Margaret stava leggendo un libro, quando avvertì bussare alla porta della sua camera. Scoccò un'occhiata alla sveglia a forma di gatto sul suo comodino: erano le due di notte. Lei faceva sempre le ore piccole, ma capitava assai di rado che qualcuno venisse a disturbarla tanto tardi. Scostò il piumone e andò ad aprire, mentre si riavviava i capelli arruffati per rendersi presentabile.
• Ann. - mormorò, stupita. Era la bambina che Teddy aveva tenuto in braccio quella sera e, al suo fianco, c'erano altre due ragazzine. Tutte e tre erano molto pallide e tremavano di paura. - Cosa succede?
• Devi venire subito! Teddy sta male. - riuscì a balbettare lei, prendendola per mano.
Margaret si lasciò condurre fino alla stanza del ragazzo, che si trovava davanti alla camera delle bambine. Due di loro si trovavano accucciate sul suo letto e lo accudivano, una tamponandogli la fronte con un fazzoletto imbevuto d'acqua fresca, l'altra cercando di liberarlo dalle coperte, che lo soffocavano. Balbettava parole prive di senso e fissava il soffitto con occhi lustri di febbre, in preda al delirio.
A Margaret bastò un'occhiata per capire che curarlo era oltre le sue possibilità. Avevano bisogno dell'aiuto di sua zia.
• Vado a chiamare Zia Titania. Voi controllate che non peggiori. - disse, per poi correre lungo il corridoio.
Raggiunse le stanze di sua zia e bussò energicamente alla sua porta. Ci fu un trambusto, come di libri rovesciati. Un attimo dopo Titania fece capolino, stropicciandosi gli occhi gonfi di sonno. Indossava una vestaglia da notte color crema e i suoi capelli, di solito stretti in uno chignon, erano sciolti.
• Cosa c'è? Perché mi hai svegliata? - chiese, con bocca impastata, mentre si stropicciava le palpebre.
• È Teddy. Sta molto male. - rispose Margaret, laconica.
Titania si svegliò definitivamente e assunse l'espressione decisa che le si dipingeva in volto quando doveva assumersi una responsabilità. Essere la strega suprema l'aveva temprata, rendendola pronta ad affrontare ogni avversità pur di aiutare le sue allieve, quindi non si faceva mai scoraggiare da nulla.
La seguì nella camera di Teddy e, dopo avergli dato un'occhiata, la sua bocca si strinse in una piega dura. Mandò via le bambine e Margaret chiuse la porta, per poi mettersi al suo fianco e aiutarla ad esaminare Teddy.
• Scotta - sussurrò, dopo avergli posato una mano sulla fronte. - Ha la febbre alta. Dovremmo portarlo all'ospedale?
• No, non è una cosa che si possa curare con la medicina tradizionale. - sospirò Titania, pettinando i capelli del ragazzo con le dita, umidi di sudore e per la doccia di poche ore prima.
Teddy non le riconosceva, sembrava rinchiuso in un mondo tutto suo, dove nulla poteva raggiungerlo.
• Allora? Cosa facciamo? - la incitò Margaret, preoccupata.
• Dobbiamo riuscire a calmarlo. La febbre allora si abbasserà e starà meglio. - mormorò Titania, in tono vago, come se sapesse qualcosa che lei ignorava.
Pose una mano sulla fronte del ragazzo e l'altra sul suo petto, infilandola nel suo pigiama, quindi cominciò a massaggiare con delicatezza. Inizialmente quel trattamento parve non sortire alcun effetto, poi i lineamenti di Teddy si appianarono e, qualche minuto dopo, persero ogni traccia di affanno. Il respiro assunse un ritmo regolare e la testa gli ricadde su una spalla.
Quando Titania si staccò da lui, era molto pallida e aveva un'espressione alienata, come se non fosse più lì. Cercò di alzarsi e perse l'equilibrio.
• Zia! - esclamò Margaret, preoccupata.
• Sto bene, sto bene. - sbottò lei, con voce flebile, scacciandola con un braccio.
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La Via delle Rune [completa]
FantasíaGli Immortali sono un popolo illuminato, la legge del cosmo. Asessuati, vivono di puro intelletto, e non cedono agli istinti più bassi. In effetti, di istinti sembrano non averne affatto. Questi si sono concentrati interamente nei demoni, il loro op...