The Dark Side Of The Moon|| Remus Lupin (COMPLETA)

Fourteen

Il professor Silente mi guardava sorridendo da dietro ai suoi occhiali a mezzaluna in attesa di una mia risposta.
"Professor Silente." Lo salutai "Stavo per tornare alla Torre di Grifondoro."
"E perché mai?" Domandò lui "C'é una bella luna stasera, non é così?"
"Tra tutte le lune, forse questa è quella che mi piace di meno." Dissi, dando voce ai miei pensieri. Sentivo di potermi fidare di lui.
Silente annuí con rispetto "Un giovanotto affascinante il signorino Charlie, non é così? E mi pare di capire che abbia un interesse nei tuoi confronti."
In quel momento capii che aveva intenzione di arrivare a parlare di Remus, stava solo prendendo tempo per mettermi a mio agio.
"Charlie é un ragazzo fantastico e non ha nulla che non vada, ma...-"
"Ma il suo interesse non é ricambiato, non é forse vero?" Chiese con un luccichio di furbizia negli occhi azzurri, le iridi leggermente sbiadite dal tempo.
"Non possiamo mai sapere con certezza se la persona che amiamo ci ricambia, a meno che non decida di dirlo apertamente." Dissi stringendomi nelle spalle, abbozzando un sorriso.
"Ah com'è bello essere giovani e sentire il morso pungente dell'amore." Disse Silente con voce sognante lasciando vagare lo sguardo fuori dalla finestra "Il professor Remus Lupin non é solo un mago singolarmente dotato, é anche un uomo colto, buono ed intelligente e sono consapevole del fatto che eserciti un certo fascino."
Non potei fare a meno di arrossire, e fui certa che Silente se ne fosse accorto nonostante il buio del castello.
"Remus ed io abbiamo avuto un'interessante conversazione ieri sera quando sono arrivato nel suo ufficio." Continuò lui con voce affabile, ma era ben evidente il luccichio di divertimento che gli illuminava gli occhi chiari "Lascia che ti dica, mia cara Sophia, che gli esseri umani hanno reazioni assai differenti quando, ad un certo punto della loro vita, si trovano ad affrontare sentimenti ed emozioni talmente forti da non poter essere razionalizzate. Spesso le cose più belle meritano tempo e sofferenze, e nessun essere umano può sfuggire al proprio destino, quando c'è l'amore a comandare i suoi pensieri e le sue azioni." Disse il preside con un sorriso enigmatico.
"Che cosa intende dire?" Gli domandai subito.
Lui sorrise apertamente davanti al mio impeto "L'essenziale é invisibile agli occhi, ma é percepibile attraverso i sensi. Buonanotte Sophia, spero che il sonno ti porti consiglio, ma se così non dovesse essere, trovo che quando si é confusi sia una saggia decisione tornare sui propri passi."
E detto questo si voltò e sparì per i corridoi, lasciando che la lunga veste azzurra ondeggiasse dolcemente ad ogni suo passo.