Fifty-third chapter

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<vi prego di allacciarvi le cinture a breve partiremo>ci comunica l'hostess passando tra i vari passeggeri.

Mi asciugo velocemente le lacrime e le sorrido.
Lei ricambia e poi si allontana.

Si sono su un aereo.
Quell'aereo che avrei tanto voluto non prendere.
E invece eccomi qui.
Su questi sedili comodi,una vista spettacolare,con la televisione "personale" che non riesco a godermi.
I miei nonni sarebbero dovuti partire propio questa sera,e io ne ho approfittato per andare con loro.

Mia zia ha cercato di fermarmi ma vi giuro ogni secondo che passava stando lì,in quella città,mi faceva stare male.

Ho ricevuto messaggi da tutta la scuola con accuse,offese e minacce.
Ho visto i loro volti fuori casa mia.
È colpa tua,dicevano.
Mia zia ha chiamato i carabinieri ma non sono venuti.
Ma non mi importava nulla.

Sono sola su queste poltrone.
Mio fratello è due posti più avanti,mentre i miei nonni quattro più dietro.
Ho la musica al massimo,e non faccio altro che piangere.
Ho ricevuto tante chiamate da Aaron,Josh,Dora e persino da Cat e Abbey.
Ma non ho voluto rispondere.
Ho chiuso con loro.
Voglio e devo allontanarmi da tutti e da tutto ciò che mi potrebbe riportare a lui.

Mi sono messa d'accordo coi nonni,che non saremmo andati in Germania ma in Italia.
Ci trasferiremo in quella che era la nostra casa con mamma e papà .
Troy non era d'accordo,ma ha dovuto accettare.
Ho già avvisato Francesca e ha detto che mi aspetterà davanti la porta di casa.
Ho bisogno di lei in questo momento,nonostante tutto. 

Non riesco a crederci che è davvero morto.
Mi sembra tutto così surreale.
Sono sempre in allerta,sperando che da un momento io mi svegli e capisca che è solo un'orribile incubo.
Tutto inutilmente.

Non riesco a smettere di piangere e il dolore che ho nel petto non è descrivibile.
In questo momento vorrei tanto tornare in coma.
Vorrei tanto andarmene.
Sono pensieri stupidi,lo so.
Non dovrei neanche accennarli,ma è indescrivibile cioè che sto provando.
Non è stato così neanche per i miei genitori.

Chiudo gli occhi,e inspiro.
Nella mia mente,come da brava masochista che sono,inizio a ricordare momenti e quasi riviverli.
Uno più doloroso dell'altro.
Quante volte avrei potuto prendere quel suo maledetto viso,guardarlo negli occhi e baciarlo.
Quante volte avrei potuto parlargli.
Quante volte avrei potuto avere le sue forti braccia sul mio corpo.
Quante volte avrei potuto approfittare per rivelarmi.
E invece ho perso tutte le possibilità.
E invece ho perso lui.

Nathan.
L'unica persona al mondo che nonostante il buio nella mia vita,nel mio cuore,nonostante il mio essere così felice al di fuori è riuscito a rendermi felice anche dentro.
È riuscito a farmi sorridere solo pensandolo.
Il mio primo amore...un'amore mai iniziato.

Mi mordo il labbro cercando evitare di singhiozzare.
Ma è più forte di me.
Vorrei prendere il mio cuore e strapparlo via.
Forse così riuscirò a stare meglio.

Prendo il disegno che aveva fatto per me,il mio ritratto,quello con la frase in francese.
Lo porto al petto a lo stringo forte.
Mi manca.
Tantissimo.

***

<on siete contenti?>chiede mia nonna aprendo la porta di casa.

Mi posa sulla spalla una mano,e si avvicina al mio orecchio.

<vedrai che passerà>sussurra posando l'altra mano sul mio cuore.

Il miglior nemico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora