Capitolo 39

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(Cristina)

La mia sveglia suona alle dieci e mezzo: oggi è il giorno in cui presento Marco ai miei genitori! 

Appena mi alzo, dopo aver fatto una buona colazione, comincio a preparare quello che qui a Milano non mi serve e che porterò a Siena, da lasciare a casa dei miei genitori. Dopo aver preparato tutto, vado a farmi la doccia e, verso le una, chiamo Marco: -Buongiorno amore mio! – risponde lui allegramente, -Buongiorno! Come mai così allegro? – chiedo io mentre cucino qualcosa da mangiare, -Perché sto parlando con te... - replica, io inclino leggermente la testa da un lato e sorridendo intenerita esclamo: -Ma come sei?! – lui ride e io faccio lo stesso, poi gli dico: -Franci oggi sta tutto il giorno con Davide, e anche ora sono sola a casa, se tu venissi a mangiare da me? Poi partiamo... - -Volentieri! Posso venire subito? - -Sì! Io sto cucinando, preparo anche per... - comincio io, - Ma io stasera volevo arrivare a Siena e conoscere i tuoi, non morire avvelenato a pranzo!! – esclama lui interrompendomi e fingendosi rattristato, -Dai, cretino! Allora ti compri qualcosa al Mc Donald's e vieni qui, mentre io mangio quello che sto cucinando... -rispondo ridendo, -No, mi sacrificherò... - dice come se mi stesse facendo una concessione, –Non sei costretto eh! Io poi non voglio responsabilità... – dico io ridendo, -Ah no eh! Se mi sento male sarà solo colpa tua! - mi avvisa scoppiando a ridere, poi aggiunge: -Tra dieci minuti sono da te, traffico permettendo... - -D'accordo! A ora! - -A ora, ti amo! -. Riattacco sorridendo e continuo a cucinare.

Dopo poco tempo, il campanello suona: vado ad aprire il portone e la porta e poi torno in cucina. Marco arriva, e chiude la porta: -Ciao! - esclama -Ciao! Tutto bene? – saluto io dalla cucina, girando il sugo. Non arriva nessuna risposta, ma sento che bisbiglia: -Ciao Susina! Vieni qui, come sei cresciuta piccoletta! – , dopo averle fatto un po'di coccole, mi raggiunge in cucina e mi abbraccia da dietro lasciandomi piccoli bacetti sul collo: - È quasi pronto eh! – dico io dopo essermelo goduto un po' in silenzio. Spengo il fornello e mi giro per dargli un bacio.

-Com'è andata oggi? – chiedo porgendogli due piatti, -Tutto bene, il singolo sta avendo un successo clamoroso! Oggi Marta mi ha detto che la prossima settimana avrò altre interviste: una al giorno... - risponde lui prendendo i piatti e sedendosi a tavola mentre io scolo la pasta. –Ecco qua! – esclamo appoggiando la pentola sul tavolo, –Che profumino!! – esclama lui cominciando a mettere la pasta nei piatti.

Dopo pranzo, mettiamo tutto a posto e verso le tre partiamo: –Allora... - inizia lui mentre imbocchiamo l'autostrada, -Dovremmo arrivare verso le sette... - prosegue, -Ok, allora avviso i miei! – dico io.

– Preoccupata? – chiede appoggiandomi una mano sulla gamba, quando finisco la telefonata con i miei: -No, molto emozionata... - rispondo io guardandolo, -Te li presento finalmente, per davvero! - aggiungo riferendomi alla prima volta che li aveva visti in ospedale, lui annuisce e poi, cambiando discorso, mi chiede: -Guarda un po' dietro, potranno piacere ai tuoi genitori? - io mi volto: sui sedili c'è un mazzo di fiori veramente stupendi e una bottiglia di vino: -Sicuramente! - rispondo io cercando di rassicurarlo.

Alle sette arriviamo a Siena: l'appuntamento con i miei è alle otto meno un quarto, così ne approfitto per far vedere a Marco la città: giriamo per il centro e gli mostro tutte le zone della mia infanzia e adolescenza e poi ci avviamo a casa dei miei.

–Ciao Cri! – esclama mia madre quando arriviamo davanti alla porta, mio padre compare dietro di lei, -Ciao mamma, ciao babbo! – rispondo io sorridendo; i loro sguardi poggiano subito su Marco che, dietro di me, aspetta di essere presentato:-Lui è Marco... -dico, -Fa così strano dovervelo presentare anche se lo conoscete già un po'...- aggiungo, Marco li saluta regalandogli uno dei suoi sorrisi stupendi: -Buonasera! Grazie mille per l'invito! - -Ciao Marco, ma figurati! Io sono Marianna, e lui mio marito Giancarlo, per favore dacci del "tu" mi raccomando! – dice mia madre abbracciandolo. I miei ci fanno accomodare in salotto e Marco gli offre i regali: -Marco, grazie mille! Non dovevi! - esclamano contenti. 

Cominciamo a parlare un po', ad un certo punto mamma ci invita a sederci a tavola e cominciamo a mangiare. Durante la cena raccontiamo anche ai miei la nostra storia: inevitabilmente arriviamo a parlare dell'incidente, mio padre ci guarda e rivolgendosi a Marco dice: -È possibile che tu fossi in ospedale? - Marco risponde annuendo: -Sì, ci eravamo da poco messi insieme, e appena Francesca mi ha avvisato, sono corso là, ma siccome nessuno sapeva di noi due, ho pensato che sarebbe stato meglio mettermi da parte e lasciarla a voi, sotto le vostre cure... - mia madre sorride: -Che caro sei stato! Grazie, ma non dovevi! Noi avremmo voluto saperlo, ci avrebbe fatto piacere! -, mio padre annuisce, e Marco scuote la testa sorridendo: -Tranquilli, è andata bene anche così... -.

Dopo aver mangiato, i miei genitori ci dicono: -Siamo molto contenti! State molto bene insieme, tra l'altro Marco, ci sei sempre piaciuto, e siamo molto, molto felici che Cristina abbia coronato il suo sogno! – io e Marco ci guardiamo sorridendo, e poco dopo ripartiamo per Milano.

Quando arriviamo siamo stanchi morti, ma prima di salutarci chiedo incredula: -Ti rendi conto che ora che ci siamo presentati ai rispettivi genitori... siamo ufficialmente fidanzati?! - sono emozionata mentre parlo, lui ride vedendo la mia felicità, e dopo un bacio mi dice: -Anche io sono strafelice, ti amo tantissimo! -. Sorrido lasciando le mie labbra accostate alle sue, poi sussurro: -Buonanotte vita mia! -.

Fra miliardi di persone ho visto solo te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora