Fourty-five

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Quando mi svegliai, probabilmente ore dopo, rimasi a rigirarmi nel comodo letto di Remus per almeno un'abbondante quarto d'ora. Mi sentivo più riposata che mai ed annusai immediatamente un odore delizioso provenire dalla cucina e mi ritrovai a sorridere. Il mio uomo era in cucina che preparava il pranzo ed io mi ero appena risvegliata nel letto di casa sua dopo aver fatto l'amore con lui, nulla avrebbe potuto essere più perfetto di così. Mi stiracchiai e mi alzai dal letto, avviandomi verso il baule e prendendo un completino intimo nero e semplice e delle calze elasticizzate che arrivavano al ginocchio del medesimo colore. Vidi una camicia bianca di Remus appoggiata ad una delle poltrone color tortora sotto alla finestra, così me la misi addosso. Le maniche erano decisamente troppo lunghe e larghe, così le arrotolai ma non me la abbottonai. Uscii silenziosamente dalla camera e mi avviai verso la cucina, dove vidi Remus a petto nudo intento a cuocere quella che presumetti essere carne in una padella. Sorrisi.
Mi avviai silenziosamente verso di lui e una volta che gli fui dietro, gli circondai l'addome scolpito con le braccia.
"Ben svegliata piccola." Mi disse prendendo una delle mie mani con la sua, mentre con l'altra muoveva avanti e indietro una padella sfrigolante. Le spalle di Remus erano così larghe che non potei vedere cosa stesse cucinando.
"Ciao." Sussurrai baciandogli la schiena nuda e sbagliando.
"Dormito bene?" Si informò.
Annuii contro la sua pelle e lo sentii abbassare il fuoco del fornello, per poi girarsi verso di me.
Appena vide che indossavo la sua camicia assunse un'espressione divertita "Questa camicia ha un'incredibile somiglianza con una delle mie." Disse con un sorriso furbo, baciandomi a stampo. Gli misi le braccia al collo e ricambiai il bacio "Mi sembrava così sola, appoggiata alla poltrona...e così ho deciso di metterla." Risi, consapevole delle sciocchezze che stavo dicendo.
"Credo che stia meglio a te che a me." Sussurró contro le mie labbra. Gli accarezzai il torace ampio e le spalle larghe e mi leccai involotariamente il labbro inferiore.
"Ti prego Sophia, non guardarmi così, altrimenti il pranzo va a farsi fottere." Mi disse estremamente serio.
"Scusami." Mi riscossi ed arrossii per il fatto che Remus sapesse che lo trovavo estremamente sexy. Lui mi attirò a sé affondando il naso tra i miei capelli. Lo abbracciai circondandogli la vita con le braccia e appoggiando le testa contro il suo petto. Potevo sentire il suo cuore battere forte, mi chiesi se a tutti i lupi mannari battesse più forte del normale oppure dipendeva dalla mia vicinanza. Mi ripromisi di fare delle ricerche più tardi.

Il pranzo che Remus aveva preparato era ottimo. Penne al salmone e panna, e petto di pollo grigliato. Avevo imparato che a Remus piaceva bere il vino, ma solo quello rosso, e che dopo ogni pasto mangiava quasi sempre una mela.
"Devi uscire oggi pomeriggio?" Gli chiesi, mentre sparecchiavo.
"No, a meno che non ci sia qualcosa di grave al ministero, o a meno che non abbiano trovato Greyback." Disse, e nel pronunciare il suo nome strinse troppo forte tra le dita un bicchiere, sul quale apparve immediatamente una crepa. Lo guardai preoccupata e mi avvicinai a lui, presi il bicchiere tra le mie mani e lo aggiustai con un incantesimo di ripristino. Lo vidi fare un profondo respiro come a volersi calmare, il suo petto si alzava e si abbassava ad una velocità troppo elevata rispetto al normale.
"Remus, va tutto bene, non preoccuparti." Gli dissi, sfiorando con le mie dita il dorso della sua mano constatando che era incredibile calda.
"Sanno che devono lasciarlo a me, voglio guardare quell'animale negli occhi mentre esala l'ultimo respiro." Disse mentre i suoi occhi diventavano di un marrone estremamente scuro, quasi nero. Arretrai inconsapevolmente, fino a quando non sbattei contro il bordo del tavolo. A quel punto Remus parve riscuotersi e vidi i suoi occhi tornare color ambra.
"Scusami, io...non volevo spaventarti." Disse, guardandomi con gli occhi pieni di rimorso.
"Non è successo niente." Mi affrettai a ribattere, non volevo dargli un'altra preoccupazione. Lo vidi muovere qualche passo nella mia direzione per poi fermarsi poco dopo. Vidi chiaramente una scintilla di esitazione nei suoi occhi ambra. Io allora azzerai la distanza che c'era tra di noi e lo baciai, non potevo sopportare che di vedere il senso di colpa nel suo sguardo.
"Perdonami, perdonami, non volevo spaventarti." Mi disse ancora, tenendomi stretta contro il suo petto.
"Non mi hai spaventata, va tutto bene." Mormorai in tono rassicurante. Rimanemmo abbracciati per diversi minuti, poi sussurrai "Remus?"
"Si?"
Ebbi un attimo di esitazione, non ero sicura che confessargli i miei dubbi fosse una buona idea.
"Sophia che succede?" Chiese vagamente allarmato, scostandosi per guardarmi negli occhi.
"Io non...non voglio che Greyback ti faccia del male e non voglio che lo affronti personalmente." Confessai, spostando altrove lo sguardo, ma l'uomo mise due dita sotto al mio mento, obbligandomi a guardarlo ancora negli occhi.
"Quella bestia ha osato toccarti e adesso deve pagare." Ringhió e un ciuffo di capelli gli cadde sulla fronte, coprendogli in parte l'occhio sinistro. Resistetti all'impulso di scostarglielo.
"Non posso perderti Remus." Dissi mordendomi il labbro fino a farmi male "Se dovessi perderti io...-" Ma lui liberò il mio labbro inferiore dal morso dei denti e disse subito "Non mi perderai Sophia, ed anche se mi dovesse accadere qualcosa tu non mi perderesti comunque, perché tu hai la mia vita tra le tue mani, hai tutto me stesso."
Rimanemmo abbracciati per lunghissimi minuti mentre fuori piccolo fiocchi di neve avevano preso a turbinare in cerchio come impazziti. Rimanemmo abbracciati, tutto il resto del mondo fuori.

The Dark Side Of The Moon|| Remus Lupin (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora