Thirty-one

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Erano passati tre giorni da quando Hermione mi aveva detto la verità sull'accaduto, così Madama Chips, dopo essersi accertata che i miei graffi si fossero completamente rimarginati e che fossi abbastanza in forze, finalmente mi dimise. Tornai al dormitorio di Grifondoro insieme a Harry, Hermione e Ron e fui molto sorpresa quando vidi che i compagni di casa del mio anno mi avevano organizzato una piccola festa di bentornato. Questa sorpresa mi fece commuovere e mi diede la conferma per l'ennesima volta di quanto importanti fossero i miei amici per me. Ron, Harry, Dean, Neville e Seamus spostarono i divani di pelle scarlatta e li misero tutti in cerchio, dopodiché anche io ed Hermione ci sedemmo con i nostri amici. Dopo che i ragazzi si furono inevitabilmente aggiornati sui recenti punteggi delle partite di Quidditch delle squadre più famose del mondo magico, iniziammo tutti insieme a parlare di come avremmo trascorso il Natale, mentre mangiavamo cioccorane e api frizzole. Neville disse che sarebbe tornato da sua nonna, come tutti gli anni, mentre Dean sarebbe andato a casa di Seamus visto che erano migliori amici.
"A proposito ragazzi, domani papà viene a prenderci con la sua nuova macchina volante. Vedrete che forza!" Disse Ron rivolgendosi a me, Hermione ed Harry.
"Già, l'ultima macchina di tuo padre non ha fatto una bella fine." Commentò Harry, facendoci ricordare della nostra avventura nella foresta proibita con Aragog al secondo anno.
"Dimentichi che se non fosse stato per quella macchina, a quest'ora non staremmo neanche qui a parlarne." Sorrisi ad Harry, posando la testa sulla sua spalla. Dopo poco ricordai che l'ultima volta che avevo appoggiato la testa sulla spalla di qualcuno era stato con Remus sulla Torre di Astronomia, prima del nostro litigio. Improvvisamente sentii le lacrime pulsare sotto le palpebre. Avevo deciso che non avrei più pianto per Remus, ma del momento esatto in cui mi ero fatta quella promessa, avevo saputo che, nonostante i miei sforzi, non sarei mai riuscita a mantenerla veramente. Chiusi gli occhi e scacciai il pensiero, non dovevo pensarci, non stasera.
Harry mi abbracció con fare fraterno.
"Già maledetti ragni..." Borbottó Ron disgustato, scuotendosi a causa di un brivido improvviso, come se decine di quelle creature gli stessero correndo lungo la schiena con le loro otto zampette pelose.
"Quelle sono acromantule Ronald, e forse dimentichi che io ero pietrificata in un letto d'infermieria." Disse Hermione stizzita, come sempre quando il nostro amico diceva qualcosa di inesatto. La verità era che Hermione era innamorata di Ron, ma siccome c'era sempre stato del leggero distacco tra loro questo era il suo unico modo di stargli vicina. Il battibecco che seguì tra il rosso e la mia migliore amica, le chiacchiere e la partita a scacchi magici e spara schiocco mi riportarono indietro negli anni, facendomi sentire meravigliosamente normale ed a mio agio, tanto da dimenticare Remus per qualche ora, regalandomi una completa serenità e spensieratezza. Il pensiero dell'uomo che amavo tornò a tormentarmi solo nel momento in cui mi misi sotto le coperte al caldo. Mi domandai dove fosse, con chi fosse e soprattutto se sentisse o meno la mia mancanza. Lo immaginai in un bar dismesso nella periferia di Londra, seduto ricurvo ad un tavolo isolato e divorato dai sensi di colpa. Sospirai, e mi rigirai nel letto in direzione della finestra e solo allora notai un dettaglio che mi fece gelare il sangue nelle vene. La luna piena, perfettamente rotonda e luminosa, era ormai alta nel cielo nero di dicembre.

The Dark Side Of The Moon|| Remus Lupin (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora