Seventy-first chapter

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Nathan pov's
Apro la porta e appoggio le chiavi sul mobiletto alla mia destra.
Sbatto la porta alle mie spalle fischiettando.
Sono uscito per fare una corsa,come sono solito,e già che c'ero ho preso qualcosa per fare colazione.
Erano le 7.15 quando ho lasciato Ash nel letto e sono andato a correre,e ora sono le 8.40.
Ho passato gran parte della notte a guardare il soffitto e lei.
Nonostante tutto non riuscivo a chiudere occhio.
Non riuscivo a pensare,tante cose per la mente e nessun ordine.
Questa corsa mi è servita più di quanto immaginassi,e sono più tranquillo ora.
Non ho pensato nemmeno per un momento a quello che è successo ieri ma solo ai miei ricordi cercando di capire qualcosa.
Appoggio la busta con la colazione sul tavolo in cucina e salgo al piano di sopra per farmi la doccia.
Entro in camera e guardo subito verso il letto che stranamente trovo vuoto.
Si è svegliata?
Guarda in bagno ma è completamente vuoto.
Corrugo la fronte e la mia attenzione viene attirata da un biglietto sul letto.
Lo prendo e leggo:

-Scusa,non potevo rimanere.
Grazie di tutto e perdonami.
Ti farò avere indietro la maglia.
Ti mando un messaggio non appena arrivo a casa,giusto per non farti preoccupare
...arrivederci.

Ash-.

Controllo il cellulare e in effetti c'è un suo messaggio.
Butto il telefono sul letto e stropiccio il foglietto buttandolo verso il cestino.
Passo le mani sul viso trattenendo il respiro.
Mi alzo di scatto e tiro via le coperte del letto buttandole in aria.

<perché cazzo non ricordo nulla?>sbraito aggiungendo un'imprecazione.

È una ragazza come tante.
L'ho incontrata come ho incontrato molte altre.
E allora perché mi importa così tanto di lei?
Perché mi sto disperando?
Perché non ho fatto altro che sognarla tutte le sere?

Ci dovrà pur essere un motivo,giusto?
Ricordo ogni minimo dettaglio,tranne lei e tutto quello ciò che ha avuto a che fare con lei.
E se fosse lei io motivo del mio coma?

<sto diventando pazzo,devo smettere di pensarci>dico prendendo l'asciugamano e avviandomi in bagno.
Voglio fare una doccia con la speranza di alleviare i nervi.
Accendo l'acqua ma mi viene un'idea migliore.
Devo svagarmi.

Ashley pov's

Sono uscita non appena lui ha chiusa la porta.
Non potevo rimanere un secondo di più.
Gli ho lasciato un biglietto e spero che rispetti la mia decisione.
È stato bello dormire con lui,sentirlo vicino,avere le sue braccia avvolte attorno al mio corpo,il suo petto contro la mia schiena,sentirmi protetta dopo tanto tempo.
Ma è stato troppo bello e se non me ne fossi andata,non l'avrei più fatto.
Per tutto il tragitto ho avuto un'ansia assurda e avevo il numero di Nathan(coerenza pt.2) a portata di mano.
Arrivata al cancello di casa ho incontrato Federico.
Era appoggiato al cancello e mi stava aspettando.
Mi ha chiesto se potevamo parlare e io ho accettato.
Ora siamo al bar,uno davanti all'altro aspettando che prenda parola.
Non fa altro che muovere il porta tovaglioli in mezzo al tavolo ed evitare il mio sguardo.

<se devi parlarmi fallo,se no me ne vado e facciamo prima>interrompo il nostro silenzio.

<hai ragione,scusa>dice sospirando.
Si sistema meglio sulla sedia e finalmente incontra il mio sguardo.

<mi dispiace tanto>dice incrociando le mani.

<solo questo?>domando spazientita.

Il miglior nemico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora