Mi sveglio sempre sdraiata in quel letto d'ospedale, ieri sera ho parlato con l'infermiera e mi rimettono questo pomeriggio.
Guardo il cellulare, ieri pomeriggio prima di dormire avevo inviato un messaggio ad Andrew e, difatti, mi ha risposto.Sapevo che ti sarebbe piaciuto, Half lo ha fatto con piacere. Ci vediamo domani mattina, ho veramente bisogno di una dormita. Scrivimi appena ti svegli, a domani :)
Sarebbe arrivato da un momento all'altro, sono già le 10.00. Decido di scrivergli che sono sveglia e che sto bene, in fondo mi ha detto lui di avvisarlo. Digito Velocemente la risposta e ripongo il cellulare nel comodino vicino a me.
La testa sembrava aver cessato per il momento, ma sicuramente avrebbe ricominciato da un momento all'altro.
"Ben svegliata signorina" dalla porta entra Andrew,ha dei pantaloni stretti neri e una maglia a maniche corte sempre nera con una tasca vicino al cuore. I capelli sono leggermente disordinati, ma così è ancora più bello."Buongiorno, hai dormito?" Domando.
"Sinceramente anche troppo, è da ieri alle cinque del pomeriggio che non faccio altro" mi scappa una risata, immagino già che non dormirà fino a domani mattina presto.
"Almeno posso stare qua tutta la sera a guardarti" sembra essere pentito di quello che ha detto o forse è solo imbarazzo."Ho parlato con l'infermiera, questo pomeriggio posso uscire da qua, finalmente." Non vedo l'ora, sono veramente stufa di stare rinchiusa qua.
"Mh, quindi Andrew Dallas porterà a cena Lisa Smith" sorride"Non c'è bisogno di nessuna cena, infondo sono stata solo quattro giorni e mezzo qua dentro"
"Per me è tanto, se voglio offrirti la cena non puoi contraddirmi, sia chiaro" sorride e io annuisco.
"Andiamo esci da qua, mi vesto mangio e andiamo okey?" Annuisce ed esce.Vicino a me c'è una borsa con dentro dei vestiti, sicuramente mamma li ha portati ieri sera e non mi sono nemmeno accorta.
Mi vesto velocemente con dei jeans neri strappati, maglia Bordeaux abbastanza stretta.Andrew puoi entrare, nessun culo all'aria :)
Cinque secondi dopo vedo Andrew entrare con un sorriso.
"Neanche un culetto?" Ride e io gli do un pugno sulla spalla, non gli faccio niente dato che la mia forza è uguale alla forza di una bambola di pezza.
L'infermiera entra dentro con il pranzo, sembra tutto gomma.
Guarda me e poi Andrew, ma su quest'ultimo si ferma veramente a lungo e sorride. A lui non sembra dispiacere. Appena va via mi guarda con un ghigno.
"Gelosa Smith?" Perché dovrei esserlo?
"Simpatico Dallas" sorrido e lui ricambia.Finisco di mangiare e finalmente dopo un'ora sono libera.
Esco dall'ospedale e chiamo mia madre dicendo che avrei passato il pomeriggio e la sera con Andrew e non sembrava dispiacerle."Ti prego entriamo in questo negozio, ci sono vestiti bellissimi" è il quinto negozio che chiedo di entrare, ma a lui non va bene nessuno, dice che non possono mettere vestiti della nonna nei manichini.
"Va bene, però se non mi piace usciamo" entro dentro contenta come una bambina e inizio subito a girare.
Un abito mi attira più di tutti. La parte sopra è bianca e attillata mentre la parte sotto è nera e ampia. È veramente bello, guardo Andrew che mi sta a sua volta guardando.
"Posso provarlo?" Dico tranquillamente, sapendo già che mi farà una scenata.
"Si, provalo" mi guarda serio.Un po' sorpresa vado dentro un camerino e lo provo. Mi stava benissimo, era fatto per me.
Esco per farmi vedere da Andrew ma stava parlando con una commessa, sicuramente facendo la corte.
Alza lo sguardo e forma una 'O' con la bocca, scaccia la ragazza con la mano e viene verso me.
"Cazzo" non capisco cosa intenda.
"Sei-sei wow, tu sei"
"Io sono?"
"Bellissima,ti sta benissimo" sembra senza fiato.
"Lisa" un ragazzo biondo si fonda su di me e mi abbraccia. Non so chi sia ma vedo Andrew irrigidirsi.
"Sono venuto a trovarti ma non riuscivo mai, mi mancavi troppo" sorride e io sono ancora immobile a guardarlo."Scusa, chi sei tu?" Mi guarda e non dice niente e poi guarda Andrew.
"Dai non scherzare, che ci fai qui con questo?" Io non capisco chi sia e cosa voglia da me. Andrew si avvicina e mi tiene più vicina a lui.
"Lisa lui è Lucas, Lucas lei non si ricorda chi sei per via della botta" sospira."Lisa, sono Lucas, ti prego" eccome se mi ricordo.
"Allora sei tu quello che mi ha fatto sbattere la testa, ma che razza di persona sei? Ed eri mio amico? Sono stata giorni lì per te" sono veramente furibonda, se non c'era Andrew con me non so cosa penserei addosso, e lui non ha mentito perché mia madre mi ha dato conferma.
"Lisa vieni via con me, ti ricordi almeno che Andrew Non è una persona che ti stava molto simpatica?" Stavolta Andrew interviene al posto mio e me sono grata.
"Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Prima fai l'irresponsabile lanciandola contro noi, poi ti presenti in ospedale due volte di numero mentre io, che non sono nessuno per lei, sono stato giorno e notte con lei, anche se sembrava morta. Io le ho portato il pranzo, io l'ho portata a fare compere e io la porterò a cena fuori. Mi sono sentito terribilmente in colpa per una cosa che hai fatto tu. E sai cosa? Grazie. Mi hai aperto gli occhi, all'inizio mi sembrava una ragazzina che doveva andare a giocare con le barbie e che sarebbe stata schiacciata da tutti, ma grazie a te che mi hai fatto passare del tempo con lei, ho capito che persona sia veramente. E credimi, non te la lascio portare via. Noi ora finiremo di fare compere e l'accompagnerò a casa per cambiarsi e tornerò da lei per prenderla e farla divertire. E non ti voglio avere in mezzo, sappilo."Rimango senza parole, non sapevo questo. Credevo che si sentisse solo in colpa e quindi voleva ricambiare, non questo.
Lucas lo guarda quasi da volergli mettere le mani addosso, forse dovrei dire io ora qualcosa.
"Lucas, ora se permetti vorrei provare altre cose carine di questo negozio e magari andare in altri, naturalmente con Andrew e almeno che non ti serva un reggiseno o una maglietta scollata, sei nel posto sbagliato." Vedo che è triste, forse sono stata troppo crudele, non so che rapporto avevamo prima ma non voglio continuare.Lo guardo mentre se ne va, se ci teneva avrebbe lottato no?
"Sei sicura di quello che hai fatto? Anche se ti ha fatto del male eravate uniti" sembra pentito.
"Andrew va bene, me lo sono sentito di fare io, non mi hai costretto okey?" Annuisce e io vado a cambiarmi.Andrew mi paga il vestito dopo varie volte che gliel'ho impedito, ed usciamo dal negozio.
"Quel vestito era bellissimo e con te ad indossarlo era ancora meglio" sorride e io lo ringrazio un po' imbarazzata.
"Senti adesso ti porto a casa, mettiti qualcosa di comodo e elegante, non pensare che ti porti a qualche strano ristorante lussuoso perché non posso permettermelo ma nemmeno in un Mc"
"Il vestito che ho preso va bene?""No, quello lo metterai in un altra occasione più avanti." Sorride e io annuisco.
Mi accompagna a casa e mi dice che per le 7.40 sarebbe venuto a prendermi."La mia piccola ha un appuntamento" dice tutta felice mia madre.
"Mamma non è un appuntamento, te l'avrò detto mille volte se non di più" non voleva sapere di questa storia, per lei era un appuntamento.
Decido di mettere un pantalone e una maglia tutto unito, è un completo nero. I pantaloni erano stretti e la parte sopra è con le maniche lunghe e una leggera scollatura, decido di metter dei tacchi non altri sempre neri. I capelli li lascio sciolti e un leggero trucco con eye-liner e mascara. Sono pronta.
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The house (#WATTYS2017)
Storie d'amoreLa vita è come un gioco, se sai giocare vinci, altrimenti perdi. Lisa sta giocando molto duramente, giocherà con il fuoco e ,allo stesso tempo, con l'acqua. Lei è la solita ragazza gentile, ma con un presente piuttosto strano. Scoprirà cose, pers...