Teddy era seduto a terra, poco lontano dalla sua baracca, e attendeva in silenzio. Sapeva che il demone lo stava osservando, nascosto chissà dove. Aspettava il momento più propizio per attaccarlo.
– Bonifax, so che ci sei. - mormorò, sollevando lo sguardo verso le cime dei pini.
Gli parve di avvertire un fruscio di ali e, un attimo dopo, sentì un lungo artiglio posarsi sulla sua gola. Teddy restò immobile, osservando il demone con la coda dell'occhio.
– Pronto a morire? - sogghignò la creatura, mostrandogli le zanne.
– Non ancora. - lo redarguì Teddy, scostando con delicatezza l'artiglio.
Si aggrappò al bastone che aveva richiesto ad Titania prima di partire e si issò lo zaino con le provviste sulla spalla, osservando il suo interlocutore senza lasciarsi intimorire dal suo aspetto terrificante. Doveva mostrarsi forte, se voleva il suo rispetto.
– Ti ricordo che abbiamo un patto, moscerino. - sibilò Bonifax, mangiandoselo con gli occhi.
– E' proprio per questo che non puoi uccidermi adesso.
– Sapevo che avresti tirato fuori qualche scusa assurda per posporre il nostro patto. Immortali, mai fidarsi di loro.
Mai fidarsi di un demone, Lauviah.
– Ti ho dato la mia parola, Bonifax. Alla fine di tutto questo mi avrai, se è questo che vuoi. - mormorò – Guardami, sono qui, indifeso. Potresti ammazzarmi anche adesso, ma allora saresti tu a venire meno al tuo patto.
– Ho già fatto tutto quello che potevo per quell'idiota di tuo fratello. - sospirò il demone, alzando gli occhi al cielo.
Con un movimento brusco, afferrò Teddy, sollevandolo da terra, e fece per mordergli il collo.
– Non è vero – mormorò il ragazzo, mollemente abbandonato nella sua presa. - C'è un modo per salvare Fabian.
– Balle.
– Puoi credermi o no, ma è la verità. E se mi uccidi adesso, tutti i tuoi amici demoni penseranno che non sei di parola.
– Sai quello che mi importa di ciò che pensano. - sibilò Bonifax.
Tuttavia, stava già immaginando le reazioni dei suoi compagni. Si potevano dire molte cose sui demoni e, spesso, quando si stringeva un patto con loro trovavano il modo di imbrogliare, ma, una volta stipulate le condizioni, non potevano sottrarvisi.
Scrutò attentamente negli occhi il moccioso e vide che non c'era traccia di menzogna nel suo sguardo.
Il demone emise un gemito di insofferenza e lo depositò a terra.
– E va bene, mucchio d'ossa. - sibilò, seccato – Ti aiuterò. Però, dopo...
– ... sì, sì, dopo mi mangerai. D'accordo. - lo liquidò Teddy, con un sospiro annoiato.
Bonifax restò basito. Nessuno aveva mai osato rivolgersi a lui in quel modo. A lui, Bonifax detto il Sanguinario, terrore dei terrori, demone di antica stirpe. Perché quella misera creatura non aveva paura di lui?
– Allora, mocciosetto, sentiamo qual è il tuo piano. - mormorò, reprimendo la voglia di farlo a fettine subito.
Teddy si frugò in tasca e gli mostrò una monetina d'argento.
– Me l'ha data Titania. Ha detto che mi sarebbe servita per pagare un passaggio rapido a Berlino. Una volta arrivati là, parleremo con Kalfer, un Caduto. Lui potrà curare Fabian.
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La Via delle Rune [completa]
FantasyGli Immortali sono un popolo illuminato, la legge del cosmo. Asessuati, vivono di puro intelletto, e non cedono agli istinti più bassi. In effetti, di istinti sembrano non averne affatto. Questi si sono concentrati interamente nei demoni, il loro op...