Abbiamo deciso che il nostro incontro si terrà stasera,intanto mi ha invitato a pranzo da suo zio.
Quindi ci sarà anche Aaron.
Non ci siamo più parlati.
Ora che ci penso,il messaggio dallo sconosciuto potrebbe essere il suo...<ci sarà mio cugino,spero non ti dia fastidio>dice mentre camminiamo.
Abbiamo deciso di fare una passeggiata aspettando l'orario giusto per andare a pranzo.<no,no tranquillo. Lo conosco e non ci sono problemi>rispondo e lui mi guarda curioso,forse geloso ma probabilmente è solo la mia immaginazione.
<lo conosci in che senso? Cioè,siete stati insieme,avete avuto rapporti intimi...non so,amici?>domanda facendo un po' il vago.
Oppure non è la mia immaginazione?
Che sia davvero geloso?
Non è possibile...<c'è stato qualche bacio ma nulla di più>rispondo giocando con le mie dita non volendo guardarlo negli occhi.
Lui annuisce senza dire nulla ma vedo stringere un pugno lungo i fianchi.
Fisso la sua mano per un po' nel frattempo che aspettiamo che il semaforo diventi verde.
Rimane tutto il tempo chiusa in pugno che stringe sempre di più tanto da farla diventare rossa.<Ashley ti muovi?>chiede ed io scuoto la testa tornando in me.
Attraversiamo la strada di corsa e continuiamo il nostro percorso.<qualche ragazza?>chiedo cercando di essere io vaga in questo momento.
<un paio>risponde sorridendo di nascosto e portando la lingua tra di denti
Abbasso lo sguardo sguardo e sorrido.
Neanche una ragazza.<con il tuo di ragazzo?>domanda.
<non molto bene>rispondo mentre giriamo l'angolo trovandoci davanti casa di Aaron.
<causa mia?>chiede ed io annuisco.
<ma la situazione è molto più complicata>rispondo.
Nathan non parla più e capisco che si sente in colpa.
Sa che si tratta di lui.Suona al campanello e risponde Aaron.
<Nathan?>chiede.
<si,ho un'ospite. Problemi?>domanda dandomi una veloce occhiata.
<ospite? Mi sembrava strano che non ti portavi una ragazza dietro,iniziavo a pensare che il coma ti avesse aggiustato il cervello malato che ti ritrovi.Comunque va bene,entrate>risponde e questo mi fa la conferma che Nathan non ha avuto nessun rapporto con delle ragazze fino ad adesso.
Mi fa passare per prima traverso il cancello,e ci avviamo verso l'ingresso.
Una volta lì apriamo la porta ed entriamo,gridando un buon pomeriggio.Ci guardiamo intorno cercando il cugino sperduto che esce dalla cucina con uno straccio in mano.
Non appena mi vede sembra quasi che i suoi piedi vengano incollati al pavimento.
Lascia cadere lo straccio a terra e la sua bocca prende la forma di una O perfetta.Sorrido nel vederlo così sorpreso.
<Ashley...>sussurro iniziano ad avvicinarsi piano piano.
<Aaron>dico ridacchiando.
Mi avvicino e lo abbraccio,e lui ricambia subito.
<mi sei mancata tantissimo>sussurra lasciandomi un bacio sulla tempia.
<anche tu>rispondo.
In fondo,mi sarebbe piaciuto avercelo accanto quando ero in Italia e volevo solo morire.
<mi sento il terzo in comodo>commenta Nathan con le braccia incrociate e battendo il piede a terra.
Aaron si allontana e lo guarda sorridendo.
STAI LEGGENDO
Il miglior nemico di mio fratello.
RomancePerdere entrambi i genitori e doversi trasferire in un'altro Continente è stato difficile per Ashley e suo fratello Troy, all'età di 12 e 14 anni. Ormai sono passati quattro anni e le loro vite sembrano essere tornate quelle di prima: amici, scuola...