Capitolo 70

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(Cristina)

Sono già passati quattro mesi, adesso ho un pacione enorme e oggi abbiamo la vista per scoprire il sesso del bambino.

–A che ore avete l'ecografia? – chiede mia madre al telefono, -Tra un quarto d'ora...- rispondo io, -Bene... Noi arriveremo a Milano tra mezz'ora, poi vi aspettiamo davanti a casa vostra, mh? Ci siamo anche già messi d'accordo con Nadia e Maurizio! - mi spiega, -Va bene mamma! – esclamo sorridendo e guardando Marco, che si avvicina e mi schiocca un bacio su una tempia. –Ci vediamo dopo allora, ciao! – dice lei, -Ciao mamma! A dopo! – replico e, una volta riattaccato, ci avviamo in ospedale.

–Signori Mengoni? – chiama l'infermiera affacciandosi in corridoio. Io e Marco entriamo e Piero mi fa sdraiare sul lettino. –Allora? Tutto bene? Siete pronti alla verità? – io e Marco annuiamo sorridendo e lui, mentre prepara tutto per l'ecografia, domanda: -Vorreste un maschio o una femmina? - -Maschio – diciamo in coro io e Marco: ed è vero, per me non fa differenza, ma Marco desidera un maschietto e alla fine anche io, perché so che questo non è l'unico figlio che avremo, e pensare ad un fratello maggiore maschio mi piace.

Inizia l'ecografia e, dopo un po' di tempo, Piero sorride mentre rivolge lo sguardo su di noi: -Beh! Siete fortunatissimi! Sono due maschietti! - -Due?! –ripetiamo stupiti, lui annuisce per darci la conferma. Io sorrido e Marco fa lo stesso spalancando gli occhi, –Sono anche belli sani, tutto a posto! Potete stare tranquilli! – aggiunge Piero, noi continuiamo a sorridere e guardiamo lo schermo: i due piccoli hanno le teste appoggiate l'una contro l'altra, sento già di amarli tantissimo!

Dopo la visita, mentre usciamo dall'ospedale, Marco si ferma e io faccio lo stesso pur non capendo le sue intenzioni: - Insomma siete sempre stati due e non lo sapevamo? – dice abbassandosi fino ad arrivare all'altezza della pancia e cominciando ad accarezzarla, io scoppio a ridere e lui si alza per lasciarmi un bacio sulle labbra: -Non vedo l'ora di vederli! - sussurra ancora vicinissimo alla mia bocca, -Anche io! – esclamo ricambiando il bacio e accarezzandogli il profilo del viso. 

Davanti al portone di casa, Nadia, Maurizio e i miei genitori ci stanno aspettano, impazienti di sapere. Marco scende prima di me dalla macchina e mi apre lo sportello sorridendo, -Grazie! – gli dico io avviandomi verso i nostri genitori. –Allora? – chiedono emozionati, Marco mi raggiunge e mi cinge i fianchi con un braccio, –Allora il dottore ha detto che va tutto bene e... - -E?! – chiedono, io e Marco scoppiamo a ridere per le facce che fanno: -Sono due! Due maschietti! – conclude Marco, loro spalancano gli occhi sorridendo. –Ragazzi! Ma è una cosa stupenda! – esclama Nadia, -Siamo tanto felici! – dice mio padre entusiasta, –Avete già comprato il necessario? - chiede mia madre, -No, in verità no, volevamo aspettare di sapere il sesso del bambino... - dico io passandomi una mano sulla pancia e sorridendo, -Allora, vi va se andiamo a comprare un po' di cose insieme? - propone Nadia, -Certo! – esclamiamo noi felici.

Passeggiando per il centro, passiamo davanti alle vetrine di un negozio di articoli per bambini: -Che ne dite se entriamo a vedere? – propongo a tutti indicandolo, -Sì, dai! - esclamano le nostre madri entusiaste:  –Salve! Posso esservi utile? - chiede la commessa non appena ci vede, - Salve, sì, avremmo bisogno di un passeggino, per due gemelli... - diciamo Marco ed io, -Certo! – esclama la commessa e comincia a mostrarci tantissimi modelli. -Che ne pensi? - domando a Marco quando la ragazza che ci stava aiutando si allontana per lasciarci scegliere, -Sono tantissimi, ma quello che mi piace più di tutti è questo! - risponde lui indicando un passeggino blu con due culle rivestite di bianco, una accanto all'altra. -Sì, credo che sia il più carino fra tutti... - osservo annuendo, i nostri genitori intanto si aggirano nel negozio.

-Perché non rimanete a cena da noi stasera? - propone Marco ai nostri genitori, -Non vogliamo disturbare, sarete stanchi, abbiamo camminato tutto il pomeriggio...- dice Maurizio, -Nessun disturbo, altrimenti non ve l'avremmo proposto! Ci fa piacere! - li rassicuro io sorridendo, -Va bene allora, ma permetteteci di portare qualcosa! - esclama mia madre, -Sapete già come la pensiamo, ma è inutile, tanto non desistete... Quindi va bene... -  replica Marco sorridendo.

Alla fine della serata, quando dopo cena i nostri genitori tornano a casa, vado in camera, e trovo due pacchettini sul nostro letto: –Tato, vieni qui un attimo? - lo chiamo dal corridoio,  -Dimmi... - dice affacciandosi in camera, -Che cos... - aggiunge entrando, avendo notato i pacchettini, -Penso che i nostri genitori abbiano fatto dei regali ai loro nipotini... - spiego e lui, abbracciandomi da dietro, propone: -Apriamo? – io annuisco curiosa. Una volta scartati i pacchettini scopriamo due tutine colorate (una verde e una blu) piccole, piccole; abbraccio Marco e chiudo gli occhi mordendomi un labbro: -Ti rendi conto, amore mio? – gli chiedo emozionata guardando quelle piccole tutine, - Sì, due piccoletti... il nostro sogno raddoppiato! Ti amo! – sussurra lui baciandomi teneramente. 

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora