Seventy-fourth chapter

5.4K 214 18
                                    

Vengo svegliata dalla suoneria del mio cellulare.

<lasciatemi in pace>mormoro girandomi dall'altro lato e tappandomi le orecchie con il cuscino.
Alla fine sono andata a dormire alle 5.30 del mattino perciò esigo essere lasciata a dormire senza rotture di scatole.
Grazie.

Per un'istante il cellulare smette di squillare e ringrazio il cielo.
Ma ovviamente ho parlato troppo presto.
Ricomincia e sono certa che continuerà finché non mi degnerò di rispondere.
Raccolgo tutte le mie forze e rispondo.

<sarà meglio che si tratti di un'emergenza se no credo che commetterò un'omicidio>dico sbadigliando.

<salve. Mi dispiace disturbarla ma volevo informarla che sono venuto a consegnare un pacco e sembra che nessuno sia in casa. La signora Benson non risponde e ho provato a chiamare lei...>risponde il mio disturbatore tra lo spaventato e il dispiaciuto.

IL POSTINO.
Grande.

<cinque minuti e arrivo>rispondo buttando giù la chiamata.
Ma ti pare che devo essere svegliata da un postino?
Non puoi lasciarlo sulla porta?
E poi chi è che consegna i pacchi alle...*prendo il cellulare e guardo l'orario* 15:45!
Aspetta,15:45? Oh.

Senza badare al mio aspetto scendo di corsa e apro la porta,trovandomi per l'appunto davanti al postino.
Nel vedermi strabuzza gli occhi e non voglio immaginare perché.

<dive devo firmare?>chiedo sbrigativa.
Mi passa la cartelletta su cui metto la firma e poi prendo il pacco.

<la ringrazio>dico facendogli un sorriso veloce.

<di nulla e passi una buona giornata. Scusi ancora per il disturbo>risponde per poi girare i tacchi e andarsene di corsa.
Povero,penso di averlo spaventato.

Torno in casa e poso il pacco sul tavolo in cucina.
Mi stiracchio e poi decido se tornare in camera oppure mangiare qualcosa.
Me ne torno in camera.

Entrata mi guardo allo specchio e mi rendo conto che il povero postino non aveva tutti i torti.
Ho i capelli sparati da tutte le parti,occhi rossi e gonfi e il segno del cuscino su entrambe le guance.
Per non parlare del mio fantastico pigiama con tanti cactus.
Probabilmente chiederà di cambiare quartiere.

Ora che sono sveglia e sicuramente non riuscirò ad addormentarmi di nuovo,non mi resta che rendermi presentabile.
Mi lavo i denti,mi metto un filo di trucco e pettino la massa bionda che mi ritrovo come capelli.
Mi vesto semplicemente con vestitino grigio con le spalline sottili e aderente fino a metà coscia e sulla vita lego una semplice camicia tartan.
Ai piedi infilo le All Star e sono pronta per...per?
Boh.
Avendo anche solo Federico qui aveva un motivo per uscire e andare da qualche parte.
Ma ora che sono sola che faccio?
Non posso andare a restituire la maglietta a Nathan fino alle 18.00 orario in cui lui esce di casa.
A furia di essere passata tante volte davanti casa sua so che puntualmente alle sei di sera lui esce.
Non mi va di incontrarlo perciò gli lascerò semplicemente la maglietta davanti alla porta e me ne andrò senza avere problemi.
Ma fino ad allora che faccio?

<c'è qualcuno in casa?>sento gridare dal piano di sotto.

Scendo le scale e trovo Harris sulla porta.

<oh,ci sono io>dico facendogli segno di entrare.
A quanto pare la zia gli ha dato una copia delle chiavi di casa.

<ciao,sei da sola?>domanda avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla fronte.

<si,mi sono svegliata da una ventina di minuti. Tu che ci fai qui?>rispondo e lui si guarda intorno alla ricerca di qualcosa.

Il miglior nemico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora