Capitolo 1

3.8K 146 39
                                    

Già, il mio primo vero incarico erano i cosiddetti "BTS". Avevo fatto qualche ricerca su di loro, non mi ero assolutamente aspettata tutta questa fama. Però la musica mi era parsa davvero carina.

Mio padre, prima di mandarmi in corea a convivere con sette ragazzi, aveva esitato. Lo capivo. Nemmeno a me andava a genio l'idea. Escludendo il fatto di non aver mai minimamente pensato ad essere una stylist per capelli, trucco e vestiti maschili.

E invece, dopo un lungo viaggio, finalmente mi trovavo davanti la fatidica villa.

Stavo immobile davanti il portone principale indecisa tra suonare il campanello o bussare quando qualcuno mi anticipò aprendo la porta.

Aveva i capelli tinti di biondo, da quello che mi ricordavo doveva essere V. Mi squadrò molto, ma molto, lentamente. Dalla testa ai piedi. Poi fece una faccia confusa e si girò verso l'interno.

"C'è una bellissima ragazza davanti alla porta. Tengo a precisare che non è asiatica."

Disse stupito. Quando si voltò a guardarmi iniziò a sorridere scusandosi con qualche maldestro "sorry" e chinando la testa.

Pensava forse che io non sapessi il coreano? Non potevo venire a vivere qui senza studiare la lingua.

In un batter d'occhio una mandria di gente, ossia tutti i membri della boy band, lo raggiunsero sulla soglia della porta fissandomi incuriositi.

Stavo per dire qualcosa quando continuarono a parlare.

"Cosa ci fa davanti a questa villa? Forse è una ragazza americana che ha saputo dove viviamo." Disse il ragazzo dai capelli verdi, ovvero Suga.

"Quindi dovremmo cacciarla?" Chiese Jin.

"Ma dai, quando ci ricapita una ragazza del genere?" Lo interruppe Rapmon.

"In effetti è uno schianto." Dichiarò Jimin.

Jungkook stava per tirar fuori un altro dei suoi commenti quando iniziai a parlare coreano facendoli rimanere a bocca aperta.

"Piacere di conoscervi, sono Sofia, la nuova stylist."

Ci furono degli istanti di silenzio in cui quasi tutti arrossirono ridacchiando nervosi. Mi ero aspettata minimo minimo un benvenuto e mi ero ritrovata in una situazione del genere. Che rabbia.

Avevano scelto una importante stylist italiana, è normale che voglia un certo trattamento.

Diedi una spallata a V ed entrai senza aspettare alcun invito.

Che classe.

La mia vita da sogno era finalmente iniziata.

Living with BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora