Capitolo 15

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"Hello!" Mi disse il ragazzo cercando di parlare inglese.

"Vi prego, lasciatemi in pace." Sussurrai stringendo ancora più forte a me lo zaino.

"Parla Coreano!" Esclamò uno dei cinque avvicinandosi a me.

Chiusi i miei occhi e serrai la bocca mentre il ragazzo sulla ventina mi afferrò per un braccio con l'intenzione di portarmi con loro.

Stavo per piangere, le lacrime pressappoco sarebbero uscite se non fosse stato per il lontano rumore di una macchina.

Sperai con tutta me stessa che fosse Jimin.

L'auto si fermò davanti a noi, così aprii gli occhi speranzosa.

Era lui.

Stava lì, fermo in piedi a fissare la scena, tutto si era stoppato. Mi scrutò con l'espressione più fredda del mondo, non avevo mai visto il suo volto in quello stato. Mai.

L'immobilità della scena fu interrotta dal pugno di Jimin che finì dritto in faccia al ragazzo che mi aveva afferrato il braccio.

Avevo solo le lacrime agli occhi.

Ma iniziai a piangere quando iniziò a menare infuriato tutti e cinque. Non poteva farlo.

Mi alzai e cercai di fermarlo urlando il suo nome.

"Jimin! Jimin non lo fare! Non mi hanno fatto nulla!"

Lui si fermò poco prima di dare un colpo al biondo finto che stava tenendo per la maglietta e lo buttò a terra. Poi mi prese per il polso e mi fece entrare in macchina.

Mise subito in moto.

Ero terrorizzata.

Non avevo mai visto un espressione terrificante come la sua quella sera.

Living with BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora