo, in totale balia delle sue braccia sciogliendomi completamente, -Sh... - sussurra lui sapendo di farmi impazzire. 

-Che ne hai fatto dei tuoi figli, madre? – chiede con voce da film dopo un po' di coccole, io scoppio a ridere: -I miei li hanno presi in ostaggio e non credo che ce li ridaranno presto... - spiego, -I tuoi? Ma a Siena?! - domanda alzando un sopracciglio, -No, hanno comprato una seconda casa a Milano, per poter stare qui ogni tanto, magari per le feste, e vedere un po' di più i loro nipotini... - replico dandogli spiegazioni, -Benone! Sono davvero contento! – esclama avvicinandosi a me per un altro bacio, ma io mi alzo e corro a mettere il cd nello stereo: -Ora voglio stare qui, con te, e godermi questo album! – esclamo tornando verso di lui e lasciandomi avvolgere dalle sue braccia mentre lo stereo comincia a riprodurre le primissime note.

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora