Capitolo 57

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Ho provato a chiamarlo almeno cinquanta volte, ma non ricevo nessuna risposta. Ma dove diavolo è?

"Sophie, corri a casa!" Dico ormai al limite delle lacrime. 'Qualunque cosa succeda, io ci sarò. Ma se non torno, chiama qualcuno."

Le sue parole continuano a tormentarmi, non mi ha detto niente, è nei guai. Suona il campanello, corro veloce con un minima speranza che sia lui. "Cosa è successo?" Dice Sophie allarmata entrando in casa. Mi passo una mano in faccia frustata.

"Non lo so cazzo.!" Sbotto e le diventano gli occhi lucidi. "Chiamo Kerp" Prendo il telefono e digito il numero, al terzo squillo risponde. "Lisa! Dov'è Andrew?" A quelle parole mi sento morire. "Come? Era lei al telefono prima?" Dall'altra parte del telefono si sente solo il respiro. Mille immagini mi passano per la mente, se fosse in pericolo adesso?

"Cosa le ha detto?" Ho il cuore in gola, la paura si sta impadronendo di me, sono immobile. "Siamo riusciti ad individuare Gordon tramite una telecamera, appena fuori casa tua." Aggrotto le sopracciglia, non capendo questa affermazione. "Non era solo. E' stato ripreso la stessa sera che ha aggredito tua mamma. Gordon e Lucas sono corsi dentro l'auto e sono scappati via." Continuo a guardare Sophie, le lacrime iniziano ad uscire e il telefono mi cade dalle mani. Andrew è in pericolo.

"Lisa, ti prego dimmi." Dice Sophie in lacrime. "Andrew, è in pericolo." La sua reazione tarda ad arrivare, inizia piangendo e accasciandosi a terra. "Sophie, andiamo a cercarlo. Non possiamo stare qui senza fare niente." La aiuto ad alzarsi, devo mantenere la calma e la mente lucida, non posso permettere che Andrew si faccia male.

Usciamo di corsa da casa, non avendo un mezzo, iniziamo a correre più veloci che possiamo. La casa di Lucas non è molto distante da qui, sicuramente sarà lì. "Tu vai dietro, io entro da davanti. Se vedi qualcosa urla." Annuisce ed entra preoccupata da dietro. Faccio un lungo respiro e apro la porta che è socchiusa.


ANDREW POV

"Pronto Andrew?" Dice il tenente Kerp. "Mi dica." Inizia a parlare, dicendomi tutto quello che non volevo sentire. Un vuoto sento dentro di me e lui mi dice anche di non fare niente?

Lancio il telefono sul muro, spaccando lo schermo. Lisa viene verso da me. La guardo e decido ad agire, non starò qui fermo aspettando un miracolo.

"Qualunque cosa succeda, io ci sarò. Ma se non torno, chiama qualcuno." Dico ed esco velocemente da casa, prima che lei possa vedermi. Aveva gli occhi persi, non capiva e non volevo che capisse. Avrei ucciso quello stronzo e trovato quel pezzo di merda di Gordon, lo avrei fatto per lei.

Accendo l'auto e mi nascondo dietro ad un vialetto, non volevo che vedesse dove andavo. In quel istante vedo aprirsi la porta, si guarda in giro e rientra. Ha l'aria distrutta, presto scoprirà dove sono.

Inizio ad andare sempre più veloce, volevo solo arrivare li e riempirlo di botte fino ad ucciderlo. Sapevo che di lui non si ci poteva fidare, ho lasciato anche che lei andasse a parlargli, quel pezzo di merda la pagherà cara.

In poco tempo arrivo davanti casa sua, l'adrenalina sale, la rabbia aumenta e il mio corpo ha gia aperto la porta. "Che cazzo fai?" Mi si piazza davanti. Gli tiro un pungo seguiti da altri, sono troppo incazzato per farmene tirare uno. "Figlio di puttana." Continuo a tirargli pugni, le mie nocche sono insanguinate, come il suo viso. "Credevi che nessuno avesse scoperto che sei un criminale, eh?" Mi fermo e lui inizia a ridere, che cazzo te ridi coglione. "Non sai cosa hai fatto. Te ne pentirai." Dice tossendo. Non posso fare a meno di pensare a Lisa. Non voglio che le succeda niente, devo correre da lei.

Lo lascio lì disteso a terra, mentre esco dalla porta del retro, andando a sbattere contro Sophie. "Che cazzo ci fai qui? Esci immediatamente." Dico piuttosto incazzato. "Andrew stai bene? Lisa è dentro casa." La guardo e corro dentro, cazzo.

Vado all'entrata dove avevo lasciato Lucas, ma non c'è più. "Lisa!" Inizio disperatamente a chiamarla, ma non ricevo nessuna risposta.

LISA POV

Entro silenziosamente in casa, vedo Lucas alzandosi e sorridermi. D'istinto faccio un passo indietro, quel sorriso non l'ho mai visto nel suo viso. "Sai, il tuo bel ragazzo ti ha messo proprio nei casini." Sorride e viene verso di me. "Vieni con me senza far storie, altrimenti succede qualcosa di molto brutto a lui. E' tua la scelta" Lo guardo spaventata, non posso, non voglio che succeda qualcosa a lui, quindi lo seguo.

Usciamo di casa e mi passa il casco della moto, con le mani che mi tremano lo metto, non so cosa vuole fare con me.

Partiamo e vedo Sophie ed Andrew dietro la casa ed una lacrima scende nel mio viso.

Dopo venti minuti arriviamo in una fabbrica abbandonata e mi fa scendere tirandomi per un braccio. Mi fa entrare, dentro è tutto vuoto, nessuno viene qui. Mi fa sedere su una sedia e mi lega le mani dietro, sono troppo strette e mi fanno male. Lui prende un'altra sedia e si siede davanti a me.

"Mi ero davvero innamorato di te, ma tu mi hai lasciato. Sai perchè ho litigato con il caro zietto? Beh, non volevo più continuare con questa storia. Farti spaventare, il libro di quella casa e tutte quelle cose. Ma quando hai iniziato ad avere occhi solo per Andrew, mi sono stufato. E' stato bello vedere Gordon buttare a terra quella puttana di tua mamma, scoparsela e picchiarla. Io sono stato fermo, ma speravo che ci fossi anche tu in casa, avrei fatto le stesse cose." Fa un ghigno. Mia mamma non ha detto che Lucas stava guardando, non ha detto niente. Mi vengono i brividi, questo non è il Lucas che conoscevo.

"Se non ti posso avere io, non ti avrà nessuno." Si alza e mi tira per i capelli in modo da guardarlo. Stringo gli occhi per i dolore, gli sputo addosso e lui continua a guardarmi sorridendomi.

Mi tira un pugno sotto lo zigomo, il dolore è insopportabile, le lacrime iniziano a rigare il mio volto. "Puttana. Se non ne vuoi altri, stai a cuccia." Mi asciuga le lacrime e passa un dito sopra alla botta. "Questo viso sarà l'ultimo che vedrai" Dice e se ne va via, lasciandomi qui, da sola.

Spero che Andrew mi trovi, non ne posso più e sono qui da almeno dieci minuti. Mi guardo in giro, cercando una via d'uscita, ma trovo solo la porta da dove siamo entrati, dove mi ha chiuso dentro.


ANDREW POV

Sophie è in crisi, io non riesco più a stare lucido, la voglio vedere, voglio sapere dove cazzo l'ha portata.

"La ucciderà Andrew!" Urla Sophie piangendo. Stiamo aspettando il tenente, devo trovarla. "No cazzo! La troveremo!" Dico più per convincere me stesso. Se quel figlio di puttana la tocca, non arriverà mai in prigione.

Suona il campanello, ma io non me accorgo, sto pensando a lei. "Avete viso qualcosa?" Dice il tenente Kerp appena entra. Stringo i pugni per non spaccargli la faccia. "Secondo lei, se io avessi visto qualcosa sarei qui?" Sophie mi guarda e mi carezza la spalla, cercando di calmami, ma non i riesce. Solo un tocco riuscirebbe a calmarmi, ma quel tocco c'e l'ha la ragazza che amo, ed ora è in pericolo.

"Iniziamo le ricerche" Dice il tenente parlando in una specie di telefono.

The house (#WATTYS2017) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora