Sixty-third chapter

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<angelo so di essere affascinante ma non c'è bisogno di piangere>dice sedendosi davanti a me poggiando le mani sulle mie cosce.

<Nathan,sono Ashley>dico prendendo le sue mani e stringendole tra le mia mani.

<bel nome Ashley,ma preferisco continuare a chiamarti angelo. Beh che hai deciso di fare,vieni?>chiede ammiccando.

Lo guardo corrucciata.

<se mi stai prendendo in giro finiscila ora>lo riprendo e lui ride.

<qui l'angelo a quanto pare ha anche le corna>commenta,poggiando il braccio sullo schienale della sedia e accavallando le gambe.

<Smettila di fare l'idiota!Nathan perché non mi hai chiamata? Lo sai quanto sono stata male?>chiedo non riuscendo a capire.

<bambolina calmati. Se avessi avuto il tuo numero non avrei certamente esitato a chiamarti. Ma noi due ci conosciamo?>domanda accendendosi una sigaretta.

<che vuoi dire? Spero tu mi stia prendendo in giro.
Sono Ashley Benson...Troy...i combattimenti...la droga...la scommessa...l'ospedale...il coma? Non ti dice nulla?>lo fisso iniziando a sentirmi davvero male.
Non può essere quello che penso.

<si,ma tu come fai a sapere tutte queste cose? Ripeto, ci conosciamo?>chiede assottigliando lo sguardo e chinandosi leggermente verso di me.

<Non puoi esserti dimenticato di me...non puoi.
Sono Ashley...il tuo angelo.
La sorella di Troy.
Guarda *tiro fuori da dietro la cover la sua lettera* me l'hai scritta tu questa.
Nathan,guardarmi...non ti ricordi?>chiedo.

Lui prende la lettera e legge alla veloce qualche riga,scuotendo la testa.
Alza il viso verso il mio e i nostri occhi si incastrano.
Rimango imbambolata.
I suoi occhi,così grigi,così ipnotici.
Dio quanto mi mancava il suo sguardo.

<mi dispiace ma non so chi tu sia>dice ridandomi i foglietti ma noto nella sua espressione qualcosa di strano.
Come se riconoscesse la sua scrittura e tentasse di collegarlo a qualcosa che conosce.

<ti sei dimenticato di me>sussurro iniziando a piangere di nuovo.

<ehi piccola scusa se c'ho messo tanto ma c'era una gran fi...>arriva ma nel vedermi con Nathan si blocca.

Lo guardo e vedo che fissa Nathan in cagnesco.
Lui lo sapeva fin dall'inizio che era qua e non mi ha detto niente.

<e tu che ci fai qui?>chiede Fede.

<me ne stavo giusto per andare>risponde Nathan.
Si alza e poi si avvicina al mio orecchio.

<mi dispiace tantissimo angioletto,non so proprio chi tu sia ma sei carina. Quando vuoi chiamami e magari ci conosciamo meglio>sussurra dandomi un bigliettino,con il suo numero.
Poi se ne va.

Ingoio a vuoto iniziando a respirare pesantemente.
Mi alzo,prendo la mia tracolla e poi esco di corsa dal locale.
Una volta fuori prendo un grosso respiro e scoppio in un pianto isterico appoggiandomi al muro dell'edificio.
Mi ha dimenticata totalmente.
Si ricorda di tutto,tranne di me.

<Ash,perché sei scappata in quel modo?>chiede uscendo preoccupato dalla porta e venendomi incontro.
Ma lo blocco,allungando il braccio per non farlo avvicinare.

<perché non mi hai detto che lui era lì dietro di me? Magari sapevi anche che lui era vivo e non mi hai detto nulla>dico facendo una risata amara.

Il miglior nemico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora