<portami a casa>dico con un fil di voce,con il viso appoggiato sul suo petto.
<stasera rimani qui>rifiuta continuando ad accarezzarmi i capelli.
Alzo la testa guardandolo corrucciata.
Chissà che faccia ho,anzi,non lo voglio proprio sapere.<la macchina è rimasta nel parcheggio della palestra.
Ho la moto,ma sicuramente sono lì che ci cercano ed è pericoloso>si spiega,guardandomi aspettando una risposta.
Lo fisso ma senza alcun pensiero.
Ho la mente completamente vuota.
Annuisco per poi tornare nella stessa posizione di qualche istante fa.
Lui sospira appoggiando la sua fronte sulla mia testa<mi dispiace così tanto>sussurra prendendo la mia mano nella sua e stringendola.
Vorrei potergli dire che fa niente,che sto bene ma non è così.
Potevamo essere colpiti.
Chissà cosa sarebbe successo se non fossimo riusciti a scappare.
Se avessero preso me?
Se avessero preso lui?
Se non fossimo riusciti a seminarli?
Se scoprono dove siamo?
Ho visto davvero la mia vita passarmi davanti.Chiudo gli occhi scuotendo leggermente la testa.
Mollo la sua mano e mi alzo,portandomi le mani suo viso e iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza.<doveva essere una settimana di vancanza,di puro relax e tranquillità>dico con il respiro pesante.
<un giorno...un cazzo di giorno che sono qua,e ho rischiato la vita!>tiro un calcio al divano sbraitando.
Ho bisogno di sfogarmi.
Prendo tutti i cuscini e li tiro in aria; butto a terra tutti i giornalini sul tavolino davanti al divano; il mio sguardo cerca qualcos'altro da poter utilizzare per "sfogarmi" che non sia importante o di grande valore.Mi metto le mani tra i capelli e scoppio in lacrime.
Nathan scatta subito in piedi venendo verso di me.
Mi prende le braccia attirandomi a se ma io mi allontano subito.<no,lasciami...non mi toccare>rifiuto allungando un braccio per mettere distanza tra me e lui.
Mi guarda dispiaciuto e mortificato.
<Ash...>sussurra facendo un passo verso di me,ma io ne faccio uno indietro.
<no,non parlare. Non appena mi sarò calmata metterò tutto al suo posto.
Grazie per ospitarmi qui per oggi ma da domani tu per la tua strada e io per la mia>metto dei paletti.
Sento un tonfo al cuore,sicuramente me ne pentirò ma questo è stato troppo.<cosa? Non capisco>dice implorandomi con lo sguardo di non farlo.
Faccio una leggera risata isterica.
<Tu non ricordi nulla di me,per te avermi conosciuta ieri sera è stata come se fosse la prima volta e questo tuo volermi baciare mi rende instabile.
Io so e provo cose di cui tu non hai la minima idea.
Per te baciarmi o anche solo pensare di farlo è una voglia,per me è ben altro.
Ho tentato oggi di "ricominciare" ma non riesco.
Ho istinti che faccio fatica a controllare.
Non faccio altro che pensare a te e...e...e...sto male.
Pensavo che potesse essere facile ma non lo è.
Oltretutto per chissà cos'hai combinato hanno tentato di ucciderci e siamo riusciti a scappare per miracolo.
Mi dispiace,ho passato tanto per colpa tua e tutto questo è troppo>rispondo per poi guardarlo dritto negli occhi.I suoi maledettissimi occhi.
Gli unici occhi che vorrei mi guardassero per sempre.
Gli unici occhi che vorrei guardare per sempre.
Gli occhi per cui ho pianto.
Gli occhi per cui ho lottato.
Gli occhi che sto lasciando...magari per sempre.La sua espressione si fa incredula e un sorriso nervosi si forma sulle sue labbra.
<pensi che sia stato io a volermi dimenticare di te? Perché non ho perso i ricordi di tuo fratello,di mio cugino,del mio passato,di mio zio o di chiunque altro ma i tuoi? Perché probabilmente eri importante in qualche modo e io voglio scoprire in quale modo.
Ti ho visto ieri e ho sentito qualcosa,una sensazione famigliare ma non riesco a capire.
Ti chiedo scusa per quello che ti ho fatto anche se non ricordo,ma ho bisogno di capire perché provo questa irrefrenabile voglia di averti per me.
Questa voglia non è desiderio ma qualcosa che è più forte.
Non avrei mai permesso che ti facessero del male,e comunque non sarebbe dovuto succedere.
Ti prego,credimi>dice per poi biascicare una bestemmia.
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Il miglior nemico di mio fratello.
Roman d'amourPerdere entrambi i genitori e doversi trasferire in un'altro Continente è stato difficile per Ashley e suo fratello Troy, all'età di 12 e 14 anni. Ormai sono passati quattro anni e le loro vite sembrano essere tornate quelle di prima: amici, scuola...