Capitolo 18

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Suona la sveglia, sono davvero stanca. Ieri sera non riuscivo a dormire, avendo dormito tutto il pomeriggio e ora si vedono i risultati.

"Mamma, per caso hai visto la mia gonna?" Avevo una gonna a vita alta con dei motivi floreali, ma non la trovo da nessuna parte.
"Tesoro guarda nel armadio dell'altra stanza" è così faccio.
Apro l'armadio e la prendo. Decido di mettere un top nero con la gonna, in fondo fa ancora caldo e non sarei nemmeno l'unica a vestirsi ancora così.

Scendo per fare colazione e subito esco di casa, Lucas stranamente non c'era ancora.
Non sapevo ancora se io e lui fossimo fidanzati o meno, dovrei chiederglielo.
Vedo entrare la macchina di Andrew, ho la bocca spalancata perché non capisco cosa ci faccia qua. Scende dall'auto e riesco a sentire il profumo della sua macchina, ovviamente suo.
"Lucas ancora non è venuto?" Ha un sorrisino strano ma è davvero bello. Oggi ha i capelli un po' disordinati e si è fatto il ciuffo biondo, è così bello.
"No, infatti è strano di solito lo trovo già fuori casa"

"Non può essere in due parti contemporaneamente" non capisco questo suo strano commento.
"Ah ma tu non lo sai? È andato a prendere Lidia" cosa? Non ci posso credere. Mi ha lasciato qua e non mi ha detto nulla, magari mi faceva anche aspettare senza nessun messaggio né niente.
"Per questo sono venuto in tuo soccorso. Ti dispiace se ti offro un passaggio?" In questo momento mi sembrava stupido rifiutare, sarei arrivata in ritardo a scuola.
"Va bene, ma solo perché non voglio camminare" fa un ghigno ma io lo ignoro salendo in macchina.
"Ma Sophie?" Era strano che non ci fosse, essendo sua sorella.
"Ha preso un passaggio da un'amica"
"Okey" guardo fuori dal finestrino e vedo le cose che passano velocemente. Mi sembra solo ieri di essere arrivata qua, con mia madre e un Gordon fuori di testa.
Mi giro verso di lui, aveva dei bei lineamenti, aveva muscoli ben visibili. Si gira dalla mia parte e io mi giro di scatto, lo sento sorridere, so che lo sta facendo.
"Non ti mangio, tranquilla" ride e io gli scambio un'occhiataccia.
Passiamo questi ultimi minuti in silenzio prima di arrivare davanti alla Word.
"Grazie per il passaggio Andrew" sorride e và dal suo gruppo di amici, tra quelli riconosco Trevor, l'amico di Sophie.
Mi giro dove di solito Lucas parcheggia la sua moto, ed era proprio lì. Mi guardo in torno per riuscire a vedere anche lui ed era con Lidia. Vorrei tanto andare da lui e dirgliene quattro, ma lui mi vede prima che io possa fare altro.
"Lisa, come hai fatto a venire?"

"Caro, grazie a te che non mi sei venuto a prendere preferendo portare Lidia a scuola, mi sono arrangiata. Potevi almeno avvisarmi" sono arrabbiata più che mai, mi aveva lasciato lì come spazzatura, se mi avesse avvisato almeno mi sarei organizzata prima.
"Aspetta fammi spiegare. Lidia mi ha chiamato disperata dicendomi che aveva bisogno di un passaggio. Le ho detto che non potevo ma mi ha detto che Andrew le ha dato buca all'ultimo ed era in crisi." Andrew le ha dato buca per me?
"E io?" In quel momento i miei occhi incontrano quelli di Andrew che mi guardava attentamente, alza un sopracciglio e mi sorrise.
"Sarei venuto a prenderti subito dopo, ma Lidia mi ha spiegato che Andrew ti avrebbe dato un passaggio" sorrisi per il gesto carino che ha fatto Andrew, ma non capisco perché lasciare Lidia per me.
"Va bene Lucas, scusa avevo pensato male. La solito pessimista" butta fuori l'aria come se fino ad ora l'avesse trattenuta.
"Scusa Lisa, non era mia intenzione" lo saluto e mi avvio verso l'entrata dando un ultima occhiata a Andrew. Stava ridendo con Gli altri ma anche lui mi guardò per un momento.

Il corridoio e praticamente vuoto, preferiscono stare fuori che qua dentro, anche se qua si sta più freschi.
"Lisutti" mi giro e Sophie mi salta in braccio, la solita bambinona.
"Buongiorno anche a te" rido per la figura che abbiamo appena fatto.
"Ehi, non chiamarmi così! Odio quel nome" ride e io inizio a saltare in modo che lei scenda, ma si attaccava ancora di più a me.

"Se non scendi ti porto in cortile e inizio ad urlare che sei una scimmia" mi guarda come se volesse sfidarmi. Inizio a camminare del corridoio verso l'uscita è Sophie continuava a ridere, non crede che io non sia capace? Ora vede.
"Vendo scimmia, posso solo dire che è addomesticata e non vale tanto. Mi bastano anche cinquanta centesimi per prendere qualcosa alle macchinette" Sophie ride e Andrew mi guardava divertito, come tutti.
"Te la vendo ragazzo, se vuoi puoi farmi i compiti di matematica e siamo pari" lui scoppia a ridere.
"Lo conosci almeno?" Mi chiede Sophie. "No, direi proprio di no" iniziamo a ridere come sue cavernicole.

Sophie molla la presa e io mi sento due mani afferrare i fianchi. Avevo l'impressione fosse Andrew e invece, con mia grande sorpresa, è proprio Lucas.
"Mettimi giù" ma ormai sono già con la testa rivolta verso il pavimento e non credo mi lasci molto presto.
"Mettimi giù brutta scimmia. Se sei venuto a riprenderti la tua amica scimmia prenditela pure" Sophie inizia a ridere come lui.

Sta andando verso il gruppo di Andrew, oh no.
Mi scaraventa addosso a loro, uno si sposta d'improvviso e io sbatto la testa contro il muro che era dietro alle loro spalle. Mi gira tutta la testa e la tocco, sento qualcosa di strano, mi guardo la mano ed era sangue.
Sento urlare Andrew qualcosa a Lucas e poi buio.

The house (#WATTYS2017) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora