4 - Earnestine Cox - Point Blank

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Keller mi urla di abbassarmi e lo faccio subito, lo maledico immediatamente per avermi lasciata qui ammanettata, questo non aiuta i miei movimenti

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Keller mi urla di abbassarmi e lo faccio subito, lo maledico immediatamente per avermi lasciata qui ammanettata, questo non aiuta i miei movimenti. Il cuore batte a mille e una scarica di adrenalina mi attraversa il corpo quando sento i colpi esplodere poco distanti dall'auto. Mi alzo velocemente, il tempo di vedere che Keller sta entrando insieme all'altro poliziotto all'interno del minimarket.

Tento di rilassarmi anche se la posizione accucciata in cui mi trovo, col braccio sollevato, non è delle migliori. Che serata del cazzo! Sento di nuovo il trillo dei messaggi.

Da Kat:

-         Ma dove sei?

Da Isaac Brighton:

-         Ok, a questo punto mi pare ovvio che te ne sei andata. Ho bisogno di parlarti, ho bisogno di un'altra possibilità.

A Kat:

-         È una lunga storia, forse non ci vedremo fino a domani mattina.

A Isaac Brighton:

-         Diffido a priori di un uomo che utilizza il verbo "bisognare" due volte nella stessa frase.

Da Kat:

-         Oh, sono davvero contenta che le cose si siano risolte.

Sbuffo e do un'occhiata alla mia manetta, digitare con la sinistra è complicatissimo.

Da Isaac Brighton:

-         Fa come credi, in ogni caso penso che nascondersi all'interno di uno sgabuzzino non delinei una grande maturità! Sei una stronza!

Fisso con astio il telefono e immagino mille cose che potrei rispondergli, qui, mentre rischio la vita in prima linea, potrei per esempio fargli notare che attualmente ho cose ben più importanti a cui pensare, tipo salvarmi la pelle, ma in fondo non ho voglia di sprecare tempo, se mi reputa un'immatura, tanto vale che io mi comporti come tale.

A Isaac Brighton:

-         Mi sorprende che tu te ne sia accorto visto che hai passato tutta la sera addosso a quella! Sei tu lo stronzo!

<<Che maledetto figlio di...>>

<<Le sono mancato?>>

Keller si butta in auto sospirando e mi lancia uno sguardo ironico perché sono ancora accucciata. Il suo profumo è buonissimo e lui sicuramente lo sa considerando il modo in cui si avvicina sfruttando la scusa di controllare la manetta che, ovviamente, è ancora come l'ha lasciata, chiusa!

<<Non sono un genio del crimine,>> gli rivelo quando mi si fa abbastanza vicino.
Lui ride, un sorriso da stronzo.

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