Gli inganni di Dark Rose

111 12 15
                                    

Il giorno dopo a Mestre una pioggia leggera bagnava le strade piene di traffico. Damiano giunse a fatica davanti al commissariato e parcheggiò la sua auto vicino alla parte laterale dell'edificio. Aveva impiegato mezz'ora ad arrivare, nonostante il suo appartamento non fosse lontano. Si strinse nel cappotto e corse verso l'entrata, con una mano sulla sua borsa a tracolla: aveva dimenticato l'ombrello a casa e ovviamente non voleva bagnarsi. Entrato nell'edificio, si guardò intorno: stava cercando Edoardo.

Si sfregò le mani per scaldarsi e si avvicinò al bancone: "Buongiorno. Sono il giornalista Damiano Daiano. Vorrei parlare con Edoardo Becchi" e gli mostrò il tesserino.

Il poliziotto controllò il documento e poi gli indicò il suo ufficio. Damiano ringraziò e ritirò il tesserino nel portafoglio. Imboccò il corridoio principale e prese l'ascensore, diretto al primo piano.

In poco tempo arrivò davanti al suo ufficio e bussò. Edoardo lo invitò a entrare e Damiano aprì la porta.

Appena il poliziotto lo vide, sistemò un fascicolo nel cassetto, si alzò e lo salutò con una pacca sulla spalla: "Ciao, come stai?"

Il giornalista sorrise: "Bene, anche se ho un po' freddo. Questa mattina mi sono dimenticato di prendere l'ombrello e sono fradicio!"

Edoardo sorrise e gli scompigliò il ciuffo: "Lo vedo, non ti ho mai visto così spettinato!"

Damiano rise e cercò di sistemarsi i capelli.

Edoardo si sedette dietro la scrivania: "Allora, di cosa hai bisogno?"

Damiano si schiarì la voce e si accomodò su una sedia: "È una questione importante che riguarda il lavoro. Il mio capo mi ha affidato un articolo sul Rubino celeste."

Edoardo intuì la sua domanda: "Scommetto che ti ha chiesto di parlare del possibile furto di Dark Rose all'hotel Excelsior!"

Il giornalista annuì: "Esatto. Stavo pensando che magari potresti darmi delle informazioni utili per l'articolo."

Il poliziotto si finse interessato: sapeva dove volesse arrivare. Appoggiò i gomiti sulla scrivania: "Di che tipo di informazioni hai bisogno?"

Damiano rispose con sicurezza: "Sono andato nella sala in cui si terrà l'esposizione del minerale e ho dato un'occhiata al sistema di sorveglianza: non credo che sia abbastanza efficace. Secondo me c'è dell'altro, dei dispositivi di controllo nascosti."

Edoardo sorrise e questa volta si mostrò davvero interessato: "Perché lo pensi? Manca ancora un mese alla serata di beneficenza, quindi c'è ancora tempo..."

Damiano rispose con sempre più sicurezza: "Dark Rose ha spedito un mazzo con dieci rose nere, quindi sono sicuro che la polizia abbia preso dei provvedimenti."

Edoardo annuì: "Hai ragione, ma sai che non posso dirti niente. È un'informazione riservata, solo in pochi ne sono a conoscenza..."

Il giornalista lo interruppe: "Scriverò l'articolo dopo la serata di beneficenza. Consideralo un modo per elogiare la sicurezza dell'hotel. Sono sicuro che Dark Rose non riuscirà a rubare quel minerale."

Edoardo sorrise: "Se vuoi scrivere l'articolo dopo l'esposizione del Rubino celeste, perché me lo chiedi adesso?"

Damiano non sapeva come rispondere e abbassò lo sguardo: "Beh, noi due siamo amici. Credevo che avresti potuto confidarmelo..."

Edoardo si alzò: "Non posso, mi dispiace. Ho promesso al commissario di non dire niente."

Il giornalista si alzò: "Ti prego, ho bisogno del tuo aiuto. Non voglio sapere tutto nei dettagli, mi basta una piccola informazione."

Chiave: il lato oscuro della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora