LISA POV
In due minuti arriviamo a casa di Andrew, da fuori sembra veramente bella, ha una staccionata bianca e un piccolo giardino.
"Andrew , sei sicuro?"
"Smettila o giuro che ti porto da Gordon" rido perché so che non lo farebbe mai, almeno lo spero.Apre il cancello e attraversiamo il piccolo giardino, la casa è disposta in due piani, completamente bianca con delle grandi finestre.
"Lisa, dopo vorrei parlarti" l'ansia mi sale d'improvviso, il suo tono e serio e anche lo sguardo, forse qualche cavolata, ma l'avrebbe detta conoscendolo.Suona il campanello e in poco tempo la porta si apre, mi ritrovo Sophie ad un cm di distanza che mi osserva con un gran sorriso.
"Oh Lisa" mi abbraccia in un fortissimo abbraccio.
"Ciao anche a te Sophie"
"Ho tante cose da farti fare, siamo nella stessa casa" urla emozionata, sono felice che lei sia qua.
"No, lei ora serve a me" mi prende e mi porta dentro, sento Sophie borbottare qualcosa e sorrido capendo ciò che ha detto, a quanto pare Andrew è soprannominato 'il ragazzo di quindici anni che si fa la pipì addosso'."Andrew sei tu?" Urla una donna nell'altra stanza.
"Si Bernice" la donna esce dalla stanza e viene verso noi. Ha dei lunghi capelli biondi e non è molto alta.
"Oh finalmente, voglio conoscere Lisa" si ferma davanti a me sorridente.
"Piacere io sono Bernice" mi allunga la mano e io la stringo. "Piacere mio" è molto bella e sembra veramente disponibile.
"Caro, vieni sono arrivati" nella stanza arriva un signore di mezza età, alto con degli occhi azzurri come il cristallo."Ciao Lisa, io sono Richard" anche lui mi allunga la mano e io ricambio. "Piacere mio, signore"
"Oh non chiamarmi così, mi fai sentire vecchio" ride e anche io, sono veramente simpatici.
"Andrew portala di sopra nella sua camera, vi chiamo appena è pronta la cena" mi sorride e ringrazio.Saliamo le scale, Andrew ha la mia valigia e la solleva come niente.
"Tu dormi nella stanza vicino la mia e dall'altra parte Sophie, questo è il bagno e gli adulti dormono sotto" mi spiega in poche parole, la casa è molto pulita e in ordine."Vuoi vedere camera mia?"
"Sarà per la prossima" lo guardo divertita e lui assottiglia lo sguardo.
"Ah sì? Bhe io ho cercato di fare il gentile" mi prende e mi porta in camera sua, cerco di muovermi però mi blocco ricordando la caduta.
"Siediti qua" mi appoggia sul letto, la sua camera è ordinata, piena di poster sparsi ovunque nei muri e una chitarra.
"Non sapevo che suonassi la chitarra"
"Ho imparato quando ero piccolo, mia madre la suonava sempre a me, sopratutto per addormentarmi" annuisco non volendo approfondire, non ora."Ragazzi la cena è pronta" ci avverte Bernice dal piano di sotto.
"Sappi che dentro questa camera ci torni" ammicca un sorriso e io divento rossa, so che scherza.
Scendiamo le scale e ci dirigiamo verso la cucina. Bernice sta servendo i piatti, Sophie e Richard sono già seduti.
"Prego accomodati pure" mi dice Richard con un sorriso, mi siedo tra Sophie e Andrew.
"Questi sono la mia specialità, sono spaghetti con vari tipi di verdura." Mi porge il piatto davanti, una volta consegnato a tutti iniziamo a mangiare."È veramente ottimo" dico e la signora Bernice sorride.
"Grazie, qua nessuno fa complimenti"
"Mamma li abbiamo sempre mangiati, a noi ci sembra normale" interviene Sophie ridendo.La cena passa velocemente e nessuno dice niente sulla storia di mia madre e Gordon, ne sono grata.
"Io e Lisa saliamo" dice Sophie prendendomi per il braccio.
Saliamo dentro al sua camera ed è veramente stupenda, la camera dei miei sogni.
"Quando torni a scuola? Dai vorrei sapere quello che sta succedendo ma voglio che me lo dica tu quando te lo senti"
"Te lo dirò presto, di te mi fido, voglio solo far passare questa storia e non metterti in mezzo anche te" annuisce e mi sorride.
"Beh, torni a scuola?" Annuisco."Bene, Lidia ha organizzato una festa e mi ha detto che io e te dobbiamo esserci, anche se non siamo andate molto d'accordo con lei, non importa" la guardo per vedere se sta scherzando oppure no, infatti non sembra.
"Quando?"
"Lunedì prossimo"
"Ci andremo" voglio integrarmi di più nella scuola e sinceramente una serata di svago andrà più che bene."Perfetto dobbiamo andare a comprare vestiti" urla abbracciandomi.
Bussano alla porta e Sophie va ad aprire.
"Che palle, puoi lasciarla qua con me?"
"No" sento la voce di Andrew e subito mi vengono i brividi.
"Domani ne parliamo" mi raggiunge Sophie e mi da un bacio sulla guancia. "Vai prima che ti venga a prendere con la forza" mi fa l'occhiolino e mi metto a ridere.Esco dalla sua camera e trovo Andrew appoggiato vicino alle scale.
"Andrew" si gira e mi sorride.
"Vieni" lo seguo fino alla sua camera e mi siedo sul letto.
"Dobbiamo parlare" dice con tono serio ed io annuisco."Voglio parlare di noi, di questa situazione" dice imbarazzato.
"Vedi, io non voglio affrettare le cose, tu mi piaci però stiamo correndo. Ci conosciamo da poco e lo dico per te, magari ti innamori di me e non sono il ragazzo dei tuoi sogni." Non capisco cosa stia dicendo.
"Insomma, è stato così veloce e volevo sapere se tu eri d'accordo. Non ho mai affrontato una relazione seria, ho paura di ferirti"
"Andrew io" prima che potessi dire qualcosa lui mi interrompe."Lo capirei, perché io-io provo qualcosa per te, e non lo so cazzo" rimango a bocca aperta, lui prova qualcosa per me.
"Andrew no fermo. Non è veloce, non voglio cambiare niente" dico velocemente in modo che non mi interrompa di nuovo. Rimane zitto, non mi dice niente."Va bene" si alza ed esce dalla stanza. Non capisco cosa gli prende, prima ha un comportamento e poi un'altro.
Mi alzo e vado nella mia stanza, addormentandomi subito.
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The house (#WATTYS2017)
Storie d'amoreLa vita è come un gioco, se sai giocare vinci, altrimenti perdi. Lisa sta giocando molto duramente, giocherà con il fuoco e ,allo stesso tempo, con l'acqua. Lei è la solita ragazza gentile, ma con un presente piuttosto strano. Scoprirà cose, pers...