Fino all'ultimo (parte seconda)

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Per Cherifa il mese di ottobre era trascorso in modo sereno e felice. Sereno perché al suo fianco c'era Orazio, l'uomo che amava ogni giorno di più, e felice perché era riuscita a trovare lavoro grazie a Damiano. Il giornalista, dopo aver intervistato un importante manager di una famosa azienda di Mestre, si era recato in un bar e aveva letto un avviso in cui si cercava una nuova cameriera. Damiano aveva proposto il lavoro a Cherifa, ma la ragazza, all'inizio, era stata titubante, per paura che potessero riconoscerla come figlia di un terrorista. Quando lei si era recata nel bar indicato dal giornalista, il proprietario aveva accolto la sua proposta con entusiasmo. L'uomo era rimasto subito colpito dalla sua bellezza e dal suo carisma. Dopo una settimana di prova, le aveva affidato un lavoro part time, con orario dalle sette alle due del pomeriggio. Lei era rimasta soddisfatta e aveva cominciato a lavorare con entusiasmo. La sua vita finalmente aveva trovato un punto d'equilibrio e nulla avrebbe potuto destabilizzarlo.

Quella mattina, Cherifa stava prendendo le ordinazioni come ogni giorno, con il solito sorriso sulle labbra. Era felice di quel lavoro perché le dava la possibilità di conoscere gente diversa, ma accomunata dallo stesso desiderio, cioè quello di rifocillarsi un attimo in quel bar. Quella mattina i clienti erano più numerosi del solito, o forse era lei a pensarlo. Si destreggiava tra i tavoli come se fosse coinvolta in una leggiadra danza che ormai aveva imparato a memoria.

A un certo punto notò una persona seduta in un tavolo in fondo al locale e si avvicinò con il solito sorriso. "Buongiorno! Vuole ordinare?"

Damiano alzò lo sguardo. "Credo proprio di sì!" La ragazza rimase stupita da quella visita. Il bar era dalla parte opposta della città rispetto all'appartamento del giornalista.

"Non mi aspettavo di vederti! Qual buon vento ti porta qui?"

Lui abbassò lo sguardo. "Volevo vedere come lavori. Devo dire che ti muovi bene da un tavolo all'altro. Hai preso confidenza, vero? In più questa uniforme ti sta a pennello!"

Lei sorrise e ringraziò per il complimento. Cherifa indossava una giacchetta rosa che copriva una camicia bianca con i volant. La gonna nera con una striscia rosa orizzontale svolazzava ogni volta che lei si dirigeva con passo veloce da un tavolo all'altro. I movimenti erano facilitati da delle scarpette, anch'esse rosa.

"Sembro una bambola..." commentò, ironica. "A parte l'abbigliamento, sono davvero felice di questo lavoro. Non avrei mai immaginato che fosse così stimolante stare a stretto contatto con altre persone diverse da me. I clienti, poi, sono molto gentili, soprattutto i ragazzi..." concluse, facendogli l'occhiolino.

Cherifa si voltò verso il bancone e poi si avvicinò al giornalista. "Non è solo per questo che sei venuto qui, giusto? La redazione è dall'altra parte della città. Non dovresti essere a lavoro?"

Damiano abbassò la testa. "Mi sono preso un giorno di pausa. Qui vicino c'è una delle due case di Maddalena Crispino, alias Dark Rose. Ho intenzione di dare un'occhiata al suo interno..."

"Cosa? Sei impazzito?" chiese Cherifa, alzando il tono della voce. Si girò per assicurarsi che nessuno avesse sentito e poi si sedette vicino a lui. "Non avevi detto che non ti saresti cacciato nei guai?"

"La verità è che non riesco a stare con le mani in mano, non posso più aspettare. È da più di un mese che attendo una telefonata di Edoardo in cui lui mi avverte della liberazione di Elisabetta!" esclamò il giornalista, provato. Si mise le mani sulla fronte. "Ogni giorno che passa le speranze di rivederla viva si affievoliscono. Ci ho pensato tanto e... Se Dark Rose avesse davvero rapito Elisabetta, come sarebbe sopravvissuta senza di lei? Chi le avrebbe portato da mangiare o da bere?"

"Magari ha un complice..." propose la ragazza, ancora confusa delle sue parole.

Il giornalista continuò a guardare il tavolo, asettico. "E se non fosse così? A quest'ora non dovrei più sperare di trovarla viva, ma di scoprire dove si trova il suo cadavere..."

Chiave: il lato oscuro della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora