One

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Premessa.
Salve a tutti i potterheads o le potterheads che sono entrate in questa Fanfiction. Ci tenevo solamente a specificare alcune cose prima di iniziare con il vero capito.
1. I capitoli all'inzio saranno composti prevalentemente da parti descrittive in modo che possiate capire meglio la situazione, vi giuro che man a mano che andrà avanti sarà più envolving. Giuro.
2. All'interno di questa Fanfiction il carattere dei personaggi potrebbe non corrispondere perfettamente a quello ideato dalla Rowling, specialmente quello di Ninfadora Tonks, ma avevo bisogno che avesse un determinato carattere per rendere il tutto più "interessante"
3. È la prima Fanfiction vera e propria che scrivo e la sto ancora revisionando, quindi scusate in anticipo se ci saranno eventuali errori di grammatica.
4. Le circostanze nella fanfiction non seguono necessariamente gli eventi che dovrebbero verificarsi nel "Principe Mezzosangue" anche se la Fanfiction sarà ambientata durante il sesto anno.
Grazie a tutti in anticipo e godetevi la lettura.
~BrownEyedSlytherin

Quell'anno, come sempre del resto,
l'Hogwarts Express era affollato di studenti e sapevo già che avrei faticato parecchio a trovare i miei amici. Mi feci spazio a fatica tra la calca di studenti portando con me il mio baule, e finalmente, dopo tanto girovagare, li trovai seduti in uno scomparto situato praticamente sul lato opposto di quello da cui ero salita. Appena mi vide, Hermione mi saltò al collo, facendo cadere il mio pesante baule sui piedi di entrambe.

"Herm...Hermione, mi stai facendo male." Le dissi ridacchiando ma continuando a stringerla; mi era mancata tantissimo.

Dopo di lei fui abbracciata da Harry, che mi cinse la vita fraternamente, e da Ron, che, oltre all'abbraccio, mi fece anche il solletico. Sistemai il baule, o meglio, Harry e Ron lo fecero, e mi sedetti accanto a Hermione intenta a leggere attentamente un articolo sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta. Iniziai a parlare con Ron ed Harry delle sfide che il sesto anno ci avrebbe messo davanti e il moro mi confidò a bassa voce che aveva visto Draco Malfoy aggirarsi per Nocturn Alley e sospettava avesse qualcosa a che fare con i Mangiamorte. Dopo un po' Ron iniziò a parlare del Quidditch ed io iniziai a leggere il libro che avremmo dovuto usare quell'anno per Difesa Contro le Arti Oscure. Si intitolava 'Occlumanzia: Come schermare i propri pensieri'. Stavo leggendo un paragrafo particolarmente interessante su come mantenere la concentrazione quando Harry parlò a tutti e quattro. Sia io che Hermione alzammo la testa alquanto scocciate dalle nostre letture e rivolgemmo ad Harry uno sguardo poco paziente.

"Sempre a leggere voi due." Sbuffò sonoramente il rosso.

"Non ti farebbe male se anche tu lo facessi, Ronald." Ribatté seccata Hermione facendomi ridacchiare.

"Ragazzi." Cominciò Harry per richiamare la nostra attenzione "la settimana scorsa ho ricevuto un gufo da Remus e mi ha detto che sarebbe tornato ad insegnarci Difesa Contro le Arti Oscure." Concluse entusiasta.

"Davvero? Questa si che è una bella notizia!" Esclamò allegra Hermione scuotendomi il braccio.

"Miseriaccia, a quel pipistrellaccio di Piton verrà un accidente quando lo saprà!" Disse Ron. Io mi limitai a sorridere appena alla notizia del mio amico. Ero sicuramente felice all'idea che il professor Lupin sarebbe tornato ad Hogwarts dato che era un ottimo insegnante, ma io e lui non avevamo mai avuto tutta la confidenza che invece aveva con i miei tre migliori amici. Lo avevo conosciuto al mio terzo anno e da subito avevo provato una grande stima nei suoi confronti ed Harry era molto legato a lui, ma nonostante tutto per me rimaneva, e sarebbe sempre rimasto, il professor Lupin. Ricordavo bene, tuttavia, la strana sensazione  che avevo provato quando ero al quinto anno durante una riunione con l'ordine della Fenice. Era tarda notte, e per la stanchezza, Tonks, una strega capace e molto affascinante, aveva appoggiato la sua testa sulla spalla del professore. La fitta di gelosia che provai fu chiarissima e anche abbastanza intensa e ne fui molto sorpresa visto che non avevo mai pensato a lui in quel modo, anzi, non ci avevo mai pensato e basta.

"Sophia, tu che ne pensi?" Mi chiese Ron accigliato. Mi riscossi improvvisamente dai miei pensieri e dissi "É fantastico. Scusatemi, vado a prendere una boccata d'aria."
Uscii dallo scompartimento, che si era improvvisamente fatto troppo piccolo e soffocante, e mi diressi verso un vagone aperto che possedeva anche un parapetto. Mi ci appoggiai e mi sporsi leggermente. Davanti ai miei occhi si estendevano ettari su ettari di vegetazione fitta e rigogliosa, riuscivo a sentire chiaramente lo sbuffo attutito del vapore proveniente dall'altro capo del treno, mentre il vento fresco di settembre mi scompigliava i lunghi capelli castano scuro. Lasciai che il mio sguardo seguisse il percorso del treno e ripensai al fatto che avrei dovuto rivedere il professor Lupin di lì a qualche ora. Mi ritrovai a chiedermi se alla fine lui e Tonks si fossero fidanzati, che cosa si erano detti l'ultima volta che si erano visti e se si fossero baciati o meno, tutte cose che non mi riguardavano insomma. Sospirai e cercai di scacciare dalla mia mente quello stupido pensiero. Le ruote del treno stridevano sui binari di ferro a causa dell'elevata velocità con cui la locomotiva stava procedendo, ma riuscivo comunque a sentire il vociare allegro degli studenti nel corridoio dietro di me. Mi strinsi nella morbida felpa rosa che mi aveva regalato Neville l'anno precedente per Natale e decisi di tornare indietro dai miei amici, ma quando mi voltai, vidi che una persona era appoggiata all'entrata del vagone e mi osservava con un mezzo sorriso familiare. Appena i nostri occhi si incontrarono, lui si ricompose e mi salutò educatamente.

"Buongiorno Sophia."

The Dark Side Of The Moon|| Remus Lupin (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora