Il mio desiderio non viene esaudito ed è il rombo del motore a svegliarmi, un suono ritmico e familiare.
Vorrei tornare a dormire ma so che non posso, c'è qualcosa che richiede tutta la mia attenzione.
Tuttavia, nonostante i miei propositi, la mente è ancora immersa in un torpore confuso e caldo a cui vorrei abbandonarmi, e gli arti, allo stesso modo, sono insensibili e intorpiditi.
<<È solo una misura di sicurezza...>>, sento dire in maniera asciutta, come se si trattasse di semplice routine, <<non preoccuparti, tra una mezz'oretta tutto tornerà nella normalità, ora rilassati, siamo quasi arrivati.>>
<<Steve...>>
<<Quel coglione è davvero innamorato di te.>>
Sono confusa, scuoto la testa, si riferisce a Zhen?
<<Non mi importa niente del tuo capo.>>
<<Non stavo parlando di lui, ad ogni modo immagino si possa dire lo stesso di Zhen. Devi sapere che è ossessionato cazzo, sei stato il suo motore negli ultimi anni. >>
<<È pazzo.>>
<<L'amore non rende tutti ciechi e pazzi allo stesso modo?>> Vorrei non notare che prende la curva un po' troppo stretta, che le mani fanno troppa presa sul volante e la voce di Steve si inasprisce.
<<Ad alcuni fa questo effetto.>>
Steve fa un verso con la lingua, <<credevo che Keller mi avrebbe ucciso per quello che ho fatto con la sua Nat, pensavo che nessuno avrebbe potuto fermarlo, invece se ne è a malapena accorto che me la sono scopata...>>
<<Io non...>>
<<Hai ragione, quella troia non me la sono solo scopata, ho lasciato mia moglie per lei e anche i miei figli, mi sono dimenticato di tutto e questo è quello che mi merito.>>
Mi indica, io sono quello che si merita? O sta parlando di quello che è costretto a farci, a me e a Keller?
<<Ti riferisci a me?>>
<<Anche, a te, a Robert, al lavoro sporco che Zhen mi ha affidato. Gli abbiamo dato roba andata, Cox, abbiamo avvelenato Robert con l'inganno come si fa con le bestie, io e lei, io e Natalie. Siamo sempre stati noi a curare gli affari "speciali" di Zhen. Sono stato io a far saltare il Sempiterno quando Keller ha baciato Nat tre anni fa. Zhen lo voleva fuori dai piedi e ha usato Natalie come esca, ma sono stato sempre io a mentire a Nash dicendogli che non avevo idea di dove fosse finita. Nel frattempo le sono stato vicino, talmente tanto da non accorgermi che alcuni limiti non dovrebbero mai essere superati e alla fine ho finito per assomigliarle. E la sai la cosa più divertente qual è?>>
Steve si porta una mano sul viso, tira su col naso, la sua guida peggiora.
<<Sta attento.>>
Ora si impegna a guidare in maniera più sicura, rallenta, sospira.
<<Fidati, sarebbe meglio per entrambi se finisse così.>>
Sento che il mio corpo finalmente inizia a rispondere malamente a qualche impulso, afferro la maniglia e insieme al primo gesto consapevole che faccio, tutto quello che è successo si riaffaccia prepotente alla mia mente.
Keller, spero che non sia troppo tardi.
<<Non possiamo abbandonare Keller.>> Steve mi osserva, mi accorgo che ha gli occhi lucidi, il viso paonazzo. <<Non possiamo lasciarlo nelle sue mani, mi ha detto che siete amici.>>
<<Non esiste più quell'uomo Earnestine, non è mai esistita la persona che credevo di essere, è tutto andato, mia moglie, i miei figli, tutto fottuto per colpa di quella puttana e quel maniaco.>>
<<Non è vero, non è troppo tardi.>>
Steve accosta, si appoggia al volante, respira.
<<Sai qual è la cosa più divertente?>> mi chiede di nuovo.
<<Non ci trovo niente di divertente in tutto questo, Steve. Keller morirà se continuiamo a perdere tempo, se non facciamo subito qualcosa.>>
Ha iniziato a piovere, siamo sulla statale ed è buio. Mi sporgo verso Steve e gli prendo una mano tra le mie, mi guarda in cagnesco ma non mi ferma.
<<Si, invece, è divertente eccome, solo che non fa ridere, diciamo che è piuttosto grottesco a pensarci bene. Sai, tutte le cose orrende che ho fatto ultimamente le ho fatte in nome dell'amore che provo per Natalie, tutto quanto, o è quello che mi sono sempre raccontato. Ma appena Nash è arrivato, per Natalie non esisteva più nessuno, non esisteva più niente di quello che avevamo condiviso, non esistevo più io. Allora ho capito come deve essersi sentita Odette e questo è stato insopportabile, ma non è la parte peggiore. Se Natalie non mi ama, tutto quello che ho fatto è stato non solo inutile ma crudele, crudele e imperdonabile.>>
<<Odette è tua moglie?>> domando sorpresa.
Steve toglie la mano dalla mia, <<si, lo era, lo è, ancora non abbiamo firmato i documenti per il divorzio. Lei come sta?>> mi domanda serio.
<<Non la conosco bene, ma ho capito che è una brava persona, mi ha difesa quando Nash ha fatto di tutto per allontanarmi.>>
Ora si addolcisce, milioni di emozioni contrastanti attraversano i lineamenti duri di Steve.
<<Chi l'avrebbe detto che alla fine persino Nash si sarebbe liberato dei suoi fantasmi? Tra tutti, credevo che lui fosse quello ridotto peggio. Invece è meglio di tutti noi, è rimasto in quell'inferno pur di saperti al sicuro.>>
<<Sei ancora in tempo per fermare questa follia.>>
Steve mette in moto, vedo il cartello che indica la strada per Philadelphia ma spero vivamente che faccia marcia indietro.
<<Per ottenere cosa? Natalie non mi perdonerebbe mai di averti riportata indietro, non potrei tornare da Odette e probabilmente Zhen mi farebbe uccidere. Perché dovrei fare un'assurdità simile?>>
<<Perché è la cosa giusta.>> Sussurro senza incertezze, e prego, prego con tutto il cuore che basti anche per Steve, che voglia redimersi per tutto quello che si è trovato suo malgrado a dover fare in nome dell'amore.
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Once Upon Three Times
General FictionQuando Nash Keller incontra Earnestine Cox per la prima volta non si rende conto che è perfetta. Quando ha l'opportunità di incrociare di nuovo la sua strada, però, fare finta di niente è impossibile: i suoi occhi verdi sono solo leggermente più chi...