Capitolo 61

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Mi accasciai improvvisamente a terra passandomi una mano tra i capelli.

La mia mente stava scoppiando.

Jimin si accucciò accanto a me e mi fissò negli occhi in modo severo, quasi agghiacciante.

Mi spostò la mano dalla testa e la tenne tra la sua, poi si avvicinò a me chiudendo gli occhi.

Sapevo che stava per succedere.

Era sicuro di quello che stava facendo, però le sue labbra non avevano fretta, sembrava volessero correre, ma andavano lentissime. Forse per aspettarmi.

Così presi una decisione.

Mi feci avanti e per la seconda volta le nostre labbra si unirono.

Socchiusi gli occhi ma allo stesso tempo vedevo i suoi.

Erano spalancati, stupiti, colti alla sprovvista. E la cosa non mi dispiaceva.

Volevo baciarlo, finalmente me ne ero resa conto.

Istantaneamente, quasi senza accorgermene, mi salii sopra continuando a baciarmi come non aveva mai fatto nessuno, con una mano mi accarezzava i capelli, con l'altra cercava di infilarmi una mano nella canotta.

Intanto passò dalla bocca al collo e iniziò a tracciare una scia di baci.

Cominciai a sentirmi come un fuoco dentro, sentivo di aver bisogno di qualcosa di più.

Lo volevo ad ogni costo.

Mi accorsi che lui stava facendo tutto d'istinto, aveva persino un espressione impegnata. Invece per me, era come se non credessi realmente a quello che stava succedendo. Solo che mi piaceva.
Ad un tratto, senza preavviso,  mi morse l'orecchio. A quel contatto gemetti e lui rise leggermente, sembrava preso ma felice allo stesso tempo.

fece per portare una mano sotto al reggiseno ma si bloccò poco prima.

Alzai lo sguardo sul suo viso in modo interrogativo e lui chiuse gli occhi poggiando la testa sul mio collo.

"Io..." disse affannosamente tra un respiro e un altro. "Non..."

Si fermò a metà frase lasciandomi perplessa.

"Io cosa?" domandai meravigliata.

Si alzò a sedere all'istante scostando la mano dalla mia pancia, successivamente posò lo sguardo a terra e non accennò ad una risposta.

"Cosa c'è che non va?!" chiesi preoccupata di aver fatto qualcosa di sbagliato.

Non capivo più nulla.

"Quindi," cominciai trattenendo le emozioni negative. "ti piace davvero un'altra."

Jimin mi diede un occhiata veloce per assicurarsi che non fossi pazza, almeno così sembrava.

poi sbuffò.

Pareva furioso.

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