Capitolo 35

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Suga mi aveva salvata di nuovo, e così dopo tutto quel casino ci ritrovammo nuovamente tutti riuniti sul solito divano nel soggiorno.

"SONO DEL TUTTO CONTRARIO." Disse subito Jimin.

"Abbiamo capito." Disse Suga. "Ora però non possiamo fare altro. Dove lo facciamo dormire?"

"Io non ce lo voglio in camera con noi." Continuò V ancora sotto shock.

"Possiamo dormire in palestra, è abbastanza grande. Ci mettiamo due materassi ed è fatta." Intervenni io.

Jimin saltò subito in piedi osservandomi come se fossi stata colpevole di un crimine pari all'omicidio.

"COSA SIGNIFICA POSSIAMO?! TU DORMI CON NOI, PUNTO E BASTA." Gridò lui iniziando a gesticolare nervoso.

"Calmati, finché starà qui non mi farà mai stare da voi." Spiegai sbuffando.

"Dopotutto è il suo ragazzo." Disse Jungkook.

"STAI ZITTO!" Lo scemo stava di nuovo diventando matto.

"Ha ragione."

Queste due parole di Suga fecero girare tutti verso di lui e calò il silenzio. Sembrava parecchio triste, anzi, frustrato.

"Sofia mi spieghi che stanno dicendo? Non lo capisco il cinese." Federico interruppe il silenzio e tutti lo guardarono senza capire.

"Stiamo decidendo dove dormire." Spiegai in modo arrendevole.

"NON DORMI INSIEME A LUI." Continuò Jimin fissando in cagnesco Federico.

Suga sbuffò e iniziò a massaggiarsi le tempie nervoso.

"Io e lui per stasera dormiamo giù in palestra, mi dispiace solo che domani non vi potrete allenare." Conclusi io alzandomi in piedi.

La discussione era finita lì e avevamo iniziato a sistemare i materassi a terra con l'aiuto di Rapmon e J-hope, Jimin invece non aveva dimostrato nessun'altro segno di pazzia.

Sarebbe diventata una dura notte. Senza alcun dubbio.

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