Nella macchina dominava il silenzio totale. All'inizio si sentivano solo i miei silenziosi singhiozzi, poi lentamente smisi di piangere.
Era insopportabile. Mi giravo più volte verso Jimin che intanto teneva lo sguardo fisso verso la strada, stingeva fortemente il volante e serrava le labbra arrabbiato.
"Jimin?" Sussurrai lentamente.
Nessuna risposta.
"Jimin!" Esclamai alzando la voce.
Lui fermò in modo brusco la macchina e si girò verso di me per guardarmi dritto negli occhi. Una lacrima mi attraversò la guancia, avevo davvero avuto tanta paura. Il suo sguardo tagliente si sciolse capendo quello che stavo provando.
Avvicinò una mano al mio volto e mi tolse la ciocca di capelli che mi ostacolava la vista. Quel gesto fu così dolce e comprensivo che mi avvicinai a lui abbracciandolo e lasciandomi andare nella sua calda felpa.
Mi era venuto spontaneo, ma appena mi accorsi di cosa avevo fatto feci per allontanarmi sussurrando un mezzo "scusa" che però venne interrotto dalle sue braccia che mi ristrinsero contro il suo petto.
"Va tutto bene."
Il resto del viaggio fu alquanto imbarazzante. Siamo sicuri che quel ragazzo accanto a me fosse Jimin?
Sembrava un altra persona.
Appena aprii la porta di casa Suga mi travolse abbracciandomi di colpo. Io sussultai e Jimin, che era rimasto dietro di me, ci diede una spallata entrando velocemente.
Tutti gli altri mi bombardarono di domande e io mi scusai per averli fatto preoccupare.
Jimin era corso subito di sopra così dopo qualche chiacchera decisi di salire.
Lui mi stava aspettando poggiato contro la porta della camera da letto e appena mi vide sorrise.
Era il suo solito, sorriso, perverso, del cavolo.
Si avvicinò a me e con la sua voce pervertita di sempre mi disse una cosa che mi fece infuriare talmente tanto da spintonarlo e correre via.
"Oggi mi sono goduto il tuo petto attaccato al mio, ti ringrazio per questa bellissima serata. Buonanotte."
STAI LEGGENDO
Living with BTS
FanfictionCOMPLETATA. ~~~ Tratto dal capitolo 63 Quando rialzai gli occhi sui suoi, scoprii che stava fissando intensamente le mie labbra. Non cedeva, ma cercava di resistere, glielo si leggeva in faccia. "Se ora ti dicessi che mi piaci, cosa succederebbe?" d...