Fourty-one

1.9K 58 9
                                    

Entrai in camera mia e chiusi la porta a chiave. Hermione doveva essere di sotto con i ragazzi e probabilmente non sarebbe salita per un po', così avrei avuto tutto il tempo per aprire il regalo di Remus. Presi il piccolo cofanetto tra le mani e me lo portai all'altezza del cuore. Di tutti i regali che avevo ricevuto quel giorno, uno più bello dell'altro, sapevo per certo che quello di Lupin sarebbe stato il mio preferito.
Mi decisi e sbloccai la chiusura d'argento del cofanetto con le farfalle nello stomaco. Conteneva un anellino di oro rosa con un piccolo brillante sul davanti. Sorrisi apertamente e sentii il mio cuore fare una capriola. Era semplicemente perfetto. Lo presi per infilarlo all'anulare della mano sinistra, quando notai che nella parte interna dell'anello, quella che stava a contatto con la pelle, c'era scritto qualcosa.
Aguzzai la vista per leggere quella scritta minuscola.

'I will always love you - R.J. Lupin'

Una lacrima solitaria sfuggì al mio controllo proprio mentre infilavo l'anello al dito. Mi sentii la ragazza più fortunata del Mondo Magico ad avere Remus accanto, ma immediatamente realizzai che io non gli avevo dato il mio regalo. Avevo scelto quell'orologio da polso con cura insieme ad Hermione e a Luna ad Hogsmeade e ci avevo fatto incidere una dedica, ma con tutto quello che era successo avevo dimenticato completamente di darglielo. Aprii il cassetto del comodino accanto al mio letto e contemplai la custodia rivestita di ciniglia rosso scarlatto e mi dissi che glielo avrei dato tra due giorni, quando sarebbe venuto a prendermi. Scesi di sotto e raggiunsi i miei amici e i gemelli, che giocavano a gobbiglie sul tappeto.
"Ehi Soph." Disse Fred, mantentendo lo sguardo fisso sulla sua biglia, per non perdere la concentrazione.
Stavo per rispondere al suo saluto, quando l'urlo di Ron mi fece sobbalzare.
"Sì, ho vinto ancora! 20 a 0 per me!" Esultó agitando i pugni in aria.
"Non vale...hai barato." Disse George, incrociando le braccia con fare cupo. Scossi la testa divertita e mi sedetti tra i gemelli.
"Quindi amore proibito eh?" Asserí Fred dopo qualche minuto di silenzio, stravaccandosi sul tappeto e trascinandomi con sé, facendomi fare un urletto.
"Già, roba piccante." Disse George. Il malumore di poco prima sembrava completamente svanito ora che l'argomento di conversione eravamo io e Remus.
Divenni rossa come i capelli dei gemelli.
"Non è un amore proibito!" Balbettai.
"Sì invece." Disse Harry, alzando le spalle "Non lo sapeva nessuno, il che lo rende segreto...e proibito."
"Io lo sapevo." Intervenne Herm, alzando lo sguardo per un attimo dalla sua lettura.
"Anche noi lo sospettavamo." Disse George con aria spavalda.
"Cosa? Davvero?" Domandai incredula.
I gemelli annuirono.
"Abbiamo scommesso 40 galeoni con Bill che tra te e Lupin c'era qualcosa. E li abbiamo intascati tutti." Disse fiero Fred, passandosi una mano nel ciuffo rosso che gli ricadeva sugli occhi.
"Come...come...?" Balbettai incredula
"Come abbiamo fatto a capirlo?" Disse Fred. Annuii solamente.
"Beh è stato facile, chiunque con un po' di sale in zucca avrebbe capito che c'era attrazione." Rispose, stringendosi nelle spalle.
"La conferma l'abbiamo avuta durante la prima riunione con l'ordine. Guardavi Ninfadora come se volessi incenerirla." Disse George.
"Per non parlare di come Lupin guardava Charlie. Sembravano due moschettieri che si contendevano una dolce donzella." Concluse con tono sognante, mettendomi un braccio attorno alle spalle.
