Non vado fiero di me, lo ammetto. Ma è già un passo avanti che non abbia raggiunto Doug per scoparmi Gina. Eccolo il mio sbirro preferito, il cellulare vibra col suo ennesimo messaggio.
Da Doug Nolan:
- Dove sei capo? Ci sono novità.
Lo ignoro e dò un altro colpo al sacco da box. La mattina mi sveglia meglio del caffè, prendermela con qualcosa. Questa città sta andando a puttane. Né più né meno, ed è per colpa dei tizi come Scaliota. Colpisco ancora con tutta la forza che ho.
<<Buongiorno.>>
Roxy con le labbra fosforescenti e una tutina fucsia striminzita mi viene incontro.
<<Ciao, Rox.>>
<<Non hai cambiato idea?>>
Scuoto la testa e stappo la bottiglietta d'acqua che Roxy mi porge. Ha quarantacinque anni e il culo più tosto che abbia mai visto. Ce la siamo spassata qualche volta, ma ho dovuto darci un taglio quando ho visto che si stava affezionando.
<<Non capisco, Nash.>>
Si siede a gambe larghe sulla panca di fronte al sacco. Speravo di non dover cambiare palestra per questa stronzata che abbiamo avuto. Lo sguardo di Rox si appunta sul mio collo, deglutisce.
<<Non c'è niente da capire, abbiamo raggiunto il top del divertimento, per me è sufficiente. Non ho altro da offrire.>>
Rox storce la bocca.
<<Non sto certo parlando di matrimonio Keller.>>
Si aggiusta il top rivelandomi poco casualmente i due palloncini perfettamente tondi. Non mi sono mai piaciute le tette rifatte, ma lei è stata una bella scopata.
Le sorrido, Rox però non ricambia e si alza venendomi incontro. Stanotte mi sono sollazzato tre volte con l'immagine della signorina Cox, delle gambe della signorina Cox per l'esattezza, è stata tutta colpa di quel dannatissimo muscolo che ho osservato contrarre quando mi sono teso sopra di lei per legarla alla portiera e lei ha sgranato sorpresa i suoi dannati occhioni verdi...
<<Lo vedi che il tuo corpo è più saggio di te, Keller?>>
Si riferisce al mio cazzo, completamente duro ora che il ricordo delle cosce tornite di Cox ha fatto capolino. I pantaloni morbidi e grigi che porto non fanno assolutamente nulla per celarne il turgore. Chiudo gli occhi e lascio che le mani di Rox si infilino sotto l'elastico.
Per un attimo penso che forse potrebbe fare in modo che l'incazzatura che sento sia canalizzata da qualche parte. Oggi pomeriggio ho quei maledetti incontri del corso di gestione della rabbia. Maledico il mio capo per avermici costretto. Non ha voluto sentire ragioni quando gli ho detto che gli ultimi due tossici che ho fermato se lo sono meritati, mi ci ha spedito senza sentire ragioni. Ultimamente sono sempre incazzato. Sarà stato il ragazzino che ho visto l'altro ieri morto in mezzo al suo vomito? Era perché assomigliava a Rob e i suoi amici non facevano che sghignazzare senza rispetto perché erano fatti marci? O per via della madre che si torceva lo stomaco quando le ho dato la notizia? Oh accidenti, accidenti a me. Dò una manata al muro.
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Once Upon Three Times
General FictionQuando Nash Keller incontra Earnestine Cox per la prima volta non si rende conto che è perfetta. Quando ha l'opportunità di incrociare di nuovo la sua strada, però, fare finta di niente è impossibile: i suoi occhi verdi sono solo leggermente più chi...