Twenty-six

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Da quando i miei amici ed io rientrammo in sala comune, iniziai a contare i minuti che mancavano alla mezzanotte, controllando spasmodicamente il grosso orologio a pendolo accanto al camino. Ero nervosa come se dovessi andare ad un primo appuntamento. Quando la mia amica mi chiese il motivo della mia agitazione, bastò un'occhiata per farle capire tutto. Ero davvero molto felice che tra noi ci fosse questa complicità. Dopo qualche ora indossai il mio mantello di lana invernale e la sciarpa di Grifondoro, e dopo aver dato la buonanotte ad Hermione, sgattaiolai fuori dalla Sala Comune dirigendomi verso la Torre di Astronomia. Salii silenziosamente la lunga scala a chiocciola che conduceva all'osservatorio astronomico ed una volta arrivata vidi Remus, con indosso un semplice pantalone nero ed una camicia bianca, affacciato alla balaustra che guardava la superficie piatta del Lago Nero, dandomi le spalle. Sorrisi e mi avvicinai lentamente e a piccoli passi all'uomo, cercando di non farmi sentire. Quando fui arrivata dietro di lui, lo abbracciai e posai la testa sulla sua schiena. Lui sussultò appena per la sorpresa, ma poi capì che ero io e prese ad accarezzare le mie mani con le sue; speravo che non ce l'avesse ancora con me, ma anche il quel caso avrei saputo come farmi perdonare.
"Non hai freddo?" Gli domandai, lasciando un bacio sulla sua spalla, attraverso il tessuto leggero della camicia.
"Dimentichi che sono un licantropo, è come se indossassi una pelliccia." Rispose Remus voltandosi verso di me e prendendo il mio viso tra le mani. Lo guardai negli occhi e posai le mani sul suo bacino, mi sporsi di qualche millimetro per baciarlo, ma sentii il suo dito indice posarsi dolcemente sulle mie labbra.
"Cos'avevi prima, in Sala Grande?" Sussurró, accarezzando il mio labbro inferiore.
Sospirai "Stavo pensando ai miei genitori e al fatto che anche quest'anno non potrò passare il Natale con loro. Non fraintendermi, io amo la famiglia Weasley, Molly e Arthur sono come dei secondi genitori per me, però..." E mi interruppi, non sapendo come continuare.
"Però loro non sono i tuoi genitori." Concluse Remus, inclinando la testa di lato e guardandomi comprensivo.
Annuii semplicemente e non dissi altro, dato che lui aveva centrato in pieno il nocciolo della questione. Il dito di Remus continuava ad accarezzare il mio labbro inferiore mentre il sui occhi cercavano i miei. Iniziai a lasciare baci leggeri partendo dal punto tra l'orecchio e l'inizio della mascella fino al arrivare all'angolo esterno delle sue labbra.
"Posso avere il mio bacio adesso, Mr scorbutico?" Domandai passando la punta della lingua sul contorno del suo labbro inferiore, facendolo sospirare.
"Vieni qui." Disse solamente, e mi attirò a sé, facendo scontare i nostri petti e le nostre labbra. Avvolsi le braccia intorno al collo di Remus e lui mi circondó la vita con le sue braccia, accarezzandomi lentamente la schiena. Avevo già i brividi. Iniziai involontariamente a strofinarmi contro Remus e sentii chiaramente la sua erezione premere contro il tessuto dei suoi pantaloni. Adoravo fargli quell'effetto, il fatto che Remus mi desiderasse quanto lo desideravo io era semplicemente inebriante. Mi strinsi di più a lui mentre le sue mani si infilarono sotto al mio mantello per poi stringersi attorno ai miei glutei, attraverso il tessuto sottile della mia gonna. Serró la presa facendomi sospirare e mi avvicinò di più a sé, facendo entrare in contatto le nostre intimità. Gemetti sulle sue labbra e non potei fare a meno di bagnarmi.
"Lo senti che effetto mi fai Sophia?" Domandò tra un bacio e l'altro con voce roca "Lo senti come ti voglio?"
Per tutta risposta gemetti sommessamente il suo nome e mi strofinai forte contro la sua eccitazione per avere più contatto. Subito sentii che mi stavo bagnando ancora.
"Oh piccola sei già pronta." Disse lui, riprendendo a baciare il mio labbro inferiore, ma dopo un po' si allontanó dolcemente da me, lo sentivo sempre più grosso mentre premeva contro il mio basso ventre.
"Sophia per quanto io voglia spogliarti e farti mia adesso, qui fa troppo freddo e non voglio che rischi di ammalarti." Disse lui con la voce roca dall'eccitazione. Mi morsi il labbro e abbassai lo sguardo. Sapevo che aveva ragione, eppure lo desideravo in modo indescrivibile e solo Merlino sa quanto lo volevo dentro di me.
"Ti prometto che la prossima volta faremo l'amore per tutta la notte, ti farò stare così bene che dimenticherai anche il tuo nome." Disse lui, accarezzandomi le guance. Chiusi gli occhi al pensiero e deglutii rumorosamente, Remus se ne accorse e sorrise "Ti piace quando ti dico così, non è vero piccola?" Sussurró al mio orecchio, mordendomi il lobo. Annuii con un po' troppa convinzione, e feci sorridere apertamente il mio professore, che mi abbracció, tenendomi stretta contro il suo petto. Le braccia di Remus erano così forti e confortevoli, mi sentivo a casa con le sue dita che mi accatezzavano i capelli e le sue braccia che mi tenevano stretta, e sapevo per certo che non avrei sopportato di vederle attorno al corpo di nessun'altra donna.
"Tu sei la luce Sophia." Disse tutto ad un tratto, staccandosi da me per guardarmi negli occhi. Assunsi un'espressione confusa e alquanto sorpresa.
"Che vuoi dire Remus?" Chiesi passando il dito sulle rughe d'espressione che aveva ai lati della bocca. Il cuore batteva come un tamburo nel petto.
Lui parve esitare, e fu una delle poche volte in cui lo avevo visto incerto. Probabilmente se ne vergognava.
"Tu sei la luce infondo al tunnell." Disse lentamente stringendo il mio viso tra le sue grandi mani "Una piccola luce che rischiara il buio, che ti spinge a proseguire anche quando la strada sembra troppo difficile per continuare a percorrerla." Fece un lungo sospiro e lo sentii tremare impercettibilmente "Quando sento che la speranza mi abbandona, che non c'è più niente per cui valga la pena combattere tu sei la luce che mi spinge ad andare avanti. La mia piccola, bellissima luce."

The Dark Side Of The Moon|| Remus Lupin (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora