Capitolo 38

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(Marco)

Sono passate due settimane dallo scandalo, Marta mi chiama mentre sto guidando per andare in studio: - Ei P! Dove sei? – chiede, mi sfugge un sorriso, pensando a quel soprannome che si è inventata per me (dovuto al mio naso a forma di "P"), e le rispondo: -Sono in macchina e sto arrivando in studio... - rispondo -Mh, bene! Senti, non mi dirai che ti sei dimenticato di organizzare qualcosa per il vostro mesiversario, vero? – -Secondo te mi dimentico di una data così importante? Esattamente alle nove e trenta di stasera sono sette mesi che stiamo insieme...! – Marta mi domanda: -E allora perché stai venendo qui in studio? - -Perché Peter, che è lì, si è offerto di aiutarmi ad organizzare tutto. - -OH! WOW! Posso venire con voi? – mi chiede emozionata, -No, perché ho bisogno che tu ti organizzi con Francesca e distraiate Cri per tutto il giorno, senza dirle niente mi raccomando! Non deve pensare a me, o almeno non troppo... - -D'accordo, non ti preoccupare! - risponde lei contenta, poi aggiunge: - Peter ha detto che si fa trovare nel parcheggio dello studio, così non devi entrare e non rimani bloccato dal lavoro... - -Ok, io sono quasi arrivato, ci sentiamo giornata facendo, ok? - -D'accordo, ciao P! -.

Appena parcheggio, Peter apre lo sportello: -Ciao Marco! Allora, da dove cominciamo? - - Dalla pasticceria; sono le nove e mezzo, dovremmo essere ancora in tempo per ordinare il dolce per stasera alle sette e mezzo...-, così ci avviamo e quando arriviamo, parcheggio la macchina e corro ad ordinare il dolce. 

Continuiamo i nostri giri poi, nel pomeriggio, torno a casa e comincio a preparare tutto: apparecchio la tavola e comincio a cucinare. Sono rimasto d'accordo con Marta che lei e Francesca avrebbero portato Cri qui con una scusa.

Puntualmente, alle otto, suonano il campanello: -Sì? – rispondo io, è Marta che mi dice: -Cri è in macchina, è bendata, come facciamo a farla salire? - -Fatela salire da sola, da qui in poi ci penso io... - -Ok, noi allora andiamo via, d'accordo? - -Va bene, non vi preoccupate! Grazie mille! -. Prendo il mazzo di rose che avevo preparato e aspetto Cri davanti alla porta di casa.

–Oddio... Allora non te ne sei dimenticato?!! – esclama lei incredula quando arriva sul pianerottolo, mettendosi le mani davanti alla bocca, io le porgo il mazzo di rose e lei mi ringrazia lusingata. –Se vuole accomodarsi...- le dico facendola entrare, –Sei stato tutto il giorno a lavorare a questo? – chiede emozionata, -Ebbene sì, è stata dura non sentirti mai, ma le facce che fai ora mi ripagano di tutta la fatica... - dico io abbracciandola. Lei mi bacia, e rimaniamo fronte a fronte per un po', poi io le dico: -La cena è pronta... Hai fame? -, lei sgrana gli occhi e dice: -Sì, sono curiosa di vedere cosa hai combinato... -, e mi tira per la maglietta avvicinandomi a lei per baciarmi di nuovo.

Sorridendo, la porto in sala da pranzo, dove è tutto apparecchiato e pronto. Cominciamo a mangiare e mi faccio raccontare da lei tutto quello che Francesca e Marta le hanno fatto fare oggi. 

-Parliamo di cose importanti invece: con tutto quel trambusto che c'è stato... - comincia lei riferendosi al fraintendimento che c'era stato per il ritorno di Claudia, -...Alla fine non ti ho ancora presentato ai miei genitori! - mi fa notare, -Hai ragione, dobbiamo rimediare! - ripeto sorridendo, -E se andassimo a Siena questo fine settimana?- propone lei, -Dico che sono molto d'accordo! - esclamo allegro, poi aggiunge: -Domani li chiamo e vedo se a loro va bene! -.

Dopo aver mangiato il secondo, vado in cucina e prendo il dolce, che avevo fatto preparare: è il suo preferito: un semplice tiramisù. 

 -Marco! - esclama lei piacevolmente stupita, quando porto lo in tavola: -Grazie!! - esclama stringendomi una mano.

Mentre sparecchiamo, Cri si ferma a metà del corridoio: –Quanto mi piace questa casa! – esclama. Io la abbraccio da dietro, e le lascio un bacio sul collo, lei socchiude gli occhi: -Grazie amore... per la bella serata e non solo! – dice a bassa voce, -Grazie a te, tanti auguri! – rispondo io, lei si gira e mi bacia sussurrando: -Tanti auguri Tato! - .

Alla fine della serata l'accompagno a casa sua: -Buonanotte! - esclama lei, -Buonanotte, ci vediamo domani! - rispondo io sorridendo. Dopo avermi dato un bacio sulle labbra, mi lascia in macchina inebetito, inebriato dal suo profumo dolcissimo.

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