"Per non parlare delle occhiate di fuoco che si scambiavano durante i pasti." Disse Hermione continuando a leggere, come se niente fosse.
"Okay, okay ho afferrato, grazie." Dissi, sperando di chiudere in fretta quella conversazione.
"Sophia lo sai vero che per noi va bene?" Disse Fred schiarendosi la voce con fare imbarazzato. Probabilmente non era abituato ad affrontare questioni così serie, i gemelli Weasley, infatti, erano famosi per il fatto che scherzassero su qualunque cosa.
"Già, anche se dovessi innamorarti di Silente per noi rimarresti sempre tu." Disse Harry. Arricciai il naso al pensiero di me con Silente, ma alla fine sorrisi e ringraziai i miei amici per la comprensione.
Rimanemmo svegli fino a tardi a parlare degli ultimi anni vissuti ad Hogwarts finché gli altri non si addormentano lì in salotto uno accanto all'altro, Hermione con la testa appoggiata su sulla spalla di Ron che russava sommessamente, Harry con il volto rivolto verso la finestra e Fred con i piedi sul petto di George, accoccolati sul divano in una posizione stranissima. Mi alzai il più silenziosamente possibile, passando in mezzo a quella massa di corpi addormentati e mi affacciai alla finestra. Una sottile falce lunare era coperta in parte da spesse nuvole cariche di neve e l'unico rumore che riuscivo ad udire era il russare di Ron e qualche grillo di tanto in tanto. Tolsi dal dito l'anello di Remus e rilessi l'incisione al suo interno. Pensai a quello che mi aveva detto e subito una sua frase mi balenó in mente come un fulmine a ciel sereno, facendomi tremare nonostante il fuoco del camino. A causa dell'euforia del momento non avevo fatto caso alle sue parole, ma adesso, lontano da tutto e lontana da Remus quel particolare agghiacciante si abbatté su di me come un urgano.
Serrai gli occhi nello sforzo di ricordare le esatte parole che aveva usato.
'Ti giuro Sophia che quando avrò ucciso quel mostro di Greyback con le mie mani...'
Aveva detto così? Erano queste le parole che aveva usato o era stato tutto frutto della mia fervida immaginazione? No, no aveva detto così, ne ero certa. Remus voleva affrontare Greyback e ucciderlo, per me, per noi. Sarebbe morto, questo era certo. Per quanto Remus fosse più forte e più prestante di Greyback, quest'ultimo era un mostro crudele e spietato, e per di più era un mago oscuro.
Mi presi la testa tra le mani e respirai profondamente. Non avrei permesso che accadesse una cosa del genere e sperai solo che Remus non avesse intenzione di affrontarlo questa notte. Quando mi sarebbe venuto a prendere mi ripromisi di non lasciarlo solo un istante, se fosse stato con me non si sarebbe mai sognato di lasciarmi sola per più di qualche ora, per di più di notte. Cercai invano una soluzione più rapida, ma presto mi convinsi che per ora quello era tutto ciò che potessi fare.
Continuai a guardare i campi e il ruscello ghiacciato fuori dalla finestra del salotto quando sentii chiaramente che qualcuno stava cercando di usare un incantesimo di Legilimanzia su di me. Mi irrigidii all'istante affrettandomi ad alzare le barriere e i miei sensi si misero all'erta. Pensai immediatamente a Remus, ma poi mi convinsi che non poteva essere lui, non credevo che sapesse fare un incantesimo di tale portata e per di più a distanza così ampia.
'Tu mi sottovaluti piccola.' Una voce calda e roca si insinuó nella mia mente, facendosi strada dentro di me. Era la sua voce, ne ero sicura.
'Remus? Come hai fatto a...?' Domandai dentro di me guardandomi attorno, come pensando che lo avrei trovato lì, dietro di me, invece tutto quello che vidi furono i miei amici addormentati.
Lo sentii ridere sommessamente 'Posso stabilire un contatto con la tua mente anche a distanze molto lunghe. E posso anche eludere le tue barriere di difesa.' Disse. Il suo tono sembrava vagamente divertito dalla mia evidente incredulità.
'Non riesci proprio a stare senza di me, vero professor Lupin?' Il mio tono era seducente e sperai che risultasse esattamente così anche nella sua mente.
'No, non ci riesco.' La sua risposta fu secca, e dannatamente sincera, e mi provocò un brivido lungo la colonna vertebrale.
'Anche io ti penso Remus.' Ammisi, mordendomi il labbro.
'Lo so, piccola mia. Sento l'odore della tua eccitazione anche a distanza, e questo mi fa impazzire.' Disse con un sussurro roco, in un angolo della mia mente.
'Oh Remus ti prego smettila, non sai quanto mi costi non poter più fare l'amore con te, non provocarmi così.' Pensai quelle parole come se stessi dialogando con me stessa, e mi resi conto che lui poteva sentirle quando ormai il danno era fatto. Mi coprii la bocca con una mano, come se avessi appena detto quelle parole invece di averle pensate e mi sentii subito avvampare. Cercai immediatamente di interrompere il contatto mentale con Remus, ma lui me lo impedì bruscamente, provocandomi una piccola fitta all'altezza delle tempie.
'Cos'hai detto Sophia?' Chiese con foga, come a volermi fare sua in quello stesso momento. Mi morsi il labbro dalla vergogna e scossi la testa.
'Non vergognarti e dimmi di nuovo cosa vuoi da me.' Ordinó 'Dimmelo Sophia, ho bisogno di sentirtelo dire.' Ringhió, senza nascondere la sua impazienza.
'Voglio che tu mi faccia tua Remus Lupin, voglio sentirlo duro che spinge dentro di me.' Non potevo credere di averlo davvero pensato, Remus era in assoluto la persona con cui avevo più confidenza al mondo, ma non ricordavo di aver mai pensato una cosa del genere. Lui conosceva il mio corpo e sapeva di cosa avevo bisogno, ma ammetterlo era un altro conto.
'Oh piccola, ti assicuro che è così duro che faresti fatica a prenderlo tutto.' Ringhiò facendomi bagnare completamente. Serrai le cosce e mi passai disperatamente una mano tra i capelli, lo volevo, volevo quell'uomo così tanto che mi faceva male tutto il corpo.
'Vai in bagno.' Mi ordinò con tono poco calmo. Per un momento pensai di aver dimenticato come funzionassero le gambe, ma fu solo per un istante, poi iniziai a camminare lentamente verso il bagno con la mia femminilità che pulsava dolorosamente. Quando arrivai nel bagno più lontano dal salotto, dove dormivano i miei amici, entrai cercando di non far cigolare la porta e mi chiusi dentro con un incantesimo, dopodiché pronunciai con voce tremante "Lumos." e dalla punta dalla mia bacchetta scaturì un fascio di luce potente abbastanza da illuminare il piccolo bagno.
'Insonorizza la stanza piccola, altrimenti rischierai di svegliare tutti.' Disse con tono divertito, ma l'eccitazione era evidente nella sua voce. Feci come mi aveva detto ed insonorizzai subito la stanza, pur non avendo idea di cosa sarebbe accaduto di lì a poco.
'Remus io...-'
'Sta' indietro, sto per smaterializzarmi.' Mi avvertì, e il mio cuore iniziò a battere forte al pensiero che l'avrei rivisto tra pochi istanti. Guardai brevemente il mio riflesso allo specchio per controllare che fossi in ordine, e mi spostai contro il muro. Un secondo dopo sentii un sonoro 'pop' e Remus era di nuovo davanti a me.

The Dark Side Of The Moon|| Remus Lupin (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora