Teddy trasse un profondo sospiro e si sedette a terra, osservando il punto in cui il demone era scomparso. Si era aspettato che Bonifax avrebbe colto la prima occasione per fregarlo, ma una piccola parte di lui si era illusa che sarebbe rimasto per aiutarlo. Ma in fondo il demone non gli doveva niente, perché sarebbe dovuto restare?
L'unico rimpianto era che stava perdendo tempo prezioso per Fabian. Pregava con tutto se stesso che quell'assurda epopea sarebbe servita a qualcosa, o tutti i suoi sforzi sarebbero stati vani.
Il cielo si stava schiarendo, quando la porta dello sgabuzzino venne aperta. Olly, il buttafuori, gli venne incontro e lo afferrò con malagrazia per il colletto. Poi, osservò la gabbia e, vedendo che era vuota, emise un basso ringhio di insoddisfazione.
– Cos'hai fatto, ragazzo? - sibilò, gli occhi che lampeggiavano per la furia.
– Niente. - balbettò Teddy – Quando mi sono svegliato, non c'era niente dentro.
Per fortuna Olly non era un asso nello stanare gli bugiardi, altrimenti avrebbe capito subito che stava mentendo.
– Kalfer non ne sarà contento. - furono le sue ultime parole prima di trascinarlo fuori dallo sgabuzzino.
Il locale ormai era vuoto. Kalfer era in piedi in un angolo e stava conversando animatamente con due giovani che volgevano loro le spalle. Olly costrinse Teddy a sedersi e si pose dietro di lui, pronto ad intervenire nel caso in cui cercasse di scappare.
– Eccolo, è lui. - mormorò Kalfer, interrompendo il discorso che stava facendo, indicandolo.
I due giovani si voltarono verso Teddy e, per un millesimo di secondo, non li vide come due semplici ragazzi, ma come due creature affusolate e filiformi, dotate di una grazia innaturale, che rilucevano leggermente nell'atmosfera semibuia del locale. Batté le palpebre e tutto tornò normale, sebbene quella visione l'avesse sconvolto.
I due si avvicinarono con cautela, come se Teddy fosse una bomba ad orologeria, le mani tese verso di lui.
– Lauviah...? - tentò timidamente uno di loro.
Era un maschio, piuttosto alto, e con un età indefinita fra i dieci e i trent'anni. Avrebbe potuto essere un uomo, eppure c'era un che di etereo in lui che lo faceva apparire un bambino. Lo stesso valeva per la ragazza, più bassa di lui, ma comunque più alta di Teddy. Entrambi avevano una corporatura sottile e gli stessi occhi azzurri. Sembravano quasi fratello e sorella. Avevano lunghi capelli neri, raccolti in due code di cavallo, e ogni loro gesto era simmetrico in modo inquietante, come se fossero connessi a livello inconscio. Teddy non aveva mai usato l'aggettivo "bellissimo" per chicchessia, ma restò abbagliato dai loro lineamenti perfetti. Sembravano due statue greche, come se tutte le caratteristiche migliori di tutte le persone del mondo si fossero radunate nel loro volto.
– Chi siete? - sussurrò, agitandosi.
Avvertì le possenti mani di Olly stringergli le spalle, impedendogli di alzarsi.
– Non è necessario. - disse il ragazzo, rivolto all'uomo. - Lauviah non è pericoloso.
– Tutt'altro. - confermò la ragazza.
Il buttafuori, riluttante, lo lasciò andare, ma Teddy non si mosse. Qualcosa in quei due lo turbava profondamente e non voleva avvicinarsi a loro. Anzi, provava l'impulso di fuggire, come se fosse stato minacciato da due mostri.
– Non vi avvicinate. - rantolò, col cuore in gola. - Ditemi chi siete.
– Non ci riconosci?
– Yezalel, è passato tanto tempo. - sibilò lei, scoccandogli un'occhiata di rimprovero. - Se tu avessi subito quello che ha subito lui, non saresti in condizioni migliori.
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La Via delle Rune [completa]
FantasyGli Immortali sono un popolo illuminato, la legge del cosmo. Asessuati, vivono di puro intelletto, e non cedono agli istinti più bassi. In effetti, di istinti sembrano non averne affatto. Questi si sono concentrati interamente nei demoni, il loro op...