Sixty-second chapter

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Mi lego la cintura e prendo per mano Federico.
Non posso crederci che sto tornando in California .
Lo sto facendo davvero.

<ti ho già detto che ti adoro?>chiedo girandomi verso Federico.

<giusto un paio di volte,ma se vuoi ripetermelo ancora non farò obiezioni>risponde dandomi un veloce bacio a stampo.

<ti adoro>dico restituendogli il bacio.

L'hostess passa per controllare che le cinture siano ben allacciate e poi vi parte.

Dolce casa, sto tornando.

Passo tutto il viaggio ad ascoltare la musica e a leggere un libro.
Infondo è solo un po' più di un'ora di viaggio.
Quando l'aereo atterra e ci viene data la possibilità di scendere,sono la prima a farlo.

<dai,sbrigati!>incito Federico,che contrariamente a me è tutto tranquillo e fa tutto con calma.
Mi chiedo come stia facendo a sopportarmi.
È un santo.

<sto arrivando,un'attimo>dice mostrandomi il mio zainetto.
Oh,me lo stavo dimenticando.

<oddio grazie mille>dico prendendolo e lui scuote la testa perdendo le speranze.
Sono leggermente sbadata.

Prendiamo le nostre valigie e poi chiamiamo un taxi,che ci porterà da mia zia.
L'ho fatta chiamare da Troy per chiederle se potevamo rimanere una settimana/dieci giorni da lei e non ha potuto rifiutare.
Riusciamo a fermarne uno che ci porta in un batter d'occhio davanti alla mia casa...alla mia vecchia casa.

<ecco a lei>dico porgendogli i soldi.
Scendiamo,e Federico prende sia la sua che la mia valigia.
Anche Troy ha deciso di venire,ma arriverà domani.
Suoniamo al campanello ed è Harris che ci apre.

<oh mio Dio,Ashley>dice incredulo.

<Si,sono io>dico abbracciandolo.

Avvolge le sue braccio attorno a me e mi stringe a se,facendomi subito sentire a casa.

<allora è vero che saresti venuta>dice allontanandomi leggermente da lui per potermi guardare in viso.

<certo,perché ne dubitavi?>domando sorridendo.

<pensavo tua zia mi stesse prendendo in giro>risponde riabbracciandomi.

<eh invece sono proprio qui>dico chiudendo gli occhi e sospirando.

Sciogliamo l'abbraccio e lui indica Fede.

<chi è questo ragazzo?>chiede.

<oh,lui è il mio ragazzo Federico. Federico lui è...diciamo il mio padrino Harris>lì presenti a vicenda.

Si danno la mano salutandosi.
Harris rimane un po' sorpreso sentendo la frase "il mio ragazzo".

<prego entrate. Tua zia è al lavoro,ma mi ha detto di avvisarti che stasera non potete mancare a una sua cena>dice facendoci strada in casa.

<non mancheremo>rispondo.

Mostro a Fede la sua stanza,ovvero quella degli ospiti,e poi mi aiuta a portare la mia valigia nella mia di camera.
Quando siamo a casa sua o a casa mia in Italia dormiamo insieme,o in camera sua o in camera mia ma in questo letto c'ho dormito con Nathan e non voglio rovinare questo ricordo.

<mi capisci vero?>chiedo accarezzandogli una guancia.

<ma certo,e poi non siamo mica sposati per cui dobbiamo dormire per forza insieme. L'ho fatto per 19 anni figuriamoci se non posso farlo per 10 giorni>risponde prendendomi le mani e stringendole nelle sue.

Il miglior nemico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora