Capitolo 52

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"No.." provai ad intervenire. "Aspetta..."

Perché la mia voce, il mio corpo e la mia mente non davano segno di volerlo respingere?

Cosa stavo facendo?
Dovevo spingerlo via, allontanarlo e insultarlo come avevo sempre fatto.

Ma no, io stessa mi stavo impedendo di farlo.

Iniziai a chiudere sempre più forte i miei occhi mentre iniziava a darmi una scia di baci che partivano dalla mascella in giù.

No.

Non potevo assolutamente farlo.

Eppure, non potevo nemmeno fermarlo.

Appena capii che io gli avevo dato via libera, cosa che non avrei mai fatto, si mise completamente sopra di me e poggió la sua fronte sulla mia.

Mi guardò fissa negli occhi, e notó subito la luciditá che avevano.

Mise le mani sui miei fianchi e spostò la testa sulla mia spalla.

Iniziò a parlare a bassa voce, ma io lo sentivo chiaro e forte, come dentro alla mia mente non ci fosse altro che quelle parole.

"Non so se tu ti sia arresa o se la cosa ti piace. Spero vivamente la seconda. Qualunque sia, evidentemente ancora non sei pronta, quindi aspetterò, anche se con molta impazienza."

Dopodiché si alzò in piedi facendomi notare il suo viso. Era di nuovo serio, irremovibile e turbato.

La cosa durò poco perché rimise la sua solita faccia perversa.

"Tra qualche giorno ci riproviamo, prima o poi cederai, credimi." aggiunse lasciando la stanza.

COSA. ERA. APPENA. SUCCESSO.

Perché non gli avevo tirato un pugno in faccia proprio non lo sapevo.

Ci avrebbe riprovato?

In che guaio mi ero cacciata?

Spostai leggermente la mia gamba tremante e posai una mano sul mio collo sfiorandolo lentamente.

Sapeva baciare in un modo assurdo. Questo era sicuro.

Talmente piacevole da non volerlo più allontanare dalla mia pelle.

Soprattutto dopo i brividi che ancora mi percorrevano la schiena insistenti.

Living with BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora