<<Nash, che ti è successo? Ho provato a telefonarti ma avevi il cellulare staccato. >>
<<Si è scaricato.>>
<<Nemmeno il numero d'emergenza funzionava. Ti cerca anche Harper.>>
Doug mi osserva un po' troppo intensamente. Siamo in tuta da ginnastica nella palestra della centrale, dove io mi stavo allenando prima che lui mi raggiungesse con una bottiglia d'acqua e un'espressione strana. Lascia l'acqua sulla panca in equilibrio precario, infatti rotola e io mi chino in avanti a raccoglierla.
<< Sai che mi sto vedendo con Katherine, l'amica di Earn? Ieri sera ero da lei, stavamo per sì... insomma hai capito... quando Cox ha chiamato dicendo che aveva avuto un incidente con la macchina, niente di grave ma le serviva un passaggio per tornare a casa. >>
Doug si siede vicino a me. Alzo le spalle e svito il tappo per perdere tempo.
Mentre bevo so che Doug mi osserva attentamente.
<<Hai delle occhiaie terribili.>>
<<Grazie, ora non è che solo perché hai trovato una donna che passi sopra al tuo brutto muso devi iniziare ad offendere il mio!>> Gli sorrido, spero che la pianti, che si faccia bastare questo mio tentativo cameratesco di buttarla sulle offese reciproche come facciamo sempre.
<<Non mi chiedi come sta?>>
<<Chi?>>
<<Earnestine, non mi chiedi come sta?>>
Alzo di nuovo le spalle e tento di focalizzare la mia attenzione sugli attrezzi, su Harper che parla con Odine poco distante, su questa specie di elettricità che si respira in centrale e che mi ha spinto a nascondermi quaggiù.
<<Hai detto che l'incidente non era grave.>>
<<No, è vero. Solo un tamponamento, niente di serio, anche se le altre due macchine coinvolte sembrano essere sparite nel nulla, il che è piuttosto strano. Earn ha parlato di un signore elegante in limousine, ha detto di aver compilato un modulo con il suo autista. In effetti è così, ho visto il foglio ma i dati sono sbagliati e portano...ecco, non portano proprio da nessuna parte. Questo per quanto riguarda il proprietario della limousine, l'altra macchina invece è stata fatta rottamare stamattina e l'altra signora citata nei documenti, un'indonesiana, afferma di non essersi trovata coinvolta in nessun tamponamento.>>
Sto zitto. Si sentono i versi di qualche agente che corre o che usa i macchinari.
Doug aspetta un paio di minuti, poi si alza.
<<Non sembri sorpreso.>>
No, Doug, non lo sono. Non sono sorpreso.
<<Forse Earnestine si è sbagliata, è abbastanza sotto pressione nell'ultimo periodo, no?>> Propone Doug cautamente. Silenzio. Alzo la testa verso di lui, <<ieri sera quando ha chiamato ci ha dato il tuo indirizzo. L'abbiamo trovata fradicia, seduta sul marciapiede sotto casa tua, sconvolta.>>
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Once Upon Three Times
General FictionQuando Nash Keller incontra Earnestine Cox per la prima volta non si rende conto che è perfetta. Quando ha l'opportunità di incrociare di nuovo la sua strada, però, fare finta di niente è impossibile: i suoi occhi verdi sono solo leggermente più chi...