"Cosa ci fai qua?" Cerco di essere più impassibile che posso, se sa che ho paura se ne approfitterà.
"Sono venuto per prendere le mie cose, spostati" mi tira uno spintone e mi fa cadere a terra, becco qualcosa di appuntito e mi taglio sulla mano."Non c'è più niente di tuo qua" urlo in modo che mi possa sentire, dato che è andato molto più avanti di me.
Mi rialzo e lo seguo, spero che Andrew non esca dalla doccia altrimenti sono guai."Vai via da casa mia, le tue cose sono tutte buttate in qualche bidone" mi continua a guardare, mi fa paura, le sue iridi continuano a scrutarmi.
"Stronza, riportami tutto qua." Mi prende per la maglietta e mi porta a sè con forza, mi fa male ma rimango impassibile.Mi butta addosso ad un mobile e nel momento del impatto si spaccano le vetrine, vedo Andrew scendere dalle scale e guardarmi.
Gordon inizia a correre e Andrew lo insegue.
"No, Andrew fermati" urlo più che posso, ma qualcosa me lo impedisce.Ho le gambe piene di vetri e mi fanno troppo male per alzarmi.
"Andrew, porta il tuo cazzo di culo qua" continuo ad urlare, ormai non so più se mi sente, le lacrime cominciano a bagnarmi il volto.Karen entra dalla stanza e capendo subito inizia a correre anche lui, io sono qui a terra e voglio raggiungere Andrew.
Trovo un appoggio per alzarmi e quando ci riesco inizio a camminare fino la porta, non vedo nessuno, si sono allontanati.
L'ansia mi percorre addosso e voglio solo vedere la faccia di Andrew."Lisa stai bene?" Sento la voce di Lucas che sbuca davanti a me.
"Cosa vuoi?" È l'unica persona che non voglio vedere ora." So che Gordon veniva qua, vuole scappare Lisa."
Non capisco cosa ci faccia qua e cosa vuole da me, prima cerca di spaventarmi ed ora è qua davanti a me, ad aiutarmi.Mi porta fino ad una sedia e mi ci fa sedere sopra, alzo i pantaloni e ci sono piccoli tagli in tutte le gambe.
"Aspetta, prendo un asciugamano e delle pinzette" entra nel bagno ed esce con un asciugamano bianco, apre il cassetto vicino ad una mensola e prende delle pinzette.
"Ti farà male, nel frattempo stingi qualcosa" annuisco, non dovrei fidarmi di lui ma in questo momento non posso fare altro.
Tira fuori il primo piccolo frammento di vetro ed emetto un urlo, mi ha fatto talmente male che sembrava me lo stessero infilzando.Finito di levarmi tutti i vetri si alza, va in bagno e torna, con l'asciugamano bagnato. Me lo passa in tutte due le gambe e un senso di sollievo mi riempie.
"Tanto male?" Annuisco, guardo l'asciugamano ed è diventato rosso per il sangue.Andrew non è ancora tornato e sono più preoccupata che mai, nella mano ho ancora qualcosa infilato dentro e il sangue attorno, ma riesco a resistere. Mi alzo dalla sedia,ed ancora dolorante, inizio a correre verso l'uscita, voglio solo trovarlo.
Non vedo ancora nessuno, finché un ciuffo biondo spunta fuori dal bosco.
"Andrew" corro verso di lui con le lacrime agli occhi, non sono mai stata così felice di vederlo in vita mia.
"Lisa cosa ti ha fatto?" Mi mette le mani sulle spalle e mi guarda dritto negli occhi. "Nulla" mento. "Dov'è ora?" Spero solo che sia stato preso. Ha le nocche rosse, sicuramente deve averlo picchiato.
"Nulla? Spero che tu scherzi" mi guarda da capo a piedi, ma mentre passa per le gambe ci si ferma."Non-non sono riuscito a prenderlo, è salito in macchina ed è partito, sono riuscito a dargli qualche pugno e basta" continua a fissare le mie gambe, ha gli occhi addolciti e mortificati. "Cazzo, avrei dovuto stare con te." Si mette una mano nei capelli, lo fa sempre quando è nervoso.
"No, non darti colpe. Io sto bene, Lucas mi ha aiutato a curare le"
"Lucas?" Dice prima che io potessi finire la frase.
"Appena sono riuscita ad alzarmi l'ho trovato fuori e mi ha aiutato a levare i pezzi di vetro dalle gambe"
"Non ti deve toccare" il suo sguardo mette paura, so che vuole proteggermi ma non potevo rimanere con i vetri nelle gambe fino ad adesso."Vieni" mi dice e mi prende per il polso. Mi fa sedere su una roccia e tira fuori una sigaretta, sinceramente non l'ho mai visto fumare quando era con me.
"Dammi un tiro"
"Non sapevo che fumassi"
"Infatti io non fumo" faccio per prendergliela dalla mano e me la tira via."Non sarò io a farti iniziare, e spero che nessun altro lo faccia oppure se la deve vedere con me" fa un ghigno, non fumerò mai, chiaro.
"Allora, ti fanno ancora male le gambe? Vuoi andare all'ospedale?"
"No non serve, hai visto Karen?" Fa cenno di no con la testa.
"È venuto a cercarti" mi guarda come se avesse il sospetto di qualcosa e come se me lo potesse trasmettere penso che abbia avuto un incidente contro qualcosa o qualcuno."Chiama il suo capo" annuisco e chiamo.
"Pronto, sono Lisa, Lisa Smith"
"Pronto, mi dica" forse stava dormendo, in fondo è tardi.
"Gordon è venuto qua e Karen è andato a cercarlo ma è scomparso, Andrew lo ha inseguito fino alla macchina e non ha visto l'agente"
Silenzio, dall'altra parte della cornetta nessuno parla.
"Arrivo" mi attacca."Sta arrivando" avverto Andrew, forse Lucas è ancora dentro casa.
Annuisce e mi prende in braccio dirigendosi verso la porta.
"So camminare"
"Appena arriva l'agente andiamo in ospedale" non ci voglio andare, ci sono stata troppe volte ormai.
"No, sto bene veramente" si ferma e mi guarda, sono ancora in braccio a lui, riprende a camminate e mi butta giù.
"Ahia" il dolore è insopportabile, non riesco a tenermi in piedi.
"Ma sei pazzo?"
"Visto? Devi andare in ospedale" dice fiero di sè e riprendendomi in braccio.Entriamo dentro casa e mi lascia sedere sulla sedia di prima, di Lucas nessuna traccia.
Andrew guarda l'asciugamano sporco di sangue e lo prende.
"Questo lo buttiamo" apre il bidone e lo butta via sedendosi sulla sedia vicino alla mia, prendendosi la testa tra le mani."Andrew tutto okey?"
"No cazzo, non è per niente okey. Tu sei ridotta così e io non sono riuscito a prenderlo, anche se lo avevo vicino a me." Mi alzo ma lui mi ferma. "No, non alzarti. Quanto cazzo sta per arrivare?" Sbotta tirando un pungo sul tavolo."Andrew non è colpa tua, la nostra vendetta arriverà, dobbiamo solo aspettare."
"Aspettare cosa? Che ti faccia ancora del male? No Lisa, io non lo aspetto."
Si alza e penso che voglia andar via da qua e invece mi prende e mi stringe in un fortissimo abbraccio."Io lotterò per te" con queste parole mi lascio andare in questo bellissimo momento, un momento con solo Andrew e io, nessun altro.
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The house (#WATTYS2017)
Storie d'amoreLa vita è come un gioco, se sai giocare vinci, altrimenti perdi. Lisa sta giocando molto duramente, giocherà con il fuoco e ,allo stesso tempo, con l'acqua. Lei è la solita ragazza gentile, ma con un presente piuttosto strano. Scoprirà cose, pers...