A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte ve ne vengono riservate due o tre, anche quattro. Possono appartenere a generazioni diverse. Per ricongiungersi con voi, viaggiano attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali. Vengono dall'altrove, dal cielo. Possono assumere diverse sembianze, ma il vostro cuore le riconosce. Il vostro cuore le ha già accolte come parte di sé in altri luoghi e tempi, sotto il plenilunio dei deserti d'Egitto o nelle antiche pianure della Mongolia. Avete cavalcato insieme negli eserciti di condottieri dimenticati dalla storia, avete vissuto insieme nelle grotte ricoperte di sabbia dei nostri antenati. Tra voi c'è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non sarete mai soli.
Brian Weiss
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Uno, due...tre. Dio, ho senza dubbio esagerato, è questa la morte? È così che succede?<<Sei lì dentro? Ti sei davvero chiusa nello sgabuzzino? >>
La sua voce acuta mi arriva incredula e inframezzata da qualche sospiro. Non è arrabbiato, si capisce che la sorpresa ha avuto la meglio. Voglio andare lontano da lui, non ha fatto che ignorarmi per tutta la sera, non doveva andare così. Posso passare per quella finestrella? Se lo fanno sempre nei film significa che non sarebbe poi così azzardato, vero? Cavolo dovevo mangiare di meno nell'ultimo periodo, lo sapevo che dovevo darci un taglio coi Nachos di Kat. Se fossi una tizia perennemente attenta alla linea riuscirei a fuggire senza problemi dai bagni altrui e a darmi alla fuga, forse è questo il mio problema principale, no, non i Nachos di Kat ma il fatto che l'istinto mi suggerisce una cosa e io ne faccio puntualmente un'altra. Mi guardo allo specchio nel mio stupidissimo vestito verde elegante, ho voluto giocare a fare la Cenerentola e ben mi sta, a meno che non ci abbiano raccontato una storia sbagliata e a meno che il principe prima di mettere la scarpetta giusta a Cenerentola non si sia prima ripassato Anastasia, Genoveffa e pure la matrigna, allora io e la signorina abbiamo davvero poco in comune. C'è modo di uscire da qui e di evitarlo? Prendo un bel respiro, ripasso le battute.
<<Non possiamo più vederci, ho scoperto che non siamo compatibili, diamoci un taglio prima che qualcuno si faccia male.>>
Prima che ti spezzi un piede, o qualcos'altro.
Sono stata così stupida, Dio, è frustrante. Le dico quasi ad alta voce, mi viene da vomitare e gira tutto.
<<Cosa hai detto?>>
Oh, cavolo, mi ha sentita.
<<Mi hai sentita?>>
Dall'altra parte c'è il silenzio più totale. Non ci ho visto più quando ha iniziato a fare lo spiritoso con quella specie di odiosa donna col fisico di Kim Kardashian versione prima della gravidanza.
<<Apri questa porta, ti prego, è la nostra seconda uscita, mi dispiace, davvero.>>
Mi decido a prendermi le mie responsabilità, non posso continuare a fuggire dai miei problemi e dò un'occhiata furtiva, Isaac Braighton mi osserva incuriosito e sorridente.
<<Earnestine, per favore, fammi spiegare!>>
<<Non c'è niente da spiegare!>>
<<Non è come sembra, davvero, la donna con cui mi hai visto conversare è solo la socia di mio padre.>>
<<Così giovane?>>
<<Si, è giovane ma è anche in gamba.>>
È un uomo bellissimo Isaac, alto, elegante e sulla sua testa a caratteri cubitali c'è scritto che è fuori dalla mia portata, non perché non sia una donna di successo o perché mi manchi effettivamente qualcosa, ma perché finora gli uomini con cui sono stata non hanno fatto altro che scegliere un'altra, preferirmi un'altra e sarà a causa di questo che il mio sistema nervoso ormai scatta al primo, minuscolo segno che potrebbe accadere di nuovo. Non posso sopportare ancora di essere uno scarto. Mi ripeto che sono una donna realizzata e ripenso a quello su cui sto lavorando insieme al mio gruppo di sostegno, in realtà è un gruppo in cui non facciamo che ripeterci quanto valiamo, che persone di successo siamo e cose del genere. Mi ha obbligata Kat ad andarci quando non sono più voluta uscire dal letto dopo che Bill Kandisky, con cui avevo raggiunto il record di quasi sei mesi, ha dimenticato il cellulare a casa mia forse distratto dal focoso e veloce amplesso che avevamo consumato in maniera selvaggia. E pensare che aveva appena detto che era convinto, assolutamente convinto - erano state proprio queste le sue parole - che il nostro rapporto fosse pronto a fare il grande salto, voleva presentarmi la sua famiglia. Il grande salto l'ha fatto il suo ultimo modello di Iphone, si è fatto almeno otto piani, prima di schiantarsi al suolo insieme alla mia autostima. No, non mi definirei una persona violenta, ma era il minimo che potessi fare quando una sua notifica di messaggistica istantanea ha segnalato l'anteprima di due tette e un culo che, devo a malincuore confessare, non erano i miei. Ovviamente Kandinsky anche di fronte all'evidenza schiacciante ha negato per giorni, mi ha implorata di ascoltarlo, infine si è detto certo di essere vittima di uno scherzo di pessimo gusto.
Tutt'altro che pessimo, a dire il vero, due tette del genere io non le ho mai viste.<<È brava nel suo lavoro, tutto qui...>> Tenta Isaac sempre più mogio.
<<Earnestine?>>
Ma quanto suona male il mio nome? Che sia la causa di tutti i miei problemi?
<<Isaac non mi interessa, lo capisco, però mi sono sentita una cretina. Che ci sto a fare? Non sei mai stato accanto a me per più di dieci minuti di fila.>>
<<Oh, dai, lo sai come funzionano queste dannate cene di rappresentanza, devo approfittarne per fare pubbliche relazioni.>>
E pensare che ero stata così soddisfatta quando mi aveva chiesto di accompagnarlo ad una cena dove sarebbe stata presente la sua famiglia, ho pensato sul serio che qualcosa nella mia vita stesse cambiando.
<<Mi accompagni alla macchina?>> Gli domando.
<<Resta un altro po' con me, ti farò capire che ti sbagli sul mio conto, dammi una possibilità, mi piaci davvero.>>
E così sono rimasta a guardarlo continuare a fare esattamente quello che aveva fatto fino a quel momento, la sala illuminata è piena di gente ma io sono sola in un angolo perché non conosco nessuno e perché, in fondo, non me ne frega neppure un cazzo di conoscere qualcuno.
Al terzo Martini che mi scolo da quando sono uscita dallo sgabuzzino la vista si appanna, Isaac sta di nuovo conversando con Kim Kardashian, adesso ride e non mi degna neppure di un minimo di attenzione, però sono convinta che se mi togliessi dalla sua visuale allora correrebbe a cercarmi per ricondurmi qui a farsi guardare di nuovo. Alcuni soggetti maschili sono così, gli è rimasta quella tendenza infantile di voler avere un pubblico alle loro imprese sempre e comunque, vogliono sentirsi osservati, vogliono fare delle donne la loro personale tifoseria.
Ma questa partita non mi interessa, l'alcol come se non bastasse, da sempre, mi rende malinconica, è stato l'ennesimo buco nell'acqua. So che non dovrei guidare ma il mio appartamento è vicino, è a meno di trenta miglia, posso farcela, non posso essere anche così sfortunata da essere fermata dalla statale.
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Once Upon Three Times
General FictionQuando Nash Keller incontra Earnestine Cox per la prima volta non si rende conto che è perfetta. Quando ha l'opportunità di incrociare di nuovo la sua strada, però, fare finta di niente è impossibile: i suoi occhi verdi sono solo leggermente più chi...