Ninth chapter

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Sono passati 5 giorni,da quella sera.
Ho cercato sempre di nascondermi dalla vista di Nathan,per fortuna riuscendoci.

Ha cercato di contattarmi,ma io non gli ho risposto.

Mia zia,si è leggermente ripresa,ma è ancora abbastanza in depressione.

Comunque sia,oggi è sabato,e stasera ci sarà l'incontro...e sono troppo emozionata.

Harris mi ha avvisato che dovrò scontrarmi con un ragazzo...che non sa che io sono una ragazza.

Sarà una bella sorpresa.

Spero solo di vincere....

In questi giorni ho provato a scoprire qualcosa di più sulla storia di mio fratello,dei soldi che deve dare,ma niente.

Nathan,ha provato ad avvicinarsi e dopo un paio di volte ha capito che era meglio di no,perché rischiava di essere impiccato.

Con Troy,non ho più parlato,nonostante lui abbia parlato con Alan.

Quest'ultimo ha continuato a provarci,finché non ho messo bene in chiaro la situazione: non lo voglio,mi sembrerebbe di stare con mio fratello(e preferirei evitare),e non ci starei mai e poi mai.

<dai Ash,aprimi!!>urla bussando alla porta,ma io rimango zitta.

Sono le 17.55,e lui è lì fuori da più di mezz'ora

<non puoi fare così...>continua.

Oh sì che posso.

<daiiiiii. Per farmi perdonare stasera verrai con me ad una "festa"...e se ci sarà Nathan,e vorrai andare con lui,potrai farlo>dice sospirando.

Certo,perché dovrebbe decidere lui con chi devo uscire.

Prendo un bigliettino e una penna,e scrivo:ma anche se non me davi il permesso l'avrei fatto lo stesso. E poi: NO!! Quindi mettiti l'anima in pace. Addio.

Piego il biglietto e lo faccio passare sotto la porta,tornando a letto a guardare il soffitto.

Oggi non mi va di studiare,tanto le interrogazioni me le sono anticipate due settimane fa...perciò posso "permettermelo".

<va bene,fai come vuoi. Sto solo perdendo tempo con te>dice sbattendo la mano contro la porta,finto arrabbiato,facendo il finto rumore di passi,in modo da farmi pensare che se ne sia andato.

Non sono così stupida.

Passano svariati minuti

<dai Ash aprimi. Scusa non volevo. Sono stato un emerito cretino,lo so. Sei libera di fare ciò che ti pare e piace,e io non sono nessuno per decidere per te. È solo che ti voglio bene,e voglio proteggerti>dice dispiaciuto.

Vado verso la porta,e la apro leggermente

<oh,finalmente>

<VAI VIAAAA>gli urlo contro,sbattendo la porta,chiudendola a chiave.

Lo sento sbuffare,ed arreso torna in camera sua sbattendo la porta.

Non mi interessa delle sue scuse.

Si era arrabbiato con me,perché sono andata al mare con Nathan....e secondo lui,io non dovrei essere arrabbiata perché mi aveva venduto,praticamente,al suo amico??

Il miglior nemico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora