19 - Earnestine Cox - Exchanging

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Da quando Keller se n'è andato Alan è diventato taciturno e impacciato

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Da quando Keller se n'è andato Alan è diventato taciturno e impacciato.

Osservo il telefono che poco fa Keller mi ha strappato dalle mani, le dita corrono veloci al messaggio che mi ha mandato subito dopo essere andato a letto con Alexia. 

"Buonanotte Cox.

Keller

Sospiro, poi lo cancello.

Detesto aver ascoltato il discorso tra Keller e l'agente Paxton, sono una stupida e ancora una volta avverto il piccolo disagio causato dalla mia insicurezza.

Pensavo che le sue parole significassero qualcosa invece, a quanto pare, non vogliono dire proprio niente.

Per tutto il tempo in cui Keller era qui vicino a me ho avvertito su di me lo sguardo arrabbiato di quella donna con cui ha passato la notte.

Ci sono degli uomini che provano soddisfazione nella conquista più che nella compagnia e Nash deve essere uno di quelli. Che era problematico lo sapevo dall'inizio, sono solo stata una sciocca a credere che lo attraessi, è ovvio che come spesso accade, ad attrarlo è solo il mio rifiuto.

Si, altrimenti non se ne sarebbe andato con lei, lasciandomi qui da sola.

La cosa più assurda di tutte però, quella che non mi perdono, è il motivo per cui ho accettato tutto questo.

L'ho fatto perché la mia coscienza altrimenti non mi avrebbe lasciata in pace, per sanare il debito con mio padre o l'ho fatto perché sapevo che per Keller era una cosa tanto importante?

Dannazione, odio questi assurdi capelli paglierini e odio che siano così corti.

Mentre Alan in silenzio lavora su questa ridicola acconciatura che già inizia a farmi sentire qualcun' altra, mi sembra di sentire, in mezzo al silenzio dei suoi gesti misurati, il rumore del mio cuore.

Perché sono andati via insieme?

Lo sai perché.

Potrebbe solo essere una questione di lavoro, magari sono stati chiamati per un'emergenza.

L'emergenza che è nei suoi pantaloni.

Arrossisco più per l'indignazione che mi provoca quello che c'è nei suoi pantaloni, che per la vergogna. Non ci devo pensare, non mi deve interessare.

In fondo lo conosco appena, però non doveva permettersi di dire ad Alan di cambiare atteggiamento con me, perché è ovvio che si è permesso di fare qualcosa del genere.

<<Alan?>> Mi risponde con un mugolio, <<l'agente Keller ti ha detto di non parlarmi?>> Lui poggia lentamente la spazzola arrotondata che ha tra le mani e guarda il phon, imbarazzato.

<<Hey, non voglio andarci di mezzo, >> mi dice educatamente ma in maniera ferma.

<<In mezzo a cosa?>>

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