14 - Nash Keller - The Proposal

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Ho tentato di allontanare la tensione parlando un po' con lei, con Earn, ma da quando ho concepito il piano che Doug sta per rivelarle, non faccio altro che essere tormentato dal fantasma di Nat

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Ho tentato di allontanare la tensione parlando un po' con lei, con Earn, ma da quando ho concepito il piano che Doug sta per rivelarle, non faccio altro che essere tormentato dal fantasma di Nat. Mi sembra impossibile che la prima volta che l'ho fermata sulla statale perché era ubriaca io non abbia subito notato la straordinaria somiglianza che le accomuna. Stesso taglio degli occhi, stesso ovale elfico, stessa altezza. Earnestine è più formosa, più donna, persino più sensuale ad essere onesti. Ma è anche vero che sebbene io abbia rivisto Nat tre anni fa, di lei conservo gelosamente l'immagine di quando era un'adolescente. Al di là delle ovvie differenze, tuttavia, anche un cieco alla fine si arrenderebbe di fronte all'evidenza, figurarsi quel farabutto di Scaliota.  In questo momento Cox è titubante, incuriosita e impaurita nello stesso tempo ed è pazzesco, con le sopracciglia aggrottate e quello sguardo assente, quanto le sue espressioni mi ricordino quelle dell'amore della mia vita. Tuttavia ci sono anche delle innegabili differenze, l'accento di Earn è più pulito, il suo modo di parlare è di maniera, quasi compito, sebbene abbia già dato prova anche di una certa esuberanza caratteriale. E' decisamente una versione edulcorata di Nat, una versione ripulita e smussata ma sono certa che Scaliota converrà con me, è sempre meglio di niente.

Sicuramente questa differenza che noto è dovuta al fatto che Earnestine ha avuto un'educazione diversa e si vede dall'eleganza che possiede ed è evidente persino dal modo in cui cammina, in cui muove le mani, dai suoi gesti misurati. Un'eleganza che Nat invece non possedeva. No, i gesti di Nat erano nervosi, eccessivi. Parlava a voce troppo alta, voleva farsi notare, nascondeva dietro i suoi continui approcci sessuali la mancanza di educazione. Se ne vergognava. Eppure io impazzivo per il lato selvaggio di Nat, anche se lei ha sempre pensato che io volessi ostinarmi a cambiarla, che volessi addomesticarla. Invece da quando è sparita dalla mia vita non ho fatto altro che tentare di inseguire quel suo modo sconsiderato di vivere. Si, Cox è la versione addomesticata della mia Nat, ma io voglio Natalie, solo lei.

Rimpiango l'insicurezza di Nat, la sua paura, persino quel suo vizio di nascondersi dietro mille corpi, quel mascherare la paura col sesso, che lei spesso adoperava per dimenticare lo squallore della sua vita.

La cosa ironica è che Nat odierebbe una come Earn, mi direbbe qualcosa di molto pungente sul fatto che non le somiglia affatto, che anzi non c'è niente che potrebbe essere più distante da lei. Per lei sarebbe fin troppo snob. E lo è anche per me, odio quello che rappresenta. Lo odio perché non lo conosco.

Già, non potrei che dare ragione a Nat, ma confido nel fatto che Scaliota non l'abbia mai conosciuta come la conosco io.

In macchina le ho detto che accetterà perché è una brava persona. Deve farlo, ho bisogno che dica di sì, che mi aiuti. Mi fido di lei, anche se non capisco il perché e mi sento in colpa per questa fiducia che nutro. Mi ci sono sentito per tutto il tempo mentre guardavo le sue cosce e impazzivo di desiderio, il che è piuttosto contorto se si considera che non mi sono sentito in colpa nemmeno quando ho confidato a Miriam i miei tradimenti.

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