La mattina seguente Teddy si svegliò verso le dieci, sentendosi riposato come non gli capitava da anni. Si stiracchiò come un gatto e scese dal letto con un balzo, pieno di entusiasmo. Finalmente avrebbe incontrato suo fratello, quasi non riusciva a crederci. Non vedeva l'ora di raccontarsi tutte le cose che non si erano detti. Avrebbero parlato per ore, riso e pianto assieme, sarebbero usciti a bere una cioccolata calda o qualunque cosa facessero le persone nel loro tempo libero. Teddy avendo vissuto in solitudine per tanto tempo si trovava in imbarazzo perché non aveva idea di come relazionarsi con un membro della propria famiglia. Non ne aveva mai avuta una, quindi cos'avrebbe dovuto fare? Abbracciarlo non appena l'avesse visto e dirgli che gli voleva bene, oppure aspettare che fosse lui a fare la prima mossa?
Mentre si faceva queste ed altre domande, infilò un maglione blu e un paio di jeans scuri. Si lavò il viso e i denti, e scese al piano terra. Le adepte avevano fatto colazione da un pezzo e Margaret, in cucina, stava sistemando i residui del loro passaggio. Nel vederlo lo salutò con un buongiorno. Teddy aggrottò le sopracciglia, perplesso dal suo tono distaccato.
• Qualcosa non va? - le chiese.
• Perché?
• Non lo so, sembri un po' strana stamattina. - mormorò Teddy, sedendosi a tavola.
Prese un cartone del latte e, recuperata una tazza pulita, lo versò. Vi aggiunse dei cereali al miele e cominciò a mangiare per saziare la sua mostruosa fame.
Margaret fece spallucce, rivolgendogli un sorriso tirato.
• Non so di cosa tu stia parlando. Sono sempre la stessa. - mormorò, per poi tornare a dedicarsi ai lavori.
Teddy immaginò che anche lei fosse agitata per l'incontro con Fabian e decise di non indagare oltre per non mancarle di rispetto. Finiti i cereali, passò a delle squisite ciambelle con glassa di cioccolato e, infine, si ingozzò di biscotti alla marmellata. Alla fine del pasto era talmente satollo che si accasciò sulla sedia con un sospiro soddisfatto, tenendosi le mani sulla pancia come una donna incinta.
• Che abbuffata. - sospirò, sorridendo beato.
Margaret lo guardò storto, mentre infilava le tazze delle bambine in lavastoviglie.
• Detesto le persone come te. - bofonchiò a denti stretti.
Lui la guardò con aria ferita, senza capire il motivo dell'improvvisa ostilità. Margaret sbuffò, mentre chiudeva tutto. Si avvicinò a lui e gli pizzicò un fianco.
• Guarda qui. Mangi come un brontosauro e non ti sei ancora trasformato in una palla di lardo. Mi spieghi dove la metti tutta quella roba? - gli chiese, incrociando le braccia sotto il seno. - Basta solo che io guardi un piatto di pasta e prendo cinque chili. Lo trovo profondamente ingiusto.
Teddy, sollevato che non fosse arrabbiata con lui, scoppiò a ridere.
• Perché sono magico! - esclamò, agitando le mani con fare mistico.
Lei scosse la testa e finì di mettere apposto. Teddy cercò di aiutarla, ma ottenne il solo risultato di rompere una tazza, così Margaret, seccata, gli disse di spazzare i cocci ed aspettarla sotto il portico, perché era talmente imbranato da non saper fare niente senza lasciare morte e distruzione al suo passaggio.
Il ragazzo, avvilito, ubbidì e si sedette su uno dei gradini del portico, avvolto nel giubbotto invernale. Osservò il cielo e fece una smorfia: ancora pioggia. Non era una novità, ma una parte di lui si era illusa che potesse esserci il sole, almeno per una volta. Si chiedeva se non fosse meteopatico, perché, per quanto gli piacesse osservare il mare nei giorni di tempesta, finiva per sentirsi malinconico dopo tanto tempo che non godeva dei raggi sulla pelle.
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La Via delle Rune [completa]
FantasíaGli Immortali sono un popolo illuminato, la legge del cosmo. Asessuati, vivono di puro intelletto, e non cedono agli istinti più bassi. In effetti, di istinti sembrano non averne affatto. Questi si sono concentrati interamente nei demoni, il loro op...