Era assorto nei suoi pensieri, quando, alla porta, comparve una signora sui sessant'anni, con dei capelli di un azzurro venato d'argento raccolti in un morbido chignon alla francese. Aveva dei lineamenti molto fini e due grandi occhi pervinca simili a quelli di Margaret. Indossava un vestito color rosa antico che le ricadeva armoniosamente sui fianchi. Teddy, di spalle, non la vide subito, e sorseggiò tranquillo il the, mentre lei gli si avvicinava senza fare rumore. Quando gli posò una mano su una spalla, Teddy pensò si trattasse di Margaret. Il suo sorriso si affievolì, quando vide quella sconosciuta. Capì subito che si trattava della strega suprema e cercò di balbettare un "buon pomeriggio", ma le sue labbra sembravano di piombo.• E tu chi sei, giovanotto? - gli chiese lei, sedendosi nel posto che era stato di Margaret.
• M-mi chiamo Tedd... cioè, Theodore Faust. - si corresse lui, talmente abituato che tutti lo chiamassero Teddy da trovare alieno il suo nome esteso, con cui era conosciuto nei documenti e quant'altro. - E lei come si chiama, signora?
• Titania Sigourney. - mormorò lei, inarcando freddamente un sopracciglio, mentre lo esaminava, guardandolo dall'alto in basso.
Teddy si sentì a disagio e cercò di evitare il suo sguardo. La donna gli mise un dito sotto il mento, affinché volgesse il viso verso di lei, e si incupì.
• Ti conosco. Sei il figlio maggiore di Quintus ed Elaine. - sussurrò, sottovoce. - Cosa ci fai qui?
• Sono venuto a cercare mio fratello - rispose Teddy, schietto, ritenendo che non avesse alcun vantaggio nel mentirle. - È da molti anni che lo cerco. Mi piacerebbe tanto riabbracciarlo e conoscerlo.
Titania fece uno sbuffo, con un sorriso tagliente.
• Non ti perderesti molto se lo lasciassi perdere, biscottino.
• E perché, signora? - chiese Teddy, aggrottando le sopracciglia.
• Perché, caro il mio bignè alla crema, il tuo fratellino è stato completamente plagiato da Erasmus. Quest'ultimo è un uomo molto cattivo, dà retta a me. Gli piace causare problemi, e non fa altro che litigare con le streghe della Gilda. Senza contare che è un Faust, e sarebbe sufficiente questo a bollarlo come reietto.
Teddy si sentì ferito da quell'affermazione e fece per ribattere, ma lei gli posò un indice sulle labbra, zittendolo con dolcezza.
• Non sto parlando di te. Tu non sei un vero Faust. Basta darti un'occhiata per capirlo... si dice non giudicare gli altri in base alle apparenze, ma la fisiognomica è molto importante, per come la vedo io. Erasmus e Fabian sono cupi e grigi, mentre tu sei l'incarnazione stessa del sole, con questi capelli d'oro e la vitalità che sprizza da tutti i pori. Un piccolo animale selvatico, che non sopporterebbe mai di essere rinchiuso in gabbia. Ogni tanto ti ho osservato, mentre te ne correvi nella selva, tutto preso dalle tue faccende... credimi, non potresti avere a che fare meno di così con quei due. Sei una creatura fatata, capitata qui per uno scherzo del destino.
Titania fece una pausa, poi sorrise e i suoi lineamenti si fecero meno aspri.
• Sai, temo sia anche per questo che i tuoi genitori ti abbiano portato in orfanotrofio. Non appena nascesti, fu subito chiaro che ci fosse qualcosa di strano in te. Allora la tua luce era ancora più evidente. Eri un bambino sveglio, troppo sveglio per essere un neonato, e anche troppo forte. Ero più giovane di vent'anni, quando ti portarono da me, affinché mi occupassi di te. Eri una creatura particolare e, non a torto, pensarono fosse meglio che crescesti con creature simili a te. Tuttavia all'epoca non ero la suprema e non mi era concesso decidere. Mia nonna Irvin non era per niente affabile o generosa. Decise di sbatterti in un orfanotrofio e chi s'era visto s'era visto. Sono diventata suprema solo due anni fa. La vecchia non voleva proprio morire... aveva detto che ci avrebbe seppellite tutte, Margaret compresa, ma ha avuto il ben servito nei suoi centodieci anni.
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La Via delle Rune [completa]
FantasiaGli Immortali sono un popolo illuminato, la legge del cosmo. Asessuati, vivono di puro intelletto, e non cedono agli istinti più bassi. In effetti, di istinti sembrano non averne affatto. Questi si sono concentrati interamente nei demoni, il loro op...