Third chapter

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Sono qui in camera che ascolto la musica quando mio fratello bussa alla porta.

<entra>dico e lo vedo sbucare da dietro lo stipite.

<volevo semplicemente avvisarti che stasera vado alla festa a casa di Caleb, e tu verrai con me>

<non posso rimanerne tranquillamente a casa?>chiedo con zero voglia di andare lì, sopratutto perché potrei incontrare Nathan ed è l'ultima cosa che voglio, di nuovo.

<no, non ho la minima intenzione di lasciarti a casa da sola e poi hai bisogno di svagarti un pò. Alle 20.30 fatti trovare pronta>dice e non mi da il tempo di replicare, che chiude la porta andandosene.

Che palle. Controllo l'orario notando essere le 18.55 e forse è meglio se inizio a prepararmi.

Vado in bagno e mi faccio una bella doccia fredda, esco, mi asciugo e passo a vestirmi.
Dopo qualche minuto davanti all'armadio opto per una gonna a vita alta di pelle, un top in maglia e dei semplici stivaletti neri.

Dopo qualche minuto davanti all'armadio opto per una gonna a vita alta di pelle, un top in maglia e dei semplici stivaletti neri

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Mi trucco con mascara, rossetto bordeaux, un leggerissimo filo di matita e sono pronta.
Prendo il cellulare mettendolo nella borsetta a tracolla, solo dopo aver controllato l'orario: 20.25...giusto in tempo.
Esco dalla camera e scendo di sotto trovando mio fratello col cellulare in mano a parlare.

<ti ho detto di starmi lontano...>sbraita tirando un leggero calcio al tavolino davanti al divano.

Sussulto nascondendomi dietro il muro, rimanendo in perfetto silenzio e cercando di capire con chi sta parlando.

<no, non mi interessa. Addio>chiude la chiamata in faccia a chissà chi e poi sospira.

Aspetto qualche secondo in modo che si calmi e poi esco allo "scoperto", facendo finta di non aver sentito nulla.

<sono pronta>dico scendendo gli ultimi scalini e avvicinandomi a lui.

<mmmh, non sono un po' corti i pantaloncini?>>chiede squadrandomi.

<li ho sempre messi e non hai mai detto niente, come mai ora sono troppo corti? >incrocio le braccia guardandolo con "sospetto".

<sarà che sei cresciuta e non ti stanno più come le altre volte>risponde

<se ti creano problemi posso sempre rimanere a casa>tento di convincerlo, invano, a farmi stare a casa.

<vanno bene così, andiamo>dice facendo girare le chiavi dell'auto tra le sue dita.

Alzo gli occhi al cielo arrendendomi e lo seguo fuori dalla porta di casa.

Saliamo nella sua auto e dopo averla messa in moto partiamo. In circa 15 minuti ci ritroviamo davanti casa di Caleb.

Il miglior nemico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora