Tutto per un uomo (parte sesta)

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Si trovò a pochi centimetri dal viso di Orazio e baciò d'istinto le sue labbra sottili e rosse.

"Mi sei mancato" commentò lei, accarezzandogli la guancia in cui era rimasto un filo di barba scura.

"Anche tu" ricambiò lui, passandole una mano tra i capelli lisci e corvini.

In seguito, Cherifa posò le due borse della spesa vicino alle sue gambe. "Allora, qual è la sorpresa?"

Orazio accese il motore. "Comincio a pensare che tu tenga più alla sorpresa che a me!"

Lei scosse la testa e gli diede un colpetto sulla spalla. "Non dirlo neanche per scherzo! Sai che sono una ragazza molto curiosa..."

Girò la testa per guardare nei sedili posteriori e vide una piccola confezione nel poggiapiedi dietro alla postazione di Orazio. Era bianca ed era posta all'interno di una busta di plastica più grande.

"Sicura di volerlo sapere? Mi piace quando sei così emozionata per una sorpresa!" commentò lui, girando le mani sul volante.

"Non vedo l'ora di scoprirlo! Mi puoi dare un indizio?"

Orazio rifletté un attimo e spiegò: "È qualcosa di... alternativo. Non so se sarà di tuo gusto, ma mi piacerebbe lo stesso provarlo insieme per passare il tempo in modo diverso."

Cherifa si bloccò all'istante e la sua mente fu pervasa all'improvviso da pensieri impuri.

Si passò una mano tra i capelli neri e puntò gli occhi sulla strada. "Beh, io... non ho mai fatto certe cose... Non so se potrebbe piacermi..."

Abbassò lo sguardo e il suo viso avvampò di colpo.

Cominciò a stringere una delle due borse della spesa come se fosse una pallina antistress.

Lui la guardò un po' accigliato. "Secondo me ci divertiremo. Ti conosco solo da poco più di un mese, ma credo proprio che ti piacerà!"

Lei si voltò verso di lui, stizzita. "Perché? Credi che io sia una ragazza facile?"

Non aveva voglia di continuare quella conversazione, desiderava solo di scendere dalla macchina e, al primo semaforo rosso, avrebbe davvero lasciato quell'auto.

"Ragazza facile? E cosa c'entra, scusami? Si parla di gusti personali: ognuno ha i propri, ma sono sicuro che questo ti piacerà!" continuò lui, guardando la strada.

Lei si scurì in volto e mise le braccia conserte. "Non puoi obbligarmi, Orazio: se mi ami, lo dovrai accettare!"

Aveva alzato leggermente il tono di voce, ma il suo unico obiettivo era quello di far valere le sue ragioni.

Lui cominciò a sbuffare. "Voglio solo passare la serata in maniera alternativa. Non ti sto proponendo di compiere delle attività spericolate come il bungee jumping o il rafting, tranquilla. Puoi fidarti di me."

Arrivarono a un semaforo rosso e lei mise una mano sulla maniglia. "Dimmi di cosa si tratta o giuro che scendo!"

Lui si stupì per quella reazione inaspettata. "Stai scherzando?"

"No" rispose subito lei, il cuore che le scoppiava nel petto.

Stava per dirgli che non aveva mai avuto dei rapporti intimi con un uomo, ma lui indicò il sedile posteriore. "Avanti, prendi quella busta e guarda all'interno!"

Lei si voltò e, con le mani sudate e tremanti, afferrò la confezione.

Sospirò più volte e, prima di aprirla, tastò il contenuto. Sembrava che dentro ci fossero delle teglie di alluminio.

Chiave: il lato oscuro della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora