Capitolo 61

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ANDREW POV

Ieri sera Lisa si è alzata per bere e mangiare, ho fatto finta di dormire, ma in realtà mi sono svegliato con tutto il baccano che ha fatto. Camminava in punta di piedi, ma è un bisonte lo stesso.

"Andrew" Sophie mi chiama da fuori la porta. Cerco di alzarmi senza svegliare Lisa, guardo l'ora e sono solo le sette di mattina. "Dimmi." Dico uscendo dalla porta. "Credo che ci sia suo padre e il tenente Kerp giù." Annuisco. Sicuramente vogliono parlare con Lisa, ma non la voglio svegliare.

"Stai tu con lei, se si sveglia chiamami." Annuisce ed entra nella stanza. Mi strattono i capelli per la frustazione, volevo rimanere con lei, finché non si sarebbe svegliata. Scendo lentamente, alla fine delle scale li vedo parlare tra loro.

"Volevate parlare?" Si girano non finendo il discorso che stavano affrontato. "Si, scusa l'ora." Faccio un cenno con la mano e li faccio accomodare in soggiorno. "Come sta?" Sussurra Josh. Gli spiego brevemente la serata di ieri e sembra abbastanza sollevato. Continuiamo a parlare per più di un'ora. Gordon è morto, Lucas ed Haley sono in prigione, mentre il funerale di Samanta si terrà tra qualche giorno.

"Josh, se vuoi puoi rimanere qui." Sicuramente a Lisa farà piacere, poi non ci saranno problemi per Bernice e Richard. "Non voglio disturbare." Alzo gli occhi al cielo e gli porgo la mano, lui un po' titubante ricambia. "Va bene, pero' prima devo fare una cosa." Annuisco, non voglio mettermi nei suoi affari.

Il telefono mi suona, un messaggio di Sophie compare.

'Lisa è sveglia, sembra stare un po' meglio.'

"Scusate, devo andare." Senza aspettare una risposta salgo più veloce che posso, mentre Sophie esce dalla stanza io entro.

E' seduta sul letto, guarda davanti a sé, finché incontra i miei occhi. "Andrew" Corre verso me e mi abbraccia, non ci penso e ricambio. Sento le sue lacrime, sento il dolore che ha, sento i suoi ricordi, sento i suoi pensieri, sento lei.


3 SETTIMANE DOPO

LISA POV

"Andiamo da Trevor? Ti preeeego." Sophie rompe da un'ora, vuole andare a casa di Trevor, ma non ho nessuna voglia di uscire. "Amore, non puoi rimanere chiusa qui dentro per sempre." Andrew mi prende per dietro e mi abbraccia, dandomi leggeri baci lungo al collo. E' bello sentirsi chiamare così, spesso lo faceva mia mamma. Al suo funerale c'era l'intera città, anche gente che nessuno aveva mai visto prima. Grazie ai miei amici ed Andrew, sono riuscita add andare avanti, anche se la prima settimana era devastante.

Andrew e Michael mi hanno fatto un discorso, non potevo fare altro che seguire i loro consigli.

"Va bene." Sbuffo rassegnata. Perché insistano così tanto? "Andiamo! Altrimenti Didi inizierà senza di noi." Alzo un sopracciglio non capendo. "Ha detto che deve parlarci." Annuisco ed usciamo di casa, entrando nella macchina. "Perché non potevo stare a casa, seduta sul divano, davanti la tv e mangiando gelato?" Tutte e due mi guardano e mi guardano male.

In poco tempo arriviamo davanti casa di Trevor. Il viaggio è stato divertente, Sophie cantava, mentre Andrew salutava tutti i passanti, guadagnandosi qualche gastaccio e anche ricambiato.

"Ma guardatelo, non è bellissimo?" Sophie corre da Trevor, il quale è vestito molto elegante. Guardo Andrew e lui ha un bellissimo sorriso in volto, il sorriso che amo.

Entriamo in casa, tutti sono nei divani del soggiorno. Michael e Didi mi saltano letteralmente addosso, mentre Trevor mi da un grande abbraccio, mi mancavano tanto, anche se li ho visti spesso.

The house (#WATTYS2017) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